Ignazio Apolloni “Il Parlante simbolico”
A cura di: Testo di Franco Spena
“IL PARLANTE SIMBOLICO”
Come e dove far parlare un libro oggetto
L’artista presenta una serie di tavole e di libri oggetto in una mostra in cui la parola è lasciata al libro. Un libro muto ma solo per chi non vuole leggere, per chi non ha la chiave per entrarci, per chi non ha parole per decodificare gli ideogrammi, le parole, le immagini che ogni libro ha anche quando è muto, anche quando è un oggetto. Scrive Franco Spena: “Ogni libro è muto per chi non conosce la chiave per entrarci, per chi ignora le parole che danno vita al discorso. E voi siete lontani dalla strada che si inerpica verso il senso”. C’è sempre un dove, luogo verso cui la nostra conoscenza tende. C’è sempre un come, modo attraverso cui le strade del sapere si modulano per giungere al destino. Se il fine è parola, attraverso cui diamo nome alle cose e le cose si rivelano alla nostra conoscenza del mondo, noi, tale fine, dobbiamo cogliere in ogni cosa, in ogni forma. Attraverso le parole noi moduliamo il mondo e costruiamo, fondiamo le strade per percorrerlo; attraverso il libro prepariamo la comparsa e la scomparsa dei segni che si fanno parola. Ecco, il libro. Esso è la porta che si apre sulle parole e oltre le parole. Siamo noi a costruire le vie, le direzioni che permettono alle parole di porgersi e di con-formarsi suono e poesia, di farsi pensiero e forme di pensiero. Il libro è la forma di tutte le parole possibili, ma è anche lo zero nel quale la parola riposa, scompare per andare oltre se stessa: è la soglia, l’altra parte della coscienza ove le parole fanno l’altra parte del mondo, ma è anche la scala che scende nell’abisso per trovare i segni che conducono all’origine.
La mostra è visitabile fino al 5 aprile 2014 presso la galleria Studio 71 di Palermo Via Vincenzo Fuxa n. 9 dalle 16,30 alle 19,30. Festivi esclusi.
Come e dove far parlare un libro oggetto
L’artista presenta una serie di tavole e di libri oggetto in una mostra in cui la parola è lasciata al libro. Un libro muto ma solo per chi non vuole leggere, per chi non ha la chiave per entrarci, per chi non ha parole per decodificare gli ideogrammi, le parole, le immagini che ogni libro ha anche quando è muto, anche quando è un oggetto. Scrive Franco Spena: “Ogni libro è muto per chi non conosce la chiave per entrarci, per chi ignora le parole che danno vita al discorso. E voi siete lontani dalla strada che si inerpica verso il senso”. C’è sempre un dove, luogo verso cui la nostra conoscenza tende. C’è sempre un come, modo attraverso cui le strade del sapere si modulano per giungere al destino. Se il fine è parola, attraverso cui diamo nome alle cose e le cose si rivelano alla nostra conoscenza del mondo, noi, tale fine, dobbiamo cogliere in ogni cosa, in ogni forma. Attraverso le parole noi moduliamo il mondo e costruiamo, fondiamo le strade per percorrerlo; attraverso il libro prepariamo la comparsa e la scomparsa dei segni che si fanno parola. Ecco, il libro. Esso è la porta che si apre sulle parole e oltre le parole. Siamo noi a costruire le vie, le direzioni che permettono alle parole di porgersi e di con-formarsi suono e poesia, di farsi pensiero e forme di pensiero. Il libro è la forma di tutte le parole possibili, ma è anche lo zero nel quale la parola riposa, scompare per andare oltre se stessa: è la soglia, l’altra parte della coscienza ove le parole fanno l’altra parte del mondo, ma è anche la scala che scende nell’abisso per trovare i segni che conducono all’origine.
La mostra è visitabile fino al 5 aprile 2014 presso la galleria Studio 71 di Palermo Via Vincenzo Fuxa n. 9 dalle 16,30 alle 19,30. Festivi esclusi.
Luoghi
www.studio71.it
orario: dalle 17.00 alle 20,00 compreso i festivi.