Helmut Schober. Traccia di luce
La Fondazione Mudima presenta dal 10 aprile al 9 maggio, negli spazi di Via Tadino 26 a Milano, la mostra personale dell’artista di origine austriaca, ma milanese di adozione, Helmut Schober – Traccia di luce. Compongono la mostra 14 tele di medio e grande formato, una serie di disegni, foto delle performance degli anni Settanta e alcune sculture.
Il titolo della mostra “Traccia di luce” sottolinea come dice Peter Anselm Riedl “ancora una volta l'ammirevole coerenza del percorso artistico di Helmut Schober. Dalle performance degli anni Settanta quando lavorava prevalentemente con tubi al neon e specchio, ovvero con strumenti che emettevano e riflettevano la luce, fino alle più recenti sperimentazioni pittoriche su tela, compiendo passi sempre nuovi che ci hanno mostrato quali possano essere le possibilità della pittura intesa come mezzo che cattura la luce”. La mostra è un´antologica che comprende alcuni fra i lavori più significativi della produzione dell'artista che vanno dal 1974 al 2013.
Si apre con le foto delle performance e le sculture datate 1974 e prosegue con un'opera di grandi dimensioni risalente al suo periodo figurativo, dal titolo Spazio di esplosione (309 x 574 cm), realizzata in occasione della sua partecipazione a DOCUMENTA VIII a Kassel (Germania) nel 1987. L'esposizione continua con una delle prime opere non figurative in bianco e nero del 1988 nella quale viene trattato il tema della luce, per giungere poi al 1990, anno che segna l'introduzione del colore sulla tela, passando dai monocromi rossi, gialli e blu fino alla policromia.
Conclude la mostra una serie di 6 disegni datati 1993 e 11 tele di medio e grande formato di recente produzione (2012/2013).
Da molti anni Schober esplora con risultati sempre nuovi le possibilità insite in queste sue tematiche e come scrive Manfred Schneckenburger “la sua pittura ha raggiunto una trasparenza dal respiro leggerissimo senza tradire la naturalezza fenomenale. La luce si diffonde con grande calma, possiede una pienezza e una mitezza che non abbaglia né ustiona anzi dispiega quel silente splendore descritto dai poeti della notte prima di iniziare a sognare”.
Durante l’inaugurazione sarà presentato un volume dedicato all’artista edito dalla Fondazione Mudima con gli interventi critici del Console Dr. Herbert Jäger, Direttore del Forum Austriaco di Cultura e del Prof. Fortunato D'Amico
Il titolo della mostra “Traccia di luce” sottolinea come dice Peter Anselm Riedl “ancora una volta l'ammirevole coerenza del percorso artistico di Helmut Schober. Dalle performance degli anni Settanta quando lavorava prevalentemente con tubi al neon e specchio, ovvero con strumenti che emettevano e riflettevano la luce, fino alle più recenti sperimentazioni pittoriche su tela, compiendo passi sempre nuovi che ci hanno mostrato quali possano essere le possibilità della pittura intesa come mezzo che cattura la luce”. La mostra è un´antologica che comprende alcuni fra i lavori più significativi della produzione dell'artista che vanno dal 1974 al 2013.
Si apre con le foto delle performance e le sculture datate 1974 e prosegue con un'opera di grandi dimensioni risalente al suo periodo figurativo, dal titolo Spazio di esplosione (309 x 574 cm), realizzata in occasione della sua partecipazione a DOCUMENTA VIII a Kassel (Germania) nel 1987. L'esposizione continua con una delle prime opere non figurative in bianco e nero del 1988 nella quale viene trattato il tema della luce, per giungere poi al 1990, anno che segna l'introduzione del colore sulla tela, passando dai monocromi rossi, gialli e blu fino alla policromia.
Conclude la mostra una serie di 6 disegni datati 1993 e 11 tele di medio e grande formato di recente produzione (2012/2013).
Da molti anni Schober esplora con risultati sempre nuovi le possibilità insite in queste sue tematiche e come scrive Manfred Schneckenburger “la sua pittura ha raggiunto una trasparenza dal respiro leggerissimo senza tradire la naturalezza fenomenale. La luce si diffonde con grande calma, possiede una pienezza e una mitezza che non abbaglia né ustiona anzi dispiega quel silente splendore descritto dai poeti della notte prima di iniziare a sognare”.
Durante l’inaugurazione sarà presentato un volume dedicato all’artista edito dalla Fondazione Mudima con gli interventi critici del Console Dr. Herbert Jäger, Direttore del Forum Austriaco di Cultura e del Prof. Fortunato D'Amico
Luoghi
www.mudima.net 02.29409633 02.29401455
orario: lunedì - venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.30 sabato su appuntamento