Maiti "Circus"
A cura di: Michele von Büren - Testo di Luisa Grigoletto
RvB Arts è lieta di presentare Circus, la mostra personale dell’artista piacentina Maiti.
In un turbinio di cavalli, orsi, leonesse, acrobati e tuffatori, Circus offre una parata di uomini e animali, dove giocosità, destrezza, velocità ed equilibrismo si mescolano con disciplina, rigore, disagio e patimento. Entrare nel microcosmo creato da Maiti significa essere pronti a lasciarsi trasportare in un mondo diverso, altro, per riemergerne cambiati. Attraverso l’uso di materiali disparati, di derivazione informale, Maiti indaga il rapporto e l’intersezione tra natura e cultura, tra ferinità e ammaestramento, istinto e addomesticamento.
Nelle sue opere convive la contrapposizione tra il pieno, realizzato con diversi materiali, e il vuoto, dato dalla sola struttura in fil di ferro sottostante, che si intravvede e sbuca, a tratti. La mancanza di forma, in zone che sembrano quasi lacerate, determina il carattere espressionista delle sue sculture. Mentre i suoi animali rimangono in attesa di catturare l’attenzione dello spettatore, le sue esili figure si muovono armonicamente come in una danza.
In un turbinio di cavalli, orsi, leonesse, acrobati e tuffatori, Circus offre una parata di uomini e animali, dove giocosità, destrezza, velocità ed equilibrismo si mescolano con disciplina, rigore, disagio e patimento. Entrare nel microcosmo creato da Maiti significa essere pronti a lasciarsi trasportare in un mondo diverso, altro, per riemergerne cambiati. Attraverso l’uso di materiali disparati, di derivazione informale, Maiti indaga il rapporto e l’intersezione tra natura e cultura, tra ferinità e ammaestramento, istinto e addomesticamento.
Nelle sue opere convive la contrapposizione tra il pieno, realizzato con diversi materiali, e il vuoto, dato dalla sola struttura in fil di ferro sottostante, che si intravvede e sbuca, a tratti. La mancanza di forma, in zone che sembrano quasi lacerate, determina il carattere espressionista delle sue sculture. Mentre i suoi animali rimangono in attesa di catturare l’attenzione dello spettatore, le sue esili figure si muovono armonicamente come in una danza.