Helmut Newton & Man Ray “A feast for friends”
Giovedì 14 Marzo, 19 - 21
15 Marzo - 20 Aprile 2019
Martedì / Sabato, 12 - 19 o su appuntamento
Martedì / Sabato, 12 - 19 o su appuntamento
Siete invitati a una festa fantastica. Surreale. Fiabesca. Dove i maudit dei café parigini si mischiano ai bellissimi dello Studio 54. Dove pittori dada, femministe e chanteuses, culturiste e reporter sorseggiano coppe di champagne. Incrociando gli sguardi coi vostri. Tutt’intorno, surrealisti e feticisti, erotomani, guasconi, creature divine e geni del passato. Un milieu strabiliante, in bianco e nero, di una bellezza che stordisce. Immaginatevi in questa grande festa mobile le donne dai corpi scultorei, i maschi malandrinie mitologici, invitati e ritratti da due grandi della fotografia contemporanea: Man Ray e Helmut Newton. Per la prima volta, Loom Gallery Milano presenta in mostra, 20 fotografie, tra vintage print e museumprint, provenienti da collezioni private; in collaborazione con Galerie Eva Meyer Paris, e Association In- ternational Man Ray, Paris.
Tra gli scatti, alcuni dei nomi più strabilianti del secolo scorso: come le scapigliate amanti di Man Ray: Meret Oppenheim, artista e musa ispiratrice del surrealismo, dalla sessualità dirompente. O la bellis- sima Lee Miller, l’americana inquieta, reporter di guerra, giornalista e modella di Vogue America. Kiki de Montparnasse: bella, quasi selvaggia, ballerina di can can che ha posato col suo corpo sexy per tutti i grandi artisti parigini degli anni ‘20. Con loro la Marchesa Luisa Casati e un iconico Pablo Picasso, sguardo catalizzante in soggettiva e fervore caliente. E la ieratica Gabrielle Chanel, qui nel ritratto mito del ‘35 che la impone come l’unica signora della moda. Man Ray l’ha immortalata coi suoi codici eter-ni: i fili di perle, la sigaretta, il little black dress. E quell’espressione di alterigia che divenne la cifra diMademoiselle.
Più conturbante, ma non meno libertina, la guest list di Helmut Newton, presente col suo feticismo ma-gnetico in una serie di fotografie dal ‘75 al ’97. Sesso e nudità, erotismo e provocazione, ecco la biondaRoselyn, con la schiena nuda e la gamba cinta da un sandalo tacco 12, in uno degli scatti nati dai quattro giorni (e delle quattro notti) che la modella e il fotografo passarono in un castello Francese. E ancora, a voi la top model peruviana Suzy Dyson, il corpo imbrigliato in un busto ortopedico (a seguito di un in- cidente), con tanto di guêpiere. E poi i nudi, statuari, espliciti di alcune delle donne più belle del mondo. Inermi e potenti. Forti e uniche, come la prima campionessa mondiale di body building Lisa Lyon, nuda con stivali da cowboy e occhiali da sole. Come si dice, the less is more. Buon divertimento.
Tra gli scatti, alcuni dei nomi più strabilianti del secolo scorso: come le scapigliate amanti di Man Ray: Meret Oppenheim, artista e musa ispiratrice del surrealismo, dalla sessualità dirompente. O la bellis- sima Lee Miller, l’americana inquieta, reporter di guerra, giornalista e modella di Vogue America. Kiki de Montparnasse: bella, quasi selvaggia, ballerina di can can che ha posato col suo corpo sexy per tutti i grandi artisti parigini degli anni ‘20. Con loro la Marchesa Luisa Casati e un iconico Pablo Picasso, sguardo catalizzante in soggettiva e fervore caliente. E la ieratica Gabrielle Chanel, qui nel ritratto mito del ‘35 che la impone come l’unica signora della moda. Man Ray l’ha immortalata coi suoi codici eter-ni: i fili di perle, la sigaretta, il little black dress. E quell’espressione di alterigia che divenne la cifra diMademoiselle.
Più conturbante, ma non meno libertina, la guest list di Helmut Newton, presente col suo feticismo ma-gnetico in una serie di fotografie dal ‘75 al ’97. Sesso e nudità, erotismo e provocazione, ecco la biondaRoselyn, con la schiena nuda e la gamba cinta da un sandalo tacco 12, in uno degli scatti nati dai quattro giorni (e delle quattro notti) che la modella e il fotografo passarono in un castello Francese. E ancora, a voi la top model peruviana Suzy Dyson, il corpo imbrigliato in un busto ortopedico (a seguito di un in- cidente), con tanto di guêpiere. E poi i nudi, statuari, espliciti di alcune delle donne più belle del mondo. Inermi e potenti. Forti e uniche, come la prima campionessa mondiale di body building Lisa Lyon, nuda con stivali da cowboy e occhiali da sole. Come si dice, the less is more. Buon divertimento.
Benedetta Rossi
Https://www.loomgallery.com
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Luoghi
http://www.loomgallery.com 02 87064323
orario: mar-sab 12 - 19