Jernej Forbici e Marika Vicari. Landskip
A cura di: Alessandra Redaelli
Mentre il pianeta è a una svolta e il principale interrogativo sembra essere come salvaguardare – in extremis – l’ambiente in cui viviamo, mentre gli scienziati paventano scenari apocalittici su quello che potrebbe accadere del nostro futuro se soltanto la temperatura della Terra si alzasse di altri due gradi, due artisti ci presentano la loro idea di paesaggio.
Firmata da JERNEJ FORBICI e MARIKA VICARI, la mostra LANDSKIP – inaugurazione SABATO 16 GENNAIO h. 18-21 | Galleria PUNTO SULL’ARTE a Varese (Casbeno) – non è semplicemente la doppia personale di due artisti che hanno dedicato tutta la loro arte alla natura, ma è, soprattutto, un progetto installativo che ci invita ad entrare, a farsi percorrere lentamente. Un bosco incantato che attraverso lo stormire dei rami e lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi ci racconta storie antiche. Non una mostra di denuncia, ma un memento sussurrato.
E’ da quando ha iniziato a dipingere che JERNEJ FORBICI ci fa partecipi – con la sua pittura potente, pastosa, intrisa di echi antichi – delle devastazioni perpetrate in Slovenia dalle fabbriche di alluminio, eppure ciò che domina su quelle tele grandi, ipnotiche, è un senso di grazia, di pace regalata, che si concretizza negli sfondi dalla suggestione rinascimentale. E il dialogo diventa un canto malinconico nei delicati lavori a grafite su legno di MARIKA VICARI: distese di alberi spogli che si allungano all’infinito, prati dormienti sotto la coltre leggera della neve, rami vibranti nella brezza profumata di muschio.
“Sarà come entrare in una natura altra, in un paesaggio, dalle grandi forme: una pelle sottile fatta di terra rossa, grovigli e intrecci di piante ed erba, foglie calpestabili a ricoprire il suolo, una fonte di aria e calore, potente, che ne mantenga la freschezza e morbidezza e una di luce che anima due installazioni. La mostra si apre come un dialogo e un confronto attorno al grande tema del paesaggio, in una terra fatta e attraversata dall’uomo e da lui organizzata; lanciandosi in totale libertà, non solo per parlare di ambiente, o per fare denuncia, ma per riportare l’attenzione dell’uomo-spettatore in situazioni normali – o stranianti – che mettano il suo corpo in una relazione inedita con il naturale nei suoi molteplici aspetti. Paesaggi che evocano la terra, crepe, foreste, fenditure... metamorfosi del luogo e del tempo, dei linguaggi e delle realta che li determinano.
LANDSKIP, fa il punto delle nostre rispettive ricerche, è n momento di confronto. E’ un progetto che guarda al paesaggio sia come evoluzione della vita moderna (già antropizzato, come nel caso di Jernej Forbici) che come sola natura (quella dei boschi e degli alberi di Marika Vicari) considerata come risorsa indispensabile per la biodiversità e la bellezza.
Evoluzione della terra, manipolazione, distruzione, uomo, paesaggio, biodiversità e clima, identità e ruolo della foresta: sono questi alcuni dei temi portanti della mostra.
Con questo progetto intendiamo interrogare non solo la questione ecologica da anni protagonista della ricerca artistica, ma anche le modificazioni dell'ambiente-terra quale risultato della nostra cultura, della civiltà e della storia. Con i nostri lavori cerchiamo la definizione della nostra stessa identità nel paesaggio, inteso appunto come LANDSKIP, nel senso più antico del termine.
Ecco allora che al di là delle manipolazioni, della deforestazione e dell’inciviltà o a volte volontà stessa dell’uomo... la natura è l’unica vera risorsa capace di rigenerarsi e creare vita”.
Jernej Forbici e Marika Vicari
Firmata da JERNEJ FORBICI e MARIKA VICARI, la mostra LANDSKIP – inaugurazione SABATO 16 GENNAIO h. 18-21 | Galleria PUNTO SULL’ARTE a Varese (Casbeno) – non è semplicemente la doppia personale di due artisti che hanno dedicato tutta la loro arte alla natura, ma è, soprattutto, un progetto installativo che ci invita ad entrare, a farsi percorrere lentamente. Un bosco incantato che attraverso lo stormire dei rami e lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi ci racconta storie antiche. Non una mostra di denuncia, ma un memento sussurrato.
E’ da quando ha iniziato a dipingere che JERNEJ FORBICI ci fa partecipi – con la sua pittura potente, pastosa, intrisa di echi antichi – delle devastazioni perpetrate in Slovenia dalle fabbriche di alluminio, eppure ciò che domina su quelle tele grandi, ipnotiche, è un senso di grazia, di pace regalata, che si concretizza negli sfondi dalla suggestione rinascimentale. E il dialogo diventa un canto malinconico nei delicati lavori a grafite su legno di MARIKA VICARI: distese di alberi spogli che si allungano all’infinito, prati dormienti sotto la coltre leggera della neve, rami vibranti nella brezza profumata di muschio.
“Sarà come entrare in una natura altra, in un paesaggio, dalle grandi forme: una pelle sottile fatta di terra rossa, grovigli e intrecci di piante ed erba, foglie calpestabili a ricoprire il suolo, una fonte di aria e calore, potente, che ne mantenga la freschezza e morbidezza e una di luce che anima due installazioni. La mostra si apre come un dialogo e un confronto attorno al grande tema del paesaggio, in una terra fatta e attraversata dall’uomo e da lui organizzata; lanciandosi in totale libertà, non solo per parlare di ambiente, o per fare denuncia, ma per riportare l’attenzione dell’uomo-spettatore in situazioni normali – o stranianti – che mettano il suo corpo in una relazione inedita con il naturale nei suoi molteplici aspetti. Paesaggi che evocano la terra, crepe, foreste, fenditure... metamorfosi del luogo e del tempo, dei linguaggi e delle realta che li determinano.
LANDSKIP, fa il punto delle nostre rispettive ricerche, è n momento di confronto. E’ un progetto che guarda al paesaggio sia come evoluzione della vita moderna (già antropizzato, come nel caso di Jernej Forbici) che come sola natura (quella dei boschi e degli alberi di Marika Vicari) considerata come risorsa indispensabile per la biodiversità e la bellezza.
Evoluzione della terra, manipolazione, distruzione, uomo, paesaggio, biodiversità e clima, identità e ruolo della foresta: sono questi alcuni dei temi portanti della mostra.
Con questo progetto intendiamo interrogare non solo la questione ecologica da anni protagonista della ricerca artistica, ma anche le modificazioni dell'ambiente-terra quale risultato della nostra cultura, della civiltà e della storia. Con i nostri lavori cerchiamo la definizione della nostra stessa identità nel paesaggio, inteso appunto come LANDSKIP, nel senso più antico del termine.
Ecco allora che al di là delle manipolazioni, della deforestazione e dell’inciviltà o a volte volontà stessa dell’uomo... la natura è l’unica vera risorsa capace di rigenerarsi e creare vita”.
Jernej Forbici e Marika Vicari
Http://www.puntosullarte.it
Luoghi
0332 320990
Orari: mar-ven 15-19; sab 10-13 e 15-19. Tutte le mattine su appuntamento. Chiuso il lunedì.