Hans Op de Beeck. Small Things and Soothing Thoughts
Galleria Continua ha il piacere di presentare SMALL THINGS AND SOOTHING THOUGHTS, la personale di una tra le figure di primo piano della scena artistica internazionale, Hans Op de Beeck. L’opera dell’artista belga è multidisciplinare, spazia dalle installazioni, alle sculture, ai film, ai video, alle fotografie, ai dipinti, ai disegni, ai testi, al teatro e alla musica. Recentemente ha scritto e diretto la sua prima opera teatrale, Nach dem Fest, per il Schauspiel Frankfurt, per la quale ha creato anche gli arredi, i costumi e la musica.
Le notizie possono essere piuttosto scioccanti, come mostrano i recenti attacchi terroristici a Bruxelles, dove, tra l’altro, Hans Op de Beeck ha il suo studio. Tuttavia, l’artista crede che la creazione artistica e la sua condivisione con il pubblico possa essere, nel suo piccolo, di conforto e di sollievo. “Il piccolo gesto, il momento di silenzio e il pensiero rassicurante sono, specialmente adesso, di estrema importanza per compensare abomini eticamente incomprensibili”, dichiara l’artista.
Nella sua quinta mostra personale a Galleria Continua, l’artista guida l’osservatore attraverso una successione di luoghi tranquilli dove incontra alcune figure scultoree a grandezza naturale di color grigio monocromo. Hanno tutte gli occhi chiusi, come perse in un quieto momento d’introspezione, in silenzio, in attesa. Un giovane dall’aspetto fragile, con i piedi scalzi e i pantaloncini, tiene in mano una decina di more appena raccolte, con grande cautela, come fossero gioielli. Una bambina tira un pezzo di corda dentro una figura geometrica tra le sue mani. Una giovane donna giace languidamente su un fianco, con gli occhi chiusi, persa nei sui pensieri, la sigaretta accesa, un portacenere e un cellulare a portata di mano.
Tra queste figure silenziose e serene vi sono alcune tavole rotonde; tovaglie scolpite, apparentemente svolazzanti, con nature morte di piccoli ninnoli e gingilli; memento mori contemporaneo nel quale sculture di cellulari, bicchieri da bibite e scatole per pizza si uniscono ai più classici oggetti della vanitas come candelieri con candele spente, libri aperti o bicchieri vuoti, formando un singolare insieme.
Le figure umane a grandezza naturale di color grigio monocromo, le nature morte, gli animali, gli elementi naturali e i piccoli arredi scenici di questa mostra sembrano come pietrificati; congelati nel tempo come la vita a Pompei. E’ così che anche il più banale degli oggetti diventa qualcosa di speciale, un bambino o un adulto qualunque diventa il commovente simbolo dell’universalmente umano. Con questa mostra silenziosa, l’artista intende creare un momento di riposo, e certo, anche, di consolazione.
Le notizie possono essere piuttosto scioccanti, come mostrano i recenti attacchi terroristici a Bruxelles, dove, tra l’altro, Hans Op de Beeck ha il suo studio. Tuttavia, l’artista crede che la creazione artistica e la sua condivisione con il pubblico possa essere, nel suo piccolo, di conforto e di sollievo. “Il piccolo gesto, il momento di silenzio e il pensiero rassicurante sono, specialmente adesso, di estrema importanza per compensare abomini eticamente incomprensibili”, dichiara l’artista.
Nella sua quinta mostra personale a Galleria Continua, l’artista guida l’osservatore attraverso una successione di luoghi tranquilli dove incontra alcune figure scultoree a grandezza naturale di color grigio monocromo. Hanno tutte gli occhi chiusi, come perse in un quieto momento d’introspezione, in silenzio, in attesa. Un giovane dall’aspetto fragile, con i piedi scalzi e i pantaloncini, tiene in mano una decina di more appena raccolte, con grande cautela, come fossero gioielli. Una bambina tira un pezzo di corda dentro una figura geometrica tra le sue mani. Una giovane donna giace languidamente su un fianco, con gli occhi chiusi, persa nei sui pensieri, la sigaretta accesa, un portacenere e un cellulare a portata di mano.
Tra queste figure silenziose e serene vi sono alcune tavole rotonde; tovaglie scolpite, apparentemente svolazzanti, con nature morte di piccoli ninnoli e gingilli; memento mori contemporaneo nel quale sculture di cellulari, bicchieri da bibite e scatole per pizza si uniscono ai più classici oggetti della vanitas come candelieri con candele spente, libri aperti o bicchieri vuoti, formando un singolare insieme.
Le figure umane a grandezza naturale di color grigio monocromo, le nature morte, gli animali, gli elementi naturali e i piccoli arredi scenici di questa mostra sembrano come pietrificati; congelati nel tempo come la vita a Pompei. E’ così che anche il più banale degli oggetti diventa qualcosa di speciale, un bambino o un adulto qualunque diventa il commovente simbolo dell’universalmente umano. Con questa mostra silenziosa, l’artista intende creare un momento di riposo, e certo, anche, di consolazione.
Luoghi
www.galleriacontinua.com 0577 943134 0577 940484
Orario: lunedì al sabato 10-13 / 14-19 e su appuntamento.