John R. Pepper, Evaporations / Испарение
La Galleria Paolo Morello Studio è lieta di presenta la mostra di John R. Pepper, Evaporations / Испарение, che resterà aperta a Palermo dal 22 marzo al 27 aprile 2014. Sarà quindi inaugurata alla Rosphoto Gallery di San Pietroburgo (Russia) il prossimo 16 giugno (fino ad agosto); alla Bric Gallery di New York e alla 56° Biennale d’arte di Venezia, nel 2015.
Un talento poliedrico, John Randolph Pepper proviene in una importante famiglia di intellettuali ed artisti. Nato nel 1958, figlio del giornalista Curtis Bill Pepper, per oltre mezzo secolo capo dell’ufficio romano della rivista ‘Newsweek’, e dell’artista Beverly Ppper, una delle più celebri scultrici americane viventi, John è cresciuto a Roma, insieme con la sorella Jorie Graham, poetessa di fama internazionale, premio Pulitzer per la poesia nel 1996 e dal 1999 Boylston Professor all’Università di Harvard.
Nel 1976, John si è laureato in Storia dell’arte all’Università di Princeton e, intrapresa una carriera come pittore, ha vinto Whitney Painting Fellowship nel 1975. Ammesso poi come assistente regista all’American Film Institute, Los Angeles, CA, ha iniziato una carriere nel cinema, lavorando come assistente di registi del calibro di Joseph Losey, George Roy Hill, and Dan Curtis. Nel 1992 ha prodotto il film La peste, tratto dal romanzo di Albert Camus, per la regia di Luis Puenzo, e con un cast d’eccezione, formato da William Hurt, Robert Duval, Raoul Julia, Sandrinne Bonnaire, Jean Marc Barr, e musiche di Vangelis.
Ha lavorato a lungo nel teatro, a New York, in pièces quali ‘Cubistique’ (Tom Cohen), ‘The Cruelties of Mrs. Schnayd’ (David Suesdhorf), ‘Sister Mary Ignatius Explains It All To You’ (Christopher Durang). È stato il più giovane regista al Festival di Spoleto, con ‘Inner Voices’ di Eduardo De Filippo.
Come regista teatrale, ha diretto lavori in tutto il mondo, tra i quali ‘Retraite de Moscow’ di William Nicholson al Theatre Montparnasse (Parigi 2008); ‘Underneath the Lintel’ di Glen Berger, Lederman Theatre, (Stoccolma, 2005); ‘Pour En Découdre’ di Marc-Michel Georges; ‘Danny et la Grande Bleu’ di John Patrick Shanley all’Avignon Theatre Festival (2000). Ha diretto ancora la versione cinematografica di ‘Papillion de Nuit’, 2001, vincitore del ‘Prix Mediavision’ (2002) al Sarlat Film Festival. Pepper è stato il primo direttore straniero ad essere invitato al Drama Theatre on Vasilievsky (Teatre Satir) a San Pietroburgo.
In fotografia, la carriera di Pepper è cominciata come assistente di Ugo Mulas, ed è cresciuta durante la regia di lavori teatrali e cinematografici. Nel 2008, ha realizzato la mostra 'Rome: 1969 – An Hommage to Italian Neo-Realist Cinema', itinerante in molte sedi negli USA e in Francia. Nel 2011, ha visto la luce il suo primo libro, Sans Papier, cui hanno fatto seguito le mostre connesse a Roma, Venezia, San Pietroburgo, Parigi e Palermo.
Il suo ultimo lavoro, ‘Evaporations / Испарение’, non è semplicemente una serie di vedute, ma piuttosto un viaggio attraverso le terre della solitudine, della fragilità e dell’alienazione. Figure silenziose, isolate, stanno al bordo del mare, di fronte ad orizzonti distanti, cieli carichi di nubi, cupi profili di città. Una sensazione di disagio attraversa queste immagini intense, liriche e perturbanti. La bandiera americana sventola debolmente in un paesaggio deserto, o sui muri di una capanna abbandonata. Le grandi speranze sono state tradite.
Un talento poliedrico, John Randolph Pepper proviene in una importante famiglia di intellettuali ed artisti. Nato nel 1958, figlio del giornalista Curtis Bill Pepper, per oltre mezzo secolo capo dell’ufficio romano della rivista ‘Newsweek’, e dell’artista Beverly Ppper, una delle più celebri scultrici americane viventi, John è cresciuto a Roma, insieme con la sorella Jorie Graham, poetessa di fama internazionale, premio Pulitzer per la poesia nel 1996 e dal 1999 Boylston Professor all’Università di Harvard.
Nel 1976, John si è laureato in Storia dell’arte all’Università di Princeton e, intrapresa una carriera come pittore, ha vinto Whitney Painting Fellowship nel 1975. Ammesso poi come assistente regista all’American Film Institute, Los Angeles, CA, ha iniziato una carriere nel cinema, lavorando come assistente di registi del calibro di Joseph Losey, George Roy Hill, and Dan Curtis. Nel 1992 ha prodotto il film La peste, tratto dal romanzo di Albert Camus, per la regia di Luis Puenzo, e con un cast d’eccezione, formato da William Hurt, Robert Duval, Raoul Julia, Sandrinne Bonnaire, Jean Marc Barr, e musiche di Vangelis.
Ha lavorato a lungo nel teatro, a New York, in pièces quali ‘Cubistique’ (Tom Cohen), ‘The Cruelties of Mrs. Schnayd’ (David Suesdhorf), ‘Sister Mary Ignatius Explains It All To You’ (Christopher Durang). È stato il più giovane regista al Festival di Spoleto, con ‘Inner Voices’ di Eduardo De Filippo.
Come regista teatrale, ha diretto lavori in tutto il mondo, tra i quali ‘Retraite de Moscow’ di William Nicholson al Theatre Montparnasse (Parigi 2008); ‘Underneath the Lintel’ di Glen Berger, Lederman Theatre, (Stoccolma, 2005); ‘Pour En Découdre’ di Marc-Michel Georges; ‘Danny et la Grande Bleu’ di John Patrick Shanley all’Avignon Theatre Festival (2000). Ha diretto ancora la versione cinematografica di ‘Papillion de Nuit’, 2001, vincitore del ‘Prix Mediavision’ (2002) al Sarlat Film Festival. Pepper è stato il primo direttore straniero ad essere invitato al Drama Theatre on Vasilievsky (Teatre Satir) a San Pietroburgo.
In fotografia, la carriera di Pepper è cominciata come assistente di Ugo Mulas, ed è cresciuta durante la regia di lavori teatrali e cinematografici. Nel 2008, ha realizzato la mostra 'Rome: 1969 – An Hommage to Italian Neo-Realist Cinema', itinerante in molte sedi negli USA e in Francia. Nel 2011, ha visto la luce il suo primo libro, Sans Papier, cui hanno fatto seguito le mostre connesse a Roma, Venezia, San Pietroburgo, Parigi e Palermo.
Il suo ultimo lavoro, ‘Evaporations / Испарение’, non è semplicemente una serie di vedute, ma piuttosto un viaggio attraverso le terre della solitudine, della fragilità e dell’alienazione. Figure silenziose, isolate, stanno al bordo del mare, di fronte ad orizzonti distanti, cieli carichi di nubi, cupi profili di città. Una sensazione di disagio attraversa queste immagini intense, liriche e perturbanti. La bandiera americana sventola debolmente in un paesaggio deserto, o sui muri di una capanna abbandonata. Le grandi speranze sono state tradite.
Luoghi
www.paolomorellostudio.com 091583893
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