Jacopo Benci | Débrayages
A cura di: Maddalena Rinaldi
Sabato 10 ottobre alle ore 18.00, in occasione dell’undicesima giornata del contemporaneo promossa da AMACI, si inaugura la nuova stagione espositiva della galleria ADD-Art di Spoleto con la mostra fotografica di Jacopo Benci, Débrayages, a cura di Maddalena Rinaldi.
La mostra propone una selezione della copiosa produzione dell’artista, presentando solo i lavori più recenti, tra cui molti inediti.
L'esposizione è tesa a ricostruire quello sguardo fenomenologico che l’artista adotta da sempre nella sua ricerca estetica, nei confronti della realtà.
Il débrayage o disinnesco (di tempo, di spazio o del soggetto), di greimasiana memoria, è il filo conduttore dell’esposizione organizzata per aree tematiche: non-io, non-ora, non-qui. La scissione tra enunciazione artistica e rappresentazione dell’immagine è infatti, nelle fotografie di Benci, una costante che si manifesta attraverso un’assenza: simulacri di passate soggettività, temporalità e spazialità. Simulacri attraverso i quali l’artista intesse racconti, descrive paesaggi, instaura relazioni profonde tra il visibile del quotidiano ed il recondito della propria coscienza. Le sue fotografie sono dei débrayages che narrano il rapporto tra l'individuo ed il territorio, quasi sempre volutamente anonimo e sconosciuto.
La ricerca estetica di Jacopo Benci è tesa allo svelamento della natura intima e profonda del luogo di appartenenza. L’artista si interroga ancora oggi, in un mondo completamente esplorato e tecnologizzato, sui possibili significati della sua terra, scavando e scovando, a ritroso nel tempo, una stratificazione di culture, identità e significazioni celate dietro le apparenze del paesaggio quotidiano che egli abita. Lo sguardo fotografico è per Jacopo Benci uno strumento di conoscenza di quella realtà urbana e naturale a cui appartiene, ed insita nei suoi scatti fotografici è una percezione visiva sensibile all’apertura verso territori nuovi e inesplorati.
Soglie, limiti, passaggi, ma anche parvenze, ricordi e memorie sono i soggetti dei cicli recenti The Laws of Evanescence (2012), Sentieri Invisibili (2011), Lontano e Luminoso (2009), attraverso la cui profondità l’artista rintraccia singolari epifanie, scovate nella quotidianità dell’ambiente vissuto giorno dopo giorno. Apparizioni improvvise, nelle opere in mostra, condurranno lo spettatore verso lo svelamento di universi altri, universi sui quali l’artista costruisce la sua identità.
JACOPO BENCI vive a Roma. Il suo lavoro artistico comprende fotografia, video, film, installazione, performance; è stato esposto in gallerie, musei, festival, rassegne in Italia, Argentina, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Stati Uniti, Thailandia, Ungheria. Le sue mostre personali più recenti sono: Passaggi nella città prigioniera, Sala Santa Rita, Roma (2014); Il mistero del parco, a cura di Anna D’Elia, Ecos Gallery, Roma (2012); Débrayages, a cura di Maddalena Rinaldi, Centro Luigi Di Sarro, Roma; Un itinerario possibile, 1981-2011, a cura di Lucrezia Cippitelli, MLAC, Università ‘Sapienza’, Roma; Jacopo Benci. Itinerari in video, Sala Santa Rita, Roma (2011); Sentieri invisibili, a cura di Martina Sconci, Hybrida Contemporanea, Roma (2010); L’infraordinario, a cura di Rossella Caruso, TraLeVolte, Roma (2008).
Dal 1998 al 2013 è stato Assistant Director Fine Arts della British School at Rome, di cui è attualmente Senior Research Fellow in Modern Studies & Contemporary Visual Culture.
L’evento è organizzato in occasione dell’undicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Durante il vernissage sarà presentato il catalogo omonimo.
La mostra propone una selezione della copiosa produzione dell’artista, presentando solo i lavori più recenti, tra cui molti inediti.
L'esposizione è tesa a ricostruire quello sguardo fenomenologico che l’artista adotta da sempre nella sua ricerca estetica, nei confronti della realtà.
Il débrayage o disinnesco (di tempo, di spazio o del soggetto), di greimasiana memoria, è il filo conduttore dell’esposizione organizzata per aree tematiche: non-io, non-ora, non-qui. La scissione tra enunciazione artistica e rappresentazione dell’immagine è infatti, nelle fotografie di Benci, una costante che si manifesta attraverso un’assenza: simulacri di passate soggettività, temporalità e spazialità. Simulacri attraverso i quali l’artista intesse racconti, descrive paesaggi, instaura relazioni profonde tra il visibile del quotidiano ed il recondito della propria coscienza. Le sue fotografie sono dei débrayages che narrano il rapporto tra l'individuo ed il territorio, quasi sempre volutamente anonimo e sconosciuto.
La ricerca estetica di Jacopo Benci è tesa allo svelamento della natura intima e profonda del luogo di appartenenza. L’artista si interroga ancora oggi, in un mondo completamente esplorato e tecnologizzato, sui possibili significati della sua terra, scavando e scovando, a ritroso nel tempo, una stratificazione di culture, identità e significazioni celate dietro le apparenze del paesaggio quotidiano che egli abita. Lo sguardo fotografico è per Jacopo Benci uno strumento di conoscenza di quella realtà urbana e naturale a cui appartiene, ed insita nei suoi scatti fotografici è una percezione visiva sensibile all’apertura verso territori nuovi e inesplorati.
Soglie, limiti, passaggi, ma anche parvenze, ricordi e memorie sono i soggetti dei cicli recenti The Laws of Evanescence (2012), Sentieri Invisibili (2011), Lontano e Luminoso (2009), attraverso la cui profondità l’artista rintraccia singolari epifanie, scovate nella quotidianità dell’ambiente vissuto giorno dopo giorno. Apparizioni improvvise, nelle opere in mostra, condurranno lo spettatore verso lo svelamento di universi altri, universi sui quali l’artista costruisce la sua identità.
JACOPO BENCI vive a Roma. Il suo lavoro artistico comprende fotografia, video, film, installazione, performance; è stato esposto in gallerie, musei, festival, rassegne in Italia, Argentina, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Stati Uniti, Thailandia, Ungheria. Le sue mostre personali più recenti sono: Passaggi nella città prigioniera, Sala Santa Rita, Roma (2014); Il mistero del parco, a cura di Anna D’Elia, Ecos Gallery, Roma (2012); Débrayages, a cura di Maddalena Rinaldi, Centro Luigi Di Sarro, Roma; Un itinerario possibile, 1981-2011, a cura di Lucrezia Cippitelli, MLAC, Università ‘Sapienza’, Roma; Jacopo Benci. Itinerari in video, Sala Santa Rita, Roma (2011); Sentieri invisibili, a cura di Martina Sconci, Hybrida Contemporanea, Roma (2010); L’infraordinario, a cura di Rossella Caruso, TraLeVolte, Roma (2008).
Dal 1998 al 2013 è stato Assistant Director Fine Arts della British School at Rome, di cui è attualmente Senior Research Fellow in Modern Studies & Contemporary Visual Culture.
L’evento è organizzato in occasione dell’undicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Durante il vernissage sarà presentato il catalogo omonimo.
Http://www.add-art.it/articoli/105-jacopo-benci-debrayages
Luoghi
www.add-art.it +39 334 5380780
www.add-art.it 334 5380780
orario: dal lunedì al venerdì 16:30-19:30, sabato e domenica su appuntamento