25/01/2017  al 24/03/2017

Kamilia Kard / Pierpaolo Lista

Kamilia Kard / Pierpaolo Lista
Con #iloveyounoyoudont, il progetto NHO costituisce il cuore della prima personale di Kamilia Kard nel Floor Space della Galleria Dino Morra . Attorno ad esso gravitano altri lavori recenti, come Betrayal (2016), My Love Is So Religious - The Three Graces (2016) – entrambi presentati per la Quadriennale di Roma 2016 – Altri tempi, altri mitiBetrayal (2016) parla del tradimento infantile innestando in coloratissimi cupcake di peluche delle vagine animate da effetti glitter. My Love Is So Religious - The Three Graces (2016) appartiene a un ciclo di lavori sull’influenza delle forme di comunicazione online sull’amore, e su come il gossip possa costruire un’infrastruttura narrativa attorno a una storia reale, costruendo un atollo della memoria pieno di echi personali, ma anche storici, mitologici, religiosi. 
Per Kamilia Kard, Gli NHO sono quegli oggetti che orbitano intorno alla nostra sfera sentimentale, diventando organi infuocati di una relazione. Il nostro attaccamento a questi oggetti e la paura che la loro caduta ci colpisca formano un equilibrio emotivo che talvolta dimentica la natura umana della relazione. 
Il progetto NHO ruba il nome ai NEO (Near Earth Object): corpi celesti come meteore o comete, che orbitano attorno alla Terra o cadono verso la Terra. Il gioco di parole trasforma Earth in Heart. Il cuore nella sua accezione metaforica diventa il centro gravitazionale intorno al quale si costruisce il nostro personale sistema solare. NHO indaga come le componenti affettive influenzino la percezione degli oggetti che circondano la nostra vita. 
Kamilia Kard (Milano 1981) lavora sull’immagine digitale, statica o animata, che poi traduce in gif animate, siti web, stampe, video e installazioni. Nei suoi lavori, l’interesse per l’immagine classica e “tradizionale”, attinta dall’immenso archivio della rete, è sempre indirizzato da storie, memorie e fantasie personali. Un riferimento apparentemente banale come Il trittico delle delizie di Hieronymus Bosch, ad esempio, è usato nel sito Free Falling Bosch per dare vita a una rappresentazione dinamica di un disagio tutto contemporaneo: il senso di vertigine prodotto da un mondo accelerazionista in corsa perenne, da un mare di informazioni fruite in uno stato di infinite scrolling, da una instabilità eretta a sistema politico, economico, e sociale. Altri lavori manifestano una predilezione tutta personale per alcuni oscuri pittori accademici russi o ungheresi dell’Ottocento, i cui racconti storici e fantasie principesche vengono contaminati da immaginari più contemporanei, legati al fantasy, alla pornografia soft e all’immaginario vernacolare della rete, condito di effetti glitter e di riferimenti alla cultura pop, e da componenti più personali di solito mediate dalla pratica del disegno. http://kamiliakard.org 


Nell’ Underground Space della galleria è presentata la mostra personale di Pierpaolo Lista (Salerno, 1977) dal titolo Fogli di vetro |Glass sheets. Il progetto è concepito per essere il primo momento di esposizione al pubblico dello spazio sotterraneo nella sua neutralità, lasciando cioè che la visione sia guidata dall’illuminazione basica della galleria. Attraverso questa forma essenziale di relazione con il luogo, le 13 opere di Pierpaolo Lista si inseriscono perfettamente nella texture in pietra e cemento a vivo che qualifica lo spazio espositivo e le sue stratificazioni, siano esse caratteristiche di un passato prossimo o remoto, attraverso cui il luogo si determina. L’artista fonde le sue opere con lo spazio, realizzando dipinti dal formato unico, 100x120cm, che diviene multiplo di se stesso nella realizzazione di un dittico ma che mantiene nella sua essenza la proporzione con il classico formato A4 del foglio di carta. L’utilizzo nei suoi lavori di una comune gamma cromatica che incede nell’utilizzo della scala di grigi, consente all’artista di realizzare una sorta di seconda pelle del luogo ospitante. Ulteriore leitmotiv nelle opere di Pierpaolo Lista è la sua tecnica che procede da sempre attraverso una pittura su vetro realizzata con stesure a specchio, dove le gettate di colore che determinano i luoghi e gli oggetti rappresentati presuppongono un grattage del tono di fondo. Nei dipinti di Pierpaolo Lista la presenza umana è affidata alla sua assenza, non priva cioè delle tracce lasciate dal suo passaggio; questo determina situazioni perturbanti, fatte di attese e sospensioni, pause e intervalli. Ad attivare le opere di Pierpaolo Lista resta però l’individuo, capace di entrare del dipinto grazie al suo rispecchiamento, sempre nel qui e ora. 
Pierpaolo Lista (Salerno, 1977) si è diplomato al Liceo Artistico di Eboli. Vive a Paestum e lavora tra Napoli e Milano. Il vetro è l’unico supporto della pittura di Pierpaolo Lista. L’artista capovolge il dettato operativo del dipingere – lavora cioè, sul retro della lastra vitrea. Tanto il disegno che il colore affiorano, con questa tecnica particolare, come apparizioni imprevedibili, sicché ogni immagine – anche la più elementare – acquista uno spessore, non di “matericità”, ma di memoria rendendo tecnicamente ogni opera unica nel suo genere. 
Mostre Personali (selezione): 2015 Guarda il silenzio/ Watch the silence, Marte, Cava de’ Tirreni, Salerno, a cura di Antonello Tolve. 2013 - Pierpaolo Lista / Unknown destination, Galleria Dino Morra, Napoli, a cura di Antonello Tolve. 2012 - Pierpaolo Lista / Vie di fuga, Lavatoio Contumaciale, Roma, a cura di Antonello Tolve, con Fondazione Filiberto Menna e galleria Leggermente Fuori Fuoco. 2009 - Resto a guardare, Galleria Milano, Milano, a cura di Carla Pellegrini e Gillo Dorfles. 2008 - Intervalli d’autore, Complesso Monumentale di Santa Sofia, Salerno, a cura di Antonello Tolve, testo di Alan Jones. 2007 - Visarm, Archivio Menna-Binga, Complesso Malafronte, Roma, a cura di Bianca Menna, testo di Gillo Dorfles. 2006 -Graffiare, colorare…, Casa del Jazz, Roma, testo di Angelo Trimarco. Mostre Collettive (Selezione):2016 - Dipingere il Presente, Peninsula Art Museum, Weihai, Cina, a cura di Alessandro Demma e Fang Zhenning. 2016 - Finalista Premio Combat Prize, sezione pittura, Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno. 2016 - Esposizione e collezione permanente IGAV, Castiglia, Saluzzo, Cuneo, a cura di Alessandro Demma. 2014 - Finalista Premio Arte Contemporanea Smartup Napoli, a cura di Alessandra Troncone . 2013 - Finalista concorso “ Una copertina per La Lettura”, Corriere della Sera. 2013 - Setup, Bologna, Galleria Dino Morra, Napoli. 2012 - THE ONE / Group Show, Galleria Dino Morra , Napoli. 2012 - Premio Lissone, Mostra degli artisti finalisti, Lissone. 2012 - The Others art fair, Torino, Galleria Dino Morra, Napoli. 2011 - L’intervallo necessario. Artisti in dialogo con Gillo Dorfles, Archivio dell’architettura Contemporanea, Salerno, a cura di Antonello Tolve e Stefania Ziuliani. 
 

Luoghi

  • Dino Morra Arte Contemporanea - Piazza Enrico De Nicola, 46 - 80121 Napoli
             081 0332263     392 9420783

    Orario: lun - ven 10-12.30 e 16-19, sab 10-13

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