H.H. Lim. Emotional Crisis
Zoo Zone Art Forum inaugura la nuova stagione espositiva con Emotional Crisis, una mostra personale di H.H. Lim, il quale proporrà una riflessione sui propri affetti più intimi in relazione alla complessità del sentimento dell’arte. Dal lavoro dell’artista emerge una costante osservazione della fragilità della mente, focalizzata tramite stati d’animo caotici e confusionali. Da qui parte un’indagine volta alla ricerca di energie occulte in grado di sopportare e affrontare le sfide cui siamo sottoposti in periodi di profonda crisi. Ed è proprio nei momenti più complessi che sorge spontaneamente la necessità di riappoggiarsi a quei punti di riferimento, come la madre, che accompagnano il nostro percorso esistenziale.
Ciò che viene ricercato all’interno delle dinamiche dell’arte da H.H. Lim è proprio una soluzione bilaterale tra le potenzialità della mente e le conseguenze emozionali che caratterizzano la quotidianità della vita, attraverso una logica della discussione e del confronto che pongono le basi per il sistema del pensiero dell’artista. I riferimenti specifici della mostra saranno rivolti tanto a un personale sentimento nei confronti della realtà più attuale quanto alla forza dell’affetto materno, rievocata da un’opera sulla quale è inciso, come fosse una lapide di pietra, un pensiero irrisolto dedicato a sua madre (“Yes, my mother and I talked about everything but we didn’t talk about how she wanted to live toward the end”). Attraverso la memoria personale, dunque, l’artista cerca di stimolare una riflessione sulla condizione socio-politica tramite immagini che coinvolgeranno la pavimentazione della galleria e che potranno essere letteralmente calpestate dagli spettatori.
Ciò che viene ricercato all’interno delle dinamiche dell’arte da H.H. Lim è proprio una soluzione bilaterale tra le potenzialità della mente e le conseguenze emozionali che caratterizzano la quotidianità della vita, attraverso una logica della discussione e del confronto che pongono le basi per il sistema del pensiero dell’artista. I riferimenti specifici della mostra saranno rivolti tanto a un personale sentimento nei confronti della realtà più attuale quanto alla forza dell’affetto materno, rievocata da un’opera sulla quale è inciso, come fosse una lapide di pietra, un pensiero irrisolto dedicato a sua madre (“Yes, my mother and I talked about everything but we didn’t talk about how she wanted to live toward the end”). Attraverso la memoria personale, dunque, l’artista cerca di stimolare una riflessione sulla condizione socio-politica tramite immagini che coinvolgeranno la pavimentazione della galleria e che potranno essere letteralmente calpestate dagli spettatori.