11/04/2019  al 10/11/2019

“L'impossibile è Noto. Cento capolavori dei maestri del novecento”

A cura di: Giancarlo Carpi, Giuseppe Stagnitta

“L'impossibile è Noto. Cento capolavori dei maestri del novecento”
I movimenti, sia nell’ambito artistico che in quello sociale, sono azioni di gruppo e collettive che tendono a perseguire obiettivi di trasformazione della società in cui nascono, e che rappresentano pienamente, carichi di forze innovative e di cambiamento. Queste esperienze potrebbero essere uno strumento sovversivo nelle mani dei praticanti, poiché alcune delle assunzioni della realtà consensuale possono essere posti in dubbio in essa, e questo concetto è alla base dell’attuale grande interesse verso quei movimenti d’avanguardia che si svilupparono all’inizio del secolo scorso e che sono ancora più attuali che mai, in un momento storico in cui anche l’arte è diventata un prodotto da consumare velocemente e senza alcun apparente senso. 
 Pensatori come Marx, Freud e lo stesso Nietzsche mettono in risalto la crisi dell’Europa di fine Ottocento cercando la rottura con un ordine costituito per attivare delle conseguenti trasformazioni della società nel corso dei primi decenni del Novecento. Rottura del quadro socioeconomico, rottura dell’equilibrio interno dell’uomo e rottura morale. È proprio la parola rottura ciò che assimila Marx, Freud e Nietzsche e tutti gli intellettuali e artisti di quel periodo e in questa rottura segue una trasformazione dell’esistente. 
 L’arte è lo specchio di queste grandi trasformazioni, “Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile?” Così scriveva Filippo Tommaso Marinetti…. Sfondare le porte dell’impossibile con le avanguardie storiche che hanno rivoluzionato l’arte del Novecento Il Futurismo, il Cubismo, la Metafisica, Dada, il Surrealismo...  La mostra, presentando opere di grandissimi artisti come Picasso, Braque, Boccioni, Balla, Severini, De Chirico, Klee, Kandinskij, Masson, Max Ernst, Dalì, Mirò, ...offre uno sguardo articolato sui fenomeni estetici dalla fine dell’Ottocento alla Seconda guerra mondiale. A più riprese alcune categorie tematiche ricompaiono nelle opere esposte e nel loro accostamento al di là delle restrizioni delle etichette storiografiche. Ad esempio, il tema del movimento è articolato a partire dai prodromi nella fotografia della fine dell’Ottocento, per poi attraversare l’avanguardia futurista fino alle influenze del futurismo sul cubismo e sul cubo-futurismo russo.  Il tema della scomposizione cubista, a sua volta, non è presentato solamente negli anni Dieci, ma anche nelle sue commistioni con la metafisica - come nell’opera eclettica ma poetica di André Masson - e poi nella sua influenza sul futurismo “proto meccanico” della fine degli anni Dieci, giungendo a toccare il collage dadaista di Kurt Schwitters. Da un altro punto di vista ancora, il biomorfismo, che parrebbe tipicamente surrealista, è ravvisabile non solo nell’opera di Ernst e Dalì, ma anche nell’immaginario biochimico e cosmico del futurismo degli anni Trenta.  L’arte astratta, è presentata in un largo spettro di declinazioni, da quella analitica ed energetica di Balla a quella geometrica e spirituale di Kandinkij; il tema semi-astrattista dell’emersione visiva di forme semplificate e animate appare divaricato nella declinazione organicistica di Mirò come in quella più speculativa e gnoseologica di Klee.  La ricchezza dei temi proposti permette infine di intravedere alcune ipotesi storiografiche, come ad esempio un passaggio e una prossimità tra il concetto futurista di “compenetrazione” e quello surrealista di ricombinazione inaspettata di oggetti. Obiettivo della mostra è quindi conservare e proporre tramite queste ricorrenze la meravigliosa e a volte inaspettata evoluzione delle invenzioni dell’arte delle avanguardie europee, laddove ricorrenze formali possono anche sott’intendere estetiche molto diverse, o a volte una conflittuale mescolanza di più motivi che ispiravano l’artista.  
 

Luoghi

  • Convitto delle Arti Noto Museum - Corso Vittorio Emanuele, 91 - 96017 Noto - Siracusa
         0931 896111
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