Leonida De Filippi / Myriam Laplante. New Borders / Gemme Cosmiche
L'esposizione si compone di opere pittoriche e di istallazioni scultoree che pervadono lo spazio dall'alto e dal basso, in un dialogo continuo. L'intenzione è quella di ricreare una realtà trasfigurata e distorta e quindi non realistica, in cui l'artista racconta il rapporto tra l'uomo e una nuova idea di città.
Per De Filippi la pittura è misura di tutte le cose e, grazie ai media ipertecnologici da cui parte per ritornarci passando per il disegno, punta a ridare alla realtà lo spessore emozionale che essa perde una volta filtrata dai media. E se la radice comune di tutti i lavori è l’immagine stampata mediata attraverso la pittura, De Filippi, si muove contemporaneamente sia sul piano compositivo che su quello pittorico, dipingendo sulle sue tele immagini sgranate, quasi sottoposte a ingrandimenti esasperati, simili a ritagli di quotidiano che dispone su un campo neutro, asettico e astraente. Le tematiche si innestano in lontananza su scenari di guerra in cui la sgranatura non definisce, ma mostra e denuncia gli ingranaggi della realtà per rendere gli eventi un simbolo.
I problemi politici internazionali e sociali, l’urgenza delle crisi sono al centro della sua poetica anche quando l’artista ritrae le vedute della propria città, Milano. La sua riflessione parte dall’analisi delle immagini e dall’assuefazione ad esse da parte dell’uomo contemporaneo. Oggi le metropoli occidentali sono invase da telecamere a circuito chiuso e da schermi luminosi che condizionano la nostra percezione, alterando i nostri sensi, la nostra capacità di guardare veramente. È come se fossimo sempre davanti allo schermo della tv o del pc.
Gli elementi scultorei vivono su questa linea di confine (New Borders) in cui si mescola la realtà urbana occidentale e quella drammatica degli scenari di guerra. In questo scenario si inserisce la collaborazione con Meg, da vent’anni protagonista della scena musicale indipendente italiana, prima come voce femminile dei 99 Posse, da oltre un decennio cantante solista e cantautrice con tre album all’attivo, dall’ultimo dei quali - “Imperfezione” in uscita il 21 aprile - sono tratti i brani che sonorizzano l’esposizione.
La contaminazione tra il progetto di Leonida De Filippi e Meg nasce da una comune sensibilità nel percepire la realtà, che va ad approfondire gli aspetti della società contemporanea, mettendo in evidenza gli aspetti meno tangibili.
Per De Filippi la pittura è misura di tutte le cose e, grazie ai media ipertecnologici da cui parte per ritornarci passando per il disegno, punta a ridare alla realtà lo spessore emozionale che essa perde una volta filtrata dai media. E se la radice comune di tutti i lavori è l’immagine stampata mediata attraverso la pittura, De Filippi, si muove contemporaneamente sia sul piano compositivo che su quello pittorico, dipingendo sulle sue tele immagini sgranate, quasi sottoposte a ingrandimenti esasperati, simili a ritagli di quotidiano che dispone su un campo neutro, asettico e astraente. Le tematiche si innestano in lontananza su scenari di guerra in cui la sgranatura non definisce, ma mostra e denuncia gli ingranaggi della realtà per rendere gli eventi un simbolo.
I problemi politici internazionali e sociali, l’urgenza delle crisi sono al centro della sua poetica anche quando l’artista ritrae le vedute della propria città, Milano. La sua riflessione parte dall’analisi delle immagini e dall’assuefazione ad esse da parte dell’uomo contemporaneo. Oggi le metropoli occidentali sono invase da telecamere a circuito chiuso e da schermi luminosi che condizionano la nostra percezione, alterando i nostri sensi, la nostra capacità di guardare veramente. È come se fossimo sempre davanti allo schermo della tv o del pc.
Gli elementi scultorei vivono su questa linea di confine (New Borders) in cui si mescola la realtà urbana occidentale e quella drammatica degli scenari di guerra. In questo scenario si inserisce la collaborazione con Meg, da vent’anni protagonista della scena musicale indipendente italiana, prima come voce femminile dei 99 Posse, da oltre un decennio cantante solista e cantautrice con tre album all’attivo, dall’ultimo dei quali - “Imperfezione” in uscita il 21 aprile - sono tratti i brani che sonorizzano l’esposizione.
La contaminazione tra il progetto di Leonida De Filippi e Meg nasce da una comune sensibilità nel percepire la realtà, che va ad approfondire gli aspetti della società contemporanea, mettendo in evidenza gli aspetti meno tangibili.
Luoghi
http://www.nuovagalleriamorone.com 02 72001994 02 72002163
Orario: mar - sab 11-19