Im Wald/La Foresta

Nell’ambito della programmazione annuale del Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda si terrà la mostra Im Wald/La Foresta, che presenta opere di Sabine Effinger, Hilde Seyboth, Johannes Simon e Alex Trespi. 
I quattro artisti tedeschi, tutti provenienti da Monaco di Baviera, lavorano nei vari ambiti delle arti visive, dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione ambientale. Rivolgono la loro riflessione verso l’idea di natura indomita, verso la dimensione originaria, verso quel luogo fatto di visioni e memoria, di nostalgia, con uno sguardo che mantiene un saldo rapporto tra “Paesaggi di nostalgia” e “ Scenari di orrore”.

Sabine Effinger
Si è formata artisticamente con Dan Perjowschi, Asta Gröting e Martin Noel. Partecipa a numerose mostre collettive e personali principalmente in Germania e Austria. Premio d`arte di Welde. Membro dell´associazione Künstlervereinigung Fuerstenfeldbruck. Sabine Effinger considera il buio, la paura, la violenza, la seduzione, il desiderio. Il disegno sulla superficie fa pensare  a un camouflage, nel quale appaiono animazioni e figure tratte dalle favole. Tutto sembra leggero e giocoso, ma alla  fine tutto è restituito al buio della Foresta.

Johannes Simon
Nato 1960 a Monaco di Baviera, studia pittura e grafica presso l`Accademia di Belle Arti di Karlsruhe. Lavora come fotografo, anche per l´agenzia fotografica “Getty Images”. Eine Persönliche Erfahrung (Un’esperienza personale) è il titolo dell’opera di Johannes Simon costituita da 30 fotografie: autoritratti fatti ogni giorno, secondo un rituale, nella Foresta. Documenta l´itinerario, le tappe di viaggio dell´artista. I lavori parlano di uno straniamento sia in relazione alla natura, che a se stesso. Pubblicazioni disponibili sul sito www.jo-simon.com.

Alex Trespi
Compie gli studi artistici in Germania e in Francia tra il 1981 e il 1986. Premi e concorsi: 1982 Deutsch-Französisches Jugendwerk, 1994 Fondazione Steiner, 1997 Fondazione-Mathias-Pschorr, 2012 Premio d´Arte di Aichach. La maggior parte delle sue opere sono effimere, realizzate nel contesto dello spazio espositivo per un tempo determinato: la durata della mostra. Lavora con video installazioni, fotografia, oggetti, pittura rivolgendo la sua  riflessione sul limite di una percezione concreta e sulla sua dissoluzione in strutture.