Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco
A cura di: Manuela De Leonardis
In occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale della Donna 2018 il Soroptimist Club L’Aquila – A global voice for women, con il patrocinio del Comune dell’Aquila e del MuBAQ- Museo dei Bambini e il supporto tecnico di Edizioni Ponte Sisto, presenta la mostra Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco nella Sala Esposizioni di Palazzo Fibbioni dell’Aquila con le opere delle artiste internazionali:
Ilaria Abbiento, Yasue Akiyama, Manal AlDowayan, Elizabeth Aro, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni, Carolle Bénitah, Takoua Ben Mohamed, Saša Bezjak, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Primarosa Cesarini Sforza, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Lea Contestabile, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Kristien De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Nilüfer Ergin, Maimuna Feroze-Nana, Silvia Giambrone, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Susan Kammerer, Fariba Karimi, Eglė Kuckaitė, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson, Wenwen (Vivienne) Liu, Lôw (Estabrak Al Ansari, Raiya Al Rawahi, Tara Al Dughaither), Anja Luithle, Victoria Manganiello, Florencia Martinez, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Yasuko Oki, Novella Oliana, Sonya Orfalian, Sara Palmieri, Sofia Rocchetti, Elisa Roggio, Anna Romanello, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Cinzia Sarto, Ivana Spinelli, Silvia Stucky, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini, Maria Angeles Vila, Nicole Voltan, Ruchika Wason Singh.
Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco è un progetto artistico realizzato intorno al “pannolino”, nato da un’idea di Manuela De Leonardis che nel dicembre 2013 ha trovato in un mercatino di Roma, tra vecchi merletti e indumenti da corredo, alcune pezze di lino che fino agli anni ’60 del secolo scorso, ripiegate e appuntate all’interno delle mutande con una spilla da balia, servivano per tamponare e assorbire il flusso mestruale.
Il legame concettuale e fisico tra il sangue delle donne e il “pannolino”, quindi, è strettissimo. Partendo da questa consapevolezza, la curatrice ha coinvolto in questa riflessione un gruppo complessivo di 58 artiste internazionali, consegnando loro una “pezza” su cui poter intervenire.
A Palazzo Fibbioni viene presentata una selezione di lavori che con tecniche e linguaggi diversi indagano gli aspetti emozionali e percettivi del tema (la nascita, la pubertà, la maternità, la menopausa, la sessualità, la violenza) dal punto di vista storico, sociale e psicologico. Le opere sono accompagnate da un testo scritto dalle autrici.
Nelle mani di queste artiste la “pezza” è diventata ulteriore portavoce di riflessioni che vanno al di là dei confini di genere. Lavori che sono pagine di un diario intimo che parla di vissuti personali o sollecita memorie che nel riaffiorare dall’oblio del passato trovano una loro ricollocazione nel presente. Storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima persona, metabolizzate e rielaborate ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla citazione letteraria o pittorica, alla dimensione della poesia.
Il progetto espositivo ha visto un iniziale coinvolgimento di Rossella Alessandrucci e dell’Associazione La Stellina Arte Contemporanea di Roma con la mostra alla Casa Internazionale delle Donne a Roma (2015) e la pubblicazione del catalogo in italiano che raccoglieva i lavori delle prime 14 artiste. Sono seguite diverse tappe espositive: Teatro Stabile Comunale di Isola del Liri (2016), Centro per l’Arte Contemporanea La Rocca di Umbertide (marzo 2017). Per la prima volta nel corso del 2017 il progetto ha varcato i confini nazionali per giungere in Croazia, grazie alla collaborazione di Jerica Ziherl e Antun Maračić: alla Galerija Forum di Zagabria e alla Galeria Rigo di Novigrad-Cittanova, con il supporto della Città di Novigrad-Cittanova e del Dipartimento di Cultura della Regione dell’Istria, grazie al quale è stato realizzato il catalogo in lingua croata. Una selezione di 30 opere è stata successivamente esposta nell’ambito del progetto Conversano - la città delle Donne (ideato e curato da Rocco De Benedictis) nel Monastero di San Benedetto a Conversano (Bari) (giugno/luglio 2017).
Al progetto hanno collaborato Rossella Alessandrucci / Associazione La Stellina Arte Contemporanea, Stefano Barchiesi, Mirella Bentivoglio, Rita Boini, Niky D’Attoma, Rocco De Benedictis, Federica Formato, Maria Cristina Gasperini, Alberto Massarelli, Denis Volk, Jerica Ziherl.
Ilaria Abbiento, Yasue Akiyama, Manal AlDowayan, Elizabeth Aro, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni, Carolle Bénitah, Takoua Ben Mohamed, Saša Bezjak, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Primarosa Cesarini Sforza, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Lea Contestabile, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Kristien De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Nilüfer Ergin, Maimuna Feroze-Nana, Silvia Giambrone, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Susan Kammerer, Fariba Karimi, Eglė Kuckaitė, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson, Wenwen (Vivienne) Liu, Lôw (Estabrak Al Ansari, Raiya Al Rawahi, Tara Al Dughaither), Anja Luithle, Victoria Manganiello, Florencia Martinez, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Yasuko Oki, Novella Oliana, Sonya Orfalian, Sara Palmieri, Sofia Rocchetti, Elisa Roggio, Anna Romanello, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Cinzia Sarto, Ivana Spinelli, Silvia Stucky, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini, Maria Angeles Vila, Nicole Voltan, Ruchika Wason Singh.
Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco è un progetto artistico realizzato intorno al “pannolino”, nato da un’idea di Manuela De Leonardis che nel dicembre 2013 ha trovato in un mercatino di Roma, tra vecchi merletti e indumenti da corredo, alcune pezze di lino che fino agli anni ’60 del secolo scorso, ripiegate e appuntate all’interno delle mutande con una spilla da balia, servivano per tamponare e assorbire il flusso mestruale.
Il legame concettuale e fisico tra il sangue delle donne e il “pannolino”, quindi, è strettissimo. Partendo da questa consapevolezza, la curatrice ha coinvolto in questa riflessione un gruppo complessivo di 58 artiste internazionali, consegnando loro una “pezza” su cui poter intervenire.
A Palazzo Fibbioni viene presentata una selezione di lavori che con tecniche e linguaggi diversi indagano gli aspetti emozionali e percettivi del tema (la nascita, la pubertà, la maternità, la menopausa, la sessualità, la violenza) dal punto di vista storico, sociale e psicologico. Le opere sono accompagnate da un testo scritto dalle autrici.
Nelle mani di queste artiste la “pezza” è diventata ulteriore portavoce di riflessioni che vanno al di là dei confini di genere. Lavori che sono pagine di un diario intimo che parla di vissuti personali o sollecita memorie che nel riaffiorare dall’oblio del passato trovano una loro ricollocazione nel presente. Storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima persona, metabolizzate e rielaborate ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla citazione letteraria o pittorica, alla dimensione della poesia.
Il progetto espositivo ha visto un iniziale coinvolgimento di Rossella Alessandrucci e dell’Associazione La Stellina Arte Contemporanea di Roma con la mostra alla Casa Internazionale delle Donne a Roma (2015) e la pubblicazione del catalogo in italiano che raccoglieva i lavori delle prime 14 artiste. Sono seguite diverse tappe espositive: Teatro Stabile Comunale di Isola del Liri (2016), Centro per l’Arte Contemporanea La Rocca di Umbertide (marzo 2017). Per la prima volta nel corso del 2017 il progetto ha varcato i confini nazionali per giungere in Croazia, grazie alla collaborazione di Jerica Ziherl e Antun Maračić: alla Galerija Forum di Zagabria e alla Galeria Rigo di Novigrad-Cittanova, con il supporto della Città di Novigrad-Cittanova e del Dipartimento di Cultura della Regione dell’Istria, grazie al quale è stato realizzato il catalogo in lingua croata. Una selezione di 30 opere è stata successivamente esposta nell’ambito del progetto Conversano - la città delle Donne (ideato e curato da Rocco De Benedictis) nel Monastero di San Benedetto a Conversano (Bari) (giugno/luglio 2017).
Al progetto hanno collaborato Rossella Alessandrucci / Associazione La Stellina Arte Contemporanea, Stefano Barchiesi, Mirella Bentivoglio, Rita Boini, Niky D’Attoma, Rocco De Benedictis, Federica Formato, Maria Cristina Gasperini, Alberto Massarelli, Denis Volk, Jerica Ziherl.
Luoghi
www.soroptimist.it/club/l-aquila
oraro: lun-ven 11-13 e 16-19; sab-dom 16-19