IDENTITÁ
Albien Alushaj, Christoph Binder, Natalie Brehmer-Baumgartner, Ines Cui, Arbër Elezi, Stephan
Gross, Stephanie Herrmann, Liu Jialiang, Marlene Kehle, Irene Lupi, Aischa Mattes, Luca Mauceri,
Julia Nguyen, Hafid Ouabdi, Dominik Schnaberlrauch, Yannick Stechmeyer, Maggie Truong, Alina
Wenzler, Jonida Xherri, Cai Yingfei, Tina Zeltwanger
Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea in collaborazione con Staatliche Akademie der
Bildenden Künste Stuttgart e Accademia di Belle Arti di Firenze presentano Identità, evento
espositivo conclusivo dell'omonimo progetto di residenza che ha coinvolto gli studenti delle due
accademie ed alcuni giovani artisti.
L'affermazione di una propria identità e i mutamenti che essa subisce a seguito dell'inserimento in
un più vasto sistema socio-politico-culturale, sono stati alla base di un attento processo di studio
della realtà italiana, tedesca ed in generale europea attualizzato tramite un costante incontro con
la comunità di San Giovanni Valdarno. Sotto la lente dei partecipanti alla residenza è stato posto il
concetto di Europa e la reale possibilità di attuazione di un organismo che veda tutte le diverse
identità nazionali mischiarsi senza perdere la propria specificità. Per poter dare maggiore
prospettiva al progetto è stato ospitato un workshop dell'artista tedesco Thorsten Zwinger e sono
stati invitati ad intervenire artisti di provenienza diversa (albanese, cinese, marocchina), che con la
loro differente cultura e loro esperienze personali hanno saputo dare impulsi e stimoli alla
riflessione.
L'attenzione è stata focalizzata sul territorio ospitante il “Valdarno”, preso come caso-studio in
virtù delle sue peculiarità storiche, sociali, economiche e culturali, che hanno favorito un fecondo
dialogo sul tema portante della residenza ovvero l'identità, tematica che rimanda da una parte al
modo in cui l'individuo considera e costruisce sé stesso e dall'altra al suo ruolo nell’ambito delle
comunità in cui vive, proponendosi di rispondere a delle domande sul futuro delle giovani
generazioni in Italia e in Europa. Gli abitanti di San Giovanni Valdarno sono stati chiamati a dare il
loro contributo e a partecipare a questa ricognizione con interviste, performances e laboratori che
hanno coinvolto anche le scuole cittadine come la 2B dell'Istituto Comprensivo “Masaccio”.
I giovani artisti e gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze hanno utilizzato differenti
tecniche e metodologie per rappresentare le loro riflessioni sul concetto di identità: alcuni hanno
riflettuto sull'influsso dei media nella nostra società, come nel caso Arbër Elezi, altri hanno
utilizzato differenti tecniche per mistificare la realtà e analizzare come solo l'annullamento
Corso Italia, 83 - 52027 San Giovanni Valdarno (AR) tel. 055 9126283 casamasaccio@comunesgv.it
dell'identità possa portare ad una convivenza pacifica (Eurolit, Irene Lupi). Non mancano le opere
di arte partecipata come Tappeto Mediterraneo, fatto di 365 piastrelle ceramiche colorate, di
Jonida Xherri che nell'ambito della sua partecipazione ha esteso l'invito al progetto a Hafid
Ouabdi, migrante marocchino residente da alcuni anni a San Giovanni Valdarno, che nel display
mostrerà i suoi disegni caricaturali in cui l'attualità viene riletta secondo la sua personale
sensibilità. Le performances di Cai Yingfei e il video di Ines Cui lavorano attraverso l'utilizzo di
simboli e situazioni che mettono in luce le dinamiche della nostra realtà sociale, mentre Liu
Jialiang parte da una rilettura della cultura cinese per realizzare sculture e piccoli oggetti che da un
lato si avvicinano al gioco, dall'altra mettono in scena le difficoltà della convivenza. La costante
rappresentazione della figura umana delle opere nate nella residenza continua anche con Albien
Alushaij, che per la realizzazione del suo video ha invitato le persone a condividere un gioco della
sua infanzia per lo più sconosciuto ai giovani italiani della sua generazione mettendo in scena
differenze culturali difficilmente immaginabili, e Luca Mauceri che ha declinato l'utilizzo
dell'argilla, suo materiale d'elezione, in una installazione che rilegge i concetti di confine, libertà e
cultura tramite la giustapposizione di una mappa dell'Europa e una performance messa in atto
dagli artisti, visti come anticipatori delle modalità di relazione che caratterizzano la società
odierna.
Gli allievi della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart, autori del progetto di
comunicazione grafica, hanno lavorato in maniera collegiale e si sono concentrati maggiormente
sulle singole storie personali tentando di tracciare, attraverso immagini e parole, il racconto di una
comunità.
La residenza, che si è tenuta dal 2 al 22 novembre, si è sviluppata attraverso un confronto-incontro
tra i differenti punti di vista dei partecipanti e l’uso di diversi media espressivi e compositivi scelti
dai giovani artisti e designer. La scottante attualità dei temi affrontati, quali i recenti fatti di Parigi
e la questione dei migranti, hanno fatto della residenza un momento di indagine non solo per per
ispirare alla produzione di opere e manufatti dal carattere puramente estetico ma anche attivare
una consapevolezza sociale e civile. Nel display si palesa la variegata composizione di opinioni e
utopie che hanno caratterizzato le discussioni portate avanti durante i momenti di vita comune e
gli scambi con le persone: risulta chiaro come parlare di identità, in una società massificata, non
sia un esercizio di facile espletamento. Non pare dunque un caso che molte produzioni dei giovani
artisti mettano in campo l'esercizio del gioco, che con le sue regole e la componente ludica appare
un giusto contraltare per la rappresentazione del nostro contesto sociale e per tracciare le
prospettive future.
Con Identità Casa Masaccio centro per l'arte contemporanea in collaborazione con Staatliche
Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda e Accademia di Belle Arti di Firenze prosegue il
programma Casa Masaccio in residence, un progetto di residenze di artisti tra memoria e
contemporaneità che mira alla creazione di una piattaforma permanente di residenze per la
mobilità degli artisti sia nazionali che internazionali e che fa dell'arte lo strumento per capire il
presente e le sue trasformazioni, e che in questa occasione pone il suo sguardo anche sulle
pratiche didattiche e sul rapporto in ambito internazionale tra istituzioni di formazione artistica.
Iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci,
nell'ambito del progetto regionale: "Cantiere Toscana Contemporanea".
Gross, Stephanie Herrmann, Liu Jialiang, Marlene Kehle, Irene Lupi, Aischa Mattes, Luca Mauceri,
Julia Nguyen, Hafid Ouabdi, Dominik Schnaberlrauch, Yannick Stechmeyer, Maggie Truong, Alina
Wenzler, Jonida Xherri, Cai Yingfei, Tina Zeltwanger
Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea in collaborazione con Staatliche Akademie der
Bildenden Künste Stuttgart e Accademia di Belle Arti di Firenze presentano Identità, evento
espositivo conclusivo dell'omonimo progetto di residenza che ha coinvolto gli studenti delle due
accademie ed alcuni giovani artisti.
L'affermazione di una propria identità e i mutamenti che essa subisce a seguito dell'inserimento in
un più vasto sistema socio-politico-culturale, sono stati alla base di un attento processo di studio
della realtà italiana, tedesca ed in generale europea attualizzato tramite un costante incontro con
la comunità di San Giovanni Valdarno. Sotto la lente dei partecipanti alla residenza è stato posto il
concetto di Europa e la reale possibilità di attuazione di un organismo che veda tutte le diverse
identità nazionali mischiarsi senza perdere la propria specificità. Per poter dare maggiore
prospettiva al progetto è stato ospitato un workshop dell'artista tedesco Thorsten Zwinger e sono
stati invitati ad intervenire artisti di provenienza diversa (albanese, cinese, marocchina), che con la
loro differente cultura e loro esperienze personali hanno saputo dare impulsi e stimoli alla
riflessione.
L'attenzione è stata focalizzata sul territorio ospitante il “Valdarno”, preso come caso-studio in
virtù delle sue peculiarità storiche, sociali, economiche e culturali, che hanno favorito un fecondo
dialogo sul tema portante della residenza ovvero l'identità, tematica che rimanda da una parte al
modo in cui l'individuo considera e costruisce sé stesso e dall'altra al suo ruolo nell’ambito delle
comunità in cui vive, proponendosi di rispondere a delle domande sul futuro delle giovani
generazioni in Italia e in Europa. Gli abitanti di San Giovanni Valdarno sono stati chiamati a dare il
loro contributo e a partecipare a questa ricognizione con interviste, performances e laboratori che
hanno coinvolto anche le scuole cittadine come la 2B dell'Istituto Comprensivo “Masaccio”.
I giovani artisti e gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze hanno utilizzato differenti
tecniche e metodologie per rappresentare le loro riflessioni sul concetto di identità: alcuni hanno
riflettuto sull'influsso dei media nella nostra società, come nel caso Arbër Elezi, altri hanno
utilizzato differenti tecniche per mistificare la realtà e analizzare come solo l'annullamento
Corso Italia, 83 - 52027 San Giovanni Valdarno (AR) tel. 055 9126283 casamasaccio@comunesgv.it
dell'identità possa portare ad una convivenza pacifica (Eurolit, Irene Lupi). Non mancano le opere
di arte partecipata come Tappeto Mediterraneo, fatto di 365 piastrelle ceramiche colorate, di
Jonida Xherri che nell'ambito della sua partecipazione ha esteso l'invito al progetto a Hafid
Ouabdi, migrante marocchino residente da alcuni anni a San Giovanni Valdarno, che nel display
mostrerà i suoi disegni caricaturali in cui l'attualità viene riletta secondo la sua personale
sensibilità. Le performances di Cai Yingfei e il video di Ines Cui lavorano attraverso l'utilizzo di
simboli e situazioni che mettono in luce le dinamiche della nostra realtà sociale, mentre Liu
Jialiang parte da una rilettura della cultura cinese per realizzare sculture e piccoli oggetti che da un
lato si avvicinano al gioco, dall'altra mettono in scena le difficoltà della convivenza. La costante
rappresentazione della figura umana delle opere nate nella residenza continua anche con Albien
Alushaij, che per la realizzazione del suo video ha invitato le persone a condividere un gioco della
sua infanzia per lo più sconosciuto ai giovani italiani della sua generazione mettendo in scena
differenze culturali difficilmente immaginabili, e Luca Mauceri che ha declinato l'utilizzo
dell'argilla, suo materiale d'elezione, in una installazione che rilegge i concetti di confine, libertà e
cultura tramite la giustapposizione di una mappa dell'Europa e una performance messa in atto
dagli artisti, visti come anticipatori delle modalità di relazione che caratterizzano la società
odierna.
Gli allievi della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart, autori del progetto di
comunicazione grafica, hanno lavorato in maniera collegiale e si sono concentrati maggiormente
sulle singole storie personali tentando di tracciare, attraverso immagini e parole, il racconto di una
comunità.
La residenza, che si è tenuta dal 2 al 22 novembre, si è sviluppata attraverso un confronto-incontro
tra i differenti punti di vista dei partecipanti e l’uso di diversi media espressivi e compositivi scelti
dai giovani artisti e designer. La scottante attualità dei temi affrontati, quali i recenti fatti di Parigi
e la questione dei migranti, hanno fatto della residenza un momento di indagine non solo per per
ispirare alla produzione di opere e manufatti dal carattere puramente estetico ma anche attivare
una consapevolezza sociale e civile. Nel display si palesa la variegata composizione di opinioni e
utopie che hanno caratterizzato le discussioni portate avanti durante i momenti di vita comune e
gli scambi con le persone: risulta chiaro come parlare di identità, in una società massificata, non
sia un esercizio di facile espletamento. Non pare dunque un caso che molte produzioni dei giovani
artisti mettano in campo l'esercizio del gioco, che con le sue regole e la componente ludica appare
un giusto contraltare per la rappresentazione del nostro contesto sociale e per tracciare le
prospettive future.
Con Identità Casa Masaccio centro per l'arte contemporanea in collaborazione con Staatliche
Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda e Accademia di Belle Arti di Firenze prosegue il
programma Casa Masaccio in residence, un progetto di residenze di artisti tra memoria e
contemporaneità che mira alla creazione di una piattaforma permanente di residenze per la
mobilità degli artisti sia nazionali che internazionali e che fa dell'arte lo strumento per capire il
presente e le sue trasformazioni, e che in questa occasione pone il suo sguardo anche sulle
pratiche didattiche e sul rapporto in ambito internazionale tra istituzioni di formazione artistica.
Iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci,
nell'ambito del progetto regionale: "Cantiere Toscana Contemporanea".
Luoghi
www.casamasaccio.it 055 91.26.283 055 9123367
Orari: feriali 15.00 - 19.00 \ festivi 10.00 - 12.00 | 15.00 - 19.00 Ingresso libero