Libro e segnalibri
Paolo Albani, Fernando Andolcetti, Maryse Aspart, Valentino Barachini, Francesco Barbieri, Vittore Baroni, Carlo Battisti, Gianni Bertini, Giancarlo Bertoncini, Piergiogio Colombara, Sergio Borrini, Antonino Bove, CCH, Emma Caprini, Luciano Caruso, Bruno Cassaglia, Sergio Cena, Cosimo Cimino, Albert Coers, Mario Commone, Gian Luca Cupisti, Anita D'Orazio, Eva Hide, Felice Galli, Delio Gennai, Marco Guerrazzi, Elisabetta Gut, Yonel Hildalgo Perez, Alessio Larocchi, Alfonso Lentini, Dario Longo, Andrea Lunardi, Marcantonio Lunardi, Cesare Nardi, Nadia Nava, Gabriele Malleggi, Mauro Manfredi, Paolo Marchi, Alberto Martini, Beatrice Meoni, Sabrina Mezzaqui, Francesco Moretti, Giancarlo Pavanello, Clara Rota, Caterina Sbrana, Massimo Salvoni, Danilo Sergiampietri, Lorena Sireno, Renato Spagnoli, Nicoletta Testi, Giacomo Verde.
“In inglese si chiamano bookworks, libri-opera. Nei paesi di lingua latina si suddividono tra libri d'artista e libri oggetto, con un più forte accento sulla atipicità nel secondo caso. La terminologia in questo campo è ancora approssimativa e mista, ma forse non sarà inutile ripetere che il libro d'artista è un libro regolare con un contenuto irregolare, mentre il libro-oggetto è un libro irregolare.
Con tutti questi più o meno avanzati translibri è vinta la separazione tra testo e immagine. E l'immagine è anche linguaggio, appunto perché affidata al luogo del linguaggio; perché immessa, al di fuori di ogni ruolo subordinato, illustrativo, nella sede istituzionale della comunicazione linguistica.
Dunque, con il libro d'artista e il libro-oggetto, il problema del logorio visivo dell'immagine è risolto. L'immagine si offre solo quando è desiderata. Non s'impone; richiede l'apertura del libro.
Crolla la funzione decorativa del messaggio visivo (e a volontà resta: aperto su un piano, il libro è sempre un oggetto captante)...
E il segnalibro? E' la delega del fruitore e il suo appuntamento. Dice: “torno, aspettami”. E' il protagonista oggettuale dello spazio libresco...” (Mirella Bentivoglio, “LIBRO E SEGNALIBRO”, Museo dell'Informazione di Senigallia, 1993) .
Lo Studio Gennai propone la mostra LIBRO E SEGNALIBRI, con il lavoro di 50 artisti, come omaggio alle prime due esposizioni di libri-oggetto e libri d’artista a cui partecipò Delio Gennai nel Dicembre 1992 alla galleria Unimedia di Genova, su invito di Caterina Gualco (“LIBRI E SEGNALIBRI”), e nell’Aprile 1993 al Museo dell'Informazione
Luoghi
http://studiogennai.sytes.net 348 8243760 348 8243760
orario di apertura: 17.00 - 19.30 da lunedì a sabato