Louis Marcoussis - Assadour
Louis Marcoussis,
acqueforti e bulini per Planches de Salut,
con una prefazione di Tristan Tzara, Editions Jeanne Bucher, Parigi 1931
Assadour
50 incisioni dal 1964 al 2014,
con una prefazione di Giuseppe Appella
Sabato 27 settembre 2014, alle ore 19.00, in Castronuovo Sant’Andrea, nelle sale del MIG Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”- Atelier “Guido Strazza”, si inaugura la mostra dedicata a Louis Marcoussis (Varsavia, 1883 - Cusset, 1941) e Assadour (Beirut, 1943) , che continua il lavoro di informazione iniziato il 20 agosto 2011 con la storia della grafica europea e proseguito con le personali di Mirò, Degas, Renoir, Bonnard, Matisse, Dufy, Picasso, Calder, Ben Shann, Secessione di Berlino, Pechstein, Zadkine e Bernard accompagnati, rispettivamente, dalla mostra di Renoir in poi, dalla presenza in controcanto di un artista italiano: Gentilini, Strazza, Accardi, Ciarrocchi, Consagra, Melotti, Maccari, Bucci, Perilli e Raphael.
Poiché il MIG convive con la Biblioteca, ogni incontro è all’insegna di “un libro, una mostra”. Questa volta tocca alla cartella Planches de Salut, edita nel 1931 dalle Éditions Jeanne Bucher e stampata da Roger Lacouriere, contenente una prefazione di Tristan Tzara, incisioni all'acquaforte e al bulino realizzate da Louis Marcoussis per illustrare le poesie di Apollinaire, Baudelaire, Rimbaud, Holderlin, Shakespeare, Dostoïewski, Tzara, De Nerval, Jouhandeau e tirate in 60 esemplari firmati dall’artista che riesce a mantenervi, costante, una leggerezza poetica e una sapienza di sensibili rapporti formali, di ritmi segreti che appartengono al mistero dell’universo.
In controcanto, come è già avvenuto per Renoir – Gentilini, per Bonnard – Strazza, per Matisse – Accardi, per Dufy – Ciarrocchi, per Picasso – Consagra, per Calder – Melotti, per Pechstein – Bucci, per Zadkine – Perilli e per Bernard – Raphael, il MIG, mediante una selezione di 50 incisioni del corpus completo delle opere grafiche datate 1964 – 2014 di Assadour, viene messo in luce quanto la cultura europea sia stata importante per gli artisti degli altri continenti, compreso il paese d’origine dell’artista libanese naturalizzato francese. Bezdikian, meglio conosciuto con il suo primo nome, lasciò il Libano all'età di diciotto anni per iscriversi all'Accademia Pietro Vannucci di Perugia. Proseguì i suoi studi all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi, dove vive e lavora dal 1964, allievo di Coutaud. Nelle sue opere si dispiegano tutte le forme della geometria, piana e solida (quadrati, rettangoli, triangoli, cerchi, ellissi, piramidi), e accanto a loro stelle, pezzi di arcobaleno, metri, scale, labirinti, anfiteatri. Guardando più attentamente, ecco comparire lettere dell'alfabeto e numeri, scritte, punti e poche figure umane stilizzate, quasi come se fossero dei manichini disarticolati. Nulla sembra trovare un ordine apparente, il cosmo pare impazzito. Provare a svelare i nodi dell'universo misterioso di Assadour, sarebbe come contare i granelli di sabbia. La sua essenza è un enigma senza fine. L'artista, disseminando le sue opere di innumerevoli indizi, a volte identificabili e altre volte no, spinge la capacità di analisi dell'osservatore al limite. Riconosciuto un simbolo, inciampiamo in un altro che ancora una volta ci conduce verso un orizzonte sempre più sfuggevole e l'indovinello ricomincia. In questo universo magico, dentro questo vortice di segni e questa dispersione di oggetti, c'è l'amara constatazione di una disintegrazione del mondo, ma anche, in fondo, oltre il pessimismo, la speranza di un mondo diverso che vale la pena esplorare e abitare.
Assadour, subito dopo l’inaugurazione, nell’”Atelier Guido Strazza”, racconterà come nasce un’incisione.
Le due mostre del MIG, attraverso le opere grafiche, i cataloghi e i film disponibili in Biblioteca, mettono in relazione il lavoro degli artisti con l’attività didattica che, mediante una serie di iniziative e laboratori, il MIG intende svolgere, dedicandola ai bambini e ai ragazzi dei paesi gravitanti nel Parco del Pollino e di quelli limitrofi.
Le mostre, patrocinate e sostenute dal Comune, dall’APT, dalla Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, resteranno aperte fino al 6 dicembre 2014, tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 20 (la mattina per appuntamento). L’ingresso è gratuito.
acqueforti e bulini per Planches de Salut,
con una prefazione di Tristan Tzara, Editions Jeanne Bucher, Parigi 1931
Assadour
50 incisioni dal 1964 al 2014,
con una prefazione di Giuseppe Appella
Sabato 27 settembre 2014, alle ore 19.00, in Castronuovo Sant’Andrea, nelle sale del MIG Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”- Atelier “Guido Strazza”, si inaugura la mostra dedicata a Louis Marcoussis (Varsavia, 1883 - Cusset, 1941) e Assadour (Beirut, 1943) , che continua il lavoro di informazione iniziato il 20 agosto 2011 con la storia della grafica europea e proseguito con le personali di Mirò, Degas, Renoir, Bonnard, Matisse, Dufy, Picasso, Calder, Ben Shann, Secessione di Berlino, Pechstein, Zadkine e Bernard accompagnati, rispettivamente, dalla mostra di Renoir in poi, dalla presenza in controcanto di un artista italiano: Gentilini, Strazza, Accardi, Ciarrocchi, Consagra, Melotti, Maccari, Bucci, Perilli e Raphael.
Poiché il MIG convive con la Biblioteca, ogni incontro è all’insegna di “un libro, una mostra”. Questa volta tocca alla cartella Planches de Salut, edita nel 1931 dalle Éditions Jeanne Bucher e stampata da Roger Lacouriere, contenente una prefazione di Tristan Tzara, incisioni all'acquaforte e al bulino realizzate da Louis Marcoussis per illustrare le poesie di Apollinaire, Baudelaire, Rimbaud, Holderlin, Shakespeare, Dostoïewski, Tzara, De Nerval, Jouhandeau e tirate in 60 esemplari firmati dall’artista che riesce a mantenervi, costante, una leggerezza poetica e una sapienza di sensibili rapporti formali, di ritmi segreti che appartengono al mistero dell’universo.
In controcanto, come è già avvenuto per Renoir – Gentilini, per Bonnard – Strazza, per Matisse – Accardi, per Dufy – Ciarrocchi, per Picasso – Consagra, per Calder – Melotti, per Pechstein – Bucci, per Zadkine – Perilli e per Bernard – Raphael, il MIG, mediante una selezione di 50 incisioni del corpus completo delle opere grafiche datate 1964 – 2014 di Assadour, viene messo in luce quanto la cultura europea sia stata importante per gli artisti degli altri continenti, compreso il paese d’origine dell’artista libanese naturalizzato francese. Bezdikian, meglio conosciuto con il suo primo nome, lasciò il Libano all'età di diciotto anni per iscriversi all'Accademia Pietro Vannucci di Perugia. Proseguì i suoi studi all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi, dove vive e lavora dal 1964, allievo di Coutaud. Nelle sue opere si dispiegano tutte le forme della geometria, piana e solida (quadrati, rettangoli, triangoli, cerchi, ellissi, piramidi), e accanto a loro stelle, pezzi di arcobaleno, metri, scale, labirinti, anfiteatri. Guardando più attentamente, ecco comparire lettere dell'alfabeto e numeri, scritte, punti e poche figure umane stilizzate, quasi come se fossero dei manichini disarticolati. Nulla sembra trovare un ordine apparente, il cosmo pare impazzito. Provare a svelare i nodi dell'universo misterioso di Assadour, sarebbe come contare i granelli di sabbia. La sua essenza è un enigma senza fine. L'artista, disseminando le sue opere di innumerevoli indizi, a volte identificabili e altre volte no, spinge la capacità di analisi dell'osservatore al limite. Riconosciuto un simbolo, inciampiamo in un altro che ancora una volta ci conduce verso un orizzonte sempre più sfuggevole e l'indovinello ricomincia. In questo universo magico, dentro questo vortice di segni e questa dispersione di oggetti, c'è l'amara constatazione di una disintegrazione del mondo, ma anche, in fondo, oltre il pessimismo, la speranza di un mondo diverso che vale la pena esplorare e abitare.
Assadour, subito dopo l’inaugurazione, nell’”Atelier Guido Strazza”, racconterà come nasce un’incisione.
Le due mostre del MIG, attraverso le opere grafiche, i cataloghi e i film disponibili in Biblioteca, mettono in relazione il lavoro degli artisti con l’attività didattica che, mediante una serie di iniziative e laboratori, il MIG intende svolgere, dedicandola ai bambini e ai ragazzi dei paesi gravitanti nel Parco del Pollino e di quelli limitrofi.
Le mostre, patrocinate e sostenute dal Comune, dall’APT, dalla Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, resteranno aperte fino al 6 dicembre 2014, tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 20 (la mattina per appuntamento). L’ingresso è gratuito.
Luoghi
www.mig-biblioteca.it 0973. 835014 3474017613
orario: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 20 (la mattina per appuntamento). L’ingresso è gratuito.