Marco Cordero. Forse un mattino
La mostra forse un mattino raccoglie opere inedite che, nella loro complessità, non si possono definire puramente sculture, quadri o installazioni, ma parte di tutte queste categorie.
Marco Cordero si relaziona in modo fisico e materico al testo scritto che letteralmente scava e incide rivelando forme sinuose e curiosi profili. Nel suo lavoro infatti l’elemento corporeo, cioè la materia da cui sono ricavate le opere, fa parte della speculazione concettuale stessa. Moltissimi sono i riferimenti letterali che vengono via via riconosciuti tra le parole rimaste leggibili.
La mano dell’artista asseconda il disegno che affiora autonomamente dalle pagine intagliate e mostra anche che le parole non sempre sono sufficienti e adatte alla comunicazione, diventando a volte scritture indecifrabili.
Cordero interviene poi graficamente giocando con luci e ombre. È suggestivo il legame che crea con lo spazio, con gli elementi architettonici, con i colori, con le dimensioni del luogo, che diventano parte dell’opera stessa alterandone i confini.
I libri, infranti nell’atto creativo, sono idolatrati in quanto oggetto estetico, storico, culturale e divinatorio. Nella mostra forse un mattino il gesto creativo/lesivo viene espressamente rappresentato ed è l’elemento nodale che ci permette di “vedere” tentando di superare il vuoto di cui parla Eugenio Montale nella poesia Forse un mattino andando in un'aria di vetro.
Marco Cordero si relaziona in modo fisico e materico al testo scritto che letteralmente scava e incide rivelando forme sinuose e curiosi profili. Nel suo lavoro infatti l’elemento corporeo, cioè la materia da cui sono ricavate le opere, fa parte della speculazione concettuale stessa. Moltissimi sono i riferimenti letterali che vengono via via riconosciuti tra le parole rimaste leggibili.
La mano dell’artista asseconda il disegno che affiora autonomamente dalle pagine intagliate e mostra anche che le parole non sempre sono sufficienti e adatte alla comunicazione, diventando a volte scritture indecifrabili.
Cordero interviene poi graficamente giocando con luci e ombre. È suggestivo il legame che crea con lo spazio, con gli elementi architettonici, con i colori, con le dimensioni del luogo, che diventano parte dell’opera stessa alterandone i confini.
I libri, infranti nell’atto creativo, sono idolatrati in quanto oggetto estetico, storico, culturale e divinatorio. Nella mostra forse un mattino il gesto creativo/lesivo viene espressamente rappresentato ed è l’elemento nodale che ci permette di “vedere” tentando di superare il vuoto di cui parla Eugenio Montale nella poesia Forse un mattino andando in un'aria di vetro.
Luoghi
http://www.operescelte.com 011 5823026 3493509087
orario: martedì-sabato 15.30-20