Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco
A cura di: Manuela De Leonardis e Rossella Alessandrucci
LaStellina ArteContemporanea è lieta di presentare presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma la mostra collettiva Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, un progetto artistico a cura di Manuela De Leonardis e Rossella Alessandrucci nato dal ritrovamento casuale dei “panni di lino” che, fino alla metà del Novecento, venivano usati dalle donne durante il ciclo mestruale.
I pannolini sono stati consegnati a quattordici artiste internazionali: Alessandra Baldoni, Rita Boini, Giovanna Caimmi, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Silvia Levenson, Anja Luithle, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Sonya Orfalian, Ivana Spinelli, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Ketty Tagliatti.
Le artiste hanno usato il linguaggio a loro più congeniale per indagare i molteplici aspetti storici, sociali, psicologici, emozionali e percettivi legati al femminile: la nascita, la pubertà, la maternità, la menopausa, la violenza, il femminicidio.
I loro lavori sono pagine di un diario intimo che parla di vissuti personali o sollecita la memoria facendo riaffiorare dall’oblio personaggi del passato che trovano una loro ricollocazione nel presente. Storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima persona con onestà e coerenza, senza sbavature emotive, ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla dimensione della poesia.
Il sangue è certamente un soggetto ricorrente dell’arte contemporanea, accanto ad altri fluidi corporali come lacrime, sudore, urina, saliva, sperma. Ma se il sangue maschile rappresenta il coraggio, quello femminile implica vergogna, tanto più quando è sangue mestruale. Partendo da questa consapevolezza le artiste contemporanee recuperano istanze femministe dando una forte valenza contestataria ai loro lavori, perché il corpo femminile è il primo luogo della lotta sociale e politica per l’affermazione dei diritti.
Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco intende celebrare un evento che si perpetra dall’origine del mondo con l’obiettivo di riuscire a trasformare in entusiasmo e vitalità ogni traccia di disprezzo del corpo femminile.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi delle curatrici, delle artiste, dello psicanalista junghiano Alberto Massarelli e una poesia di Tomaso Binga.
I pannolini sono stati consegnati a quattordici artiste internazionali: Alessandra Baldoni, Rita Boini, Giovanna Caimmi, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Silvia Levenson, Anja Luithle, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Sonya Orfalian, Ivana Spinelli, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Ketty Tagliatti.
Le artiste hanno usato il linguaggio a loro più congeniale per indagare i molteplici aspetti storici, sociali, psicologici, emozionali e percettivi legati al femminile: la nascita, la pubertà, la maternità, la menopausa, la violenza, il femminicidio.
I loro lavori sono pagine di un diario intimo che parla di vissuti personali o sollecita la memoria facendo riaffiorare dall’oblio personaggi del passato che trovano una loro ricollocazione nel presente. Storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima persona con onestà e coerenza, senza sbavature emotive, ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla dimensione della poesia.
Il sangue è certamente un soggetto ricorrente dell’arte contemporanea, accanto ad altri fluidi corporali come lacrime, sudore, urina, saliva, sperma. Ma se il sangue maschile rappresenta il coraggio, quello femminile implica vergogna, tanto più quando è sangue mestruale. Partendo da questa consapevolezza le artiste contemporanee recuperano istanze femministe dando una forte valenza contestataria ai loro lavori, perché il corpo femminile è il primo luogo della lotta sociale e politica per l’affermazione dei diritti.
Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco intende celebrare un evento che si perpetra dall’origine del mondo con l’obiettivo di riuscire a trasformare in entusiasmo e vitalità ogni traccia di disprezzo del corpo femminile.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi delle curatrici, delle artiste, dello psicanalista junghiano Alberto Massarelli e una poesia di Tomaso Binga.
Luoghi
www.casainternazionaledelledonne.org tel. 06 68401720
Orario: dal lunedì al venerdì ore 9,00/19,30