Herrmann Josef Runggaldier
A cura di: Antonella Cattani
Inaugura venerdì 17 aprile 2015, alle ore 18.30 presso la Galleria Antonella Cattani contemporary art l'esposizione personale di Hermann Josef Runggaldier.
Le opere in esposizione si offrono come la struttura di un'intima ed intensa narrazione. L'uomo contemporaneo è il soggetto privilegiato delle sculture di Runggaldier: l'uomo del nostro tempo, noi, considerati nel rapporto con la condizione esistenziale, con lo spazio vivibile, ma ancora di più, con lo spazio di relazione, che detta al nostro corpo la dinamica e il gesto.
Il bisogno di contatti e legami sociali, in parte compromesso dalla società postindustriale, spinge l' artista ad esplorare un campo, quello dei rapporti umani. L'arte si pone, in questo caso, come pratica capace di generare relazioni tra le persone.
Ed è attraverso la scultura che non ha subito ll'influenza dell'era digitale, ed è rimasta al contrario un elemento che ci consente di mantenere un ritmo e una relazione naturale con il tempo - la scultura è infatti un processo lento -che Runggaldier prosege la sua ricerca, iniziata negli anni '70.
Nella mostra personale, alla galleria Antonella Cattani contemporary art, le figure scolpite a grandezza naturale, presentate in coppia, si alternano a piccole figure in gruppo, sospese invece su un ideale palcoscenico del quotidiano.
Runggaldier utilizza il corpo come linguaggio senza perdersi mai in sensazionalismo ma guadagnando invece in intensità. La nudità che accomuna e allo stesso tempo distingue i suoi personaggi, amplifica l'effetto ed il significato dei gesti.
Runggaldier ci propone dunque una riflessione sul rapporto dell'uomo d'oggi non solo con la società ma anche con l'ambiente e la natura, tematizzata
dall' artista in lavori come Radici (2015).
Sono questi, rilievi in legno, dalla superficie piana e levigata, interrotta da finestre che all' interno custodiscono elementi naturali, fortemente simbolici. Le radici, organi fondamentali per la vita delle piante, sembrano infatti crescere e prosperare sotto la "pelle" levigata del legno.
L'artista altoatesino si rivolge alla natura come generatrice di forme preculturali, forme senza tempo, che rielabora impiegando materiali che vanno dal legno alla resina, dalla foglia di piombo al plexiglas.
Le opere in esposizione si offrono come la struttura di un'intima ed intensa narrazione. L'uomo contemporaneo è il soggetto privilegiato delle sculture di Runggaldier: l'uomo del nostro tempo, noi, considerati nel rapporto con la condizione esistenziale, con lo spazio vivibile, ma ancora di più, con lo spazio di relazione, che detta al nostro corpo la dinamica e il gesto.
Il bisogno di contatti e legami sociali, in parte compromesso dalla società postindustriale, spinge l' artista ad esplorare un campo, quello dei rapporti umani. L'arte si pone, in questo caso, come pratica capace di generare relazioni tra le persone.
Ed è attraverso la scultura che non ha subito ll'influenza dell'era digitale, ed è rimasta al contrario un elemento che ci consente di mantenere un ritmo e una relazione naturale con il tempo - la scultura è infatti un processo lento -che Runggaldier prosege la sua ricerca, iniziata negli anni '70.
Nella mostra personale, alla galleria Antonella Cattani contemporary art, le figure scolpite a grandezza naturale, presentate in coppia, si alternano a piccole figure in gruppo, sospese invece su un ideale palcoscenico del quotidiano.
Runggaldier utilizza il corpo come linguaggio senza perdersi mai in sensazionalismo ma guadagnando invece in intensità. La nudità che accomuna e allo stesso tempo distingue i suoi personaggi, amplifica l'effetto ed il significato dei gesti.
Runggaldier ci propone dunque una riflessione sul rapporto dell'uomo d'oggi non solo con la società ma anche con l'ambiente e la natura, tematizzata
dall' artista in lavori come Radici (2015).
Sono questi, rilievi in legno, dalla superficie piana e levigata, interrotta da finestre che all' interno custodiscono elementi naturali, fortemente simbolici. Le radici, organi fondamentali per la vita delle piante, sembrano infatti crescere e prosperare sotto la "pelle" levigata del legno.
L'artista altoatesino si rivolge alla natura come generatrice di forme preculturali, forme senza tempo, che rielabora impiegando materiali che vanno dal legno alla resina, dalla foglia di piombo al plexiglas.
Http://accart.it
File allegati
Luoghi
http://www.accart.it 0471 981884 0471 981884
Orario: mar-sab 10-12 e 16-19