I Post-meridionali
A cura di: Tonino Sicoli e Andrea Romoli Barberini
Opere di: Francesco Correggia, Rino Cosentino, Francomà, Francesco Lupinacci, Luigi Magli, Rocco Pangaro, Mario Parentela, Giulio Telarico.
Apre i battenti, a Lamezia Terme, un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea.
Si chiama Studio Gallery e avvierà le proprie attività dal prossimo 6 maggio con una mostra dedicata agli artisti che tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta si sono riconosciuti nella definizione di “Post-meridionali”, coniata e teorizzata da Tonino Sicoli per individuare quel particolare approccio nuovo, fortemente identitario, che consentì in quegli anni il consolidamento e il rilancio delle ricerche d’avanguardia in Calabria attraverso “il superamento di quel meridionalismo vittimista” per farsi portatore “di un’idea nuova di ricerca del confronto con modelli culturali esterni. Invece dell’emarginazione stanziale e dell’emigrazione intellettuale” (T. Sicoli).
Un’esperienza importante che, nel suscitare l’interesse di critici di primissimo ordine come, tra gli altri, Filiberto Menna e Enrico Crispolti, ha avuto significative ripercussioni sul territorio anche attraverso la docenza di alcuni membri del movimento nelle accademie di belle arti di Catanzaro e Reggio Calabria, e al liceo artistico di Cosenza.
La mostra, curata da Tonino Sicoli e Andrea Romoli Barberini, si compone di circa 10 opere realizzate nei primi anni Ottanta da Francesco Correggia, Rino Cosentino, Francomà, Francesco Lupinacci, Luigi Magli, Rocco Pangaro, Mario Parentela, Giulio Telarico.
L’evento, ideato dall’Associazione culturale P-Art (Art in progress), è patrocinato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro; dal MAON (Museo d’Arte dell’Otto e Novecento) di Rende (Cs); dal PDAC (Palazzo Ducale Arte Contemporanea) di Maierà (Cs).
Con il contributo di : Il Cantagalli. Gusti d’Italia
Apre i battenti, a Lamezia Terme, un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea.
Si chiama Studio Gallery e avvierà le proprie attività dal prossimo 6 maggio con una mostra dedicata agli artisti che tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta si sono riconosciuti nella definizione di “Post-meridionali”, coniata e teorizzata da Tonino Sicoli per individuare quel particolare approccio nuovo, fortemente identitario, che consentì in quegli anni il consolidamento e il rilancio delle ricerche d’avanguardia in Calabria attraverso “il superamento di quel meridionalismo vittimista” per farsi portatore “di un’idea nuova di ricerca del confronto con modelli culturali esterni. Invece dell’emarginazione stanziale e dell’emigrazione intellettuale” (T. Sicoli).
Un’esperienza importante che, nel suscitare l’interesse di critici di primissimo ordine come, tra gli altri, Filiberto Menna e Enrico Crispolti, ha avuto significative ripercussioni sul territorio anche attraverso la docenza di alcuni membri del movimento nelle accademie di belle arti di Catanzaro e Reggio Calabria, e al liceo artistico di Cosenza.
La mostra, curata da Tonino Sicoli e Andrea Romoli Barberini, si compone di circa 10 opere realizzate nei primi anni Ottanta da Francesco Correggia, Rino Cosentino, Francomà, Francesco Lupinacci, Luigi Magli, Rocco Pangaro, Mario Parentela, Giulio Telarico.
L’evento, ideato dall’Associazione culturale P-Art (Art in progress), è patrocinato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro; dal MAON (Museo d’Arte dell’Otto e Novecento) di Rende (Cs); dal PDAC (Palazzo Ducale Arte Contemporanea) di Maierà (Cs).
Con il contributo di : Il Cantagalli. Gusti d’Italia
Luoghi
333.92.20.257
Orario: dal martedì al sabato; dalle 16.30 alle 19.00