Guendalina Salini "Riparo"
A cura di: Silvia Litardi e Giulia Anita Bari
Venerdì 6 aprile alle ore 19 la Fondazione Pastificio Cerere è lieta di presentare RIPARO, personale dell’artista Guendalina Salini. La mostra, aperta al pubblico fino al 5 maggio 2018, sarà accompagnata dai testi di Silvia Litardi e Giulia Anita Bari e dalle storie raccolte da Marco Stefanelli.
L'artista intende indagare il concetto di riparo come spazio pre-architettonico, la forma più embrionale di protezione dell'uomo. In questo senso il tappeto - tema centrale dell'esposizione - è un perimetro sacro, uno spazio protetto contro la precarietà e l’ignoto.
In mostra un’installazione site-specific di tappeti realizzati con materiali diversi, con spezie colorate e profumate, dalle molteplici trame e disegni che rievocano diverse culture e tradizioni. Nel cortile del Pastificio Cerere sarà esposta un'installazione sonora, risultato del workshop di auto-narrazione promosso dall’associazione La Frangia e tenuto dall'artista in collaborazione con Marco Stefanelli e Giulia Anita Bari. Sono stati coinvolti gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Piaget - Diaz” di Roma e giovani donne e uomini di varia nazionalità grazie alla collaborazione con InMigrazione, Ali e Civico Zero. Partendo dal tema del tappeto e dai simboli in esso contenuti, i partecipanti hanno riflettuto sul concetto di “casa” nelle sue molteplici accezioni attraverso la creazione di manufatti in argilla e la produzione di narrazioni audio che, annodate insieme, comporranno un tappeto sonoro. Inoltre, sarà presentato il film cortometraggio “La città e il cielo” in cui viene raccontata la storia di un gruppo di uomini e donne di diversa età e origine geografica che si ritrovano tra le rovine di un borgo abbandonato, nell’Aspromonte in Calabria, e tentano di “fare casa”, riparare e ritessere un senso di comunità.
Durante il periodo di apertura della mostra - nelle giornate di sabato 14 aprile e sabato 5 maggio - saranno organizzati laboratori didattici rivolti ai bambini dai 4 agli 11 anni, in collaborazione con l'associazione culturale Informadarte.
L'artista intende indagare il concetto di riparo come spazio pre-architettonico, la forma più embrionale di protezione dell'uomo. In questo senso il tappeto - tema centrale dell'esposizione - è un perimetro sacro, uno spazio protetto contro la precarietà e l’ignoto.
In mostra un’installazione site-specific di tappeti realizzati con materiali diversi, con spezie colorate e profumate, dalle molteplici trame e disegni che rievocano diverse culture e tradizioni. Nel cortile del Pastificio Cerere sarà esposta un'installazione sonora, risultato del workshop di auto-narrazione promosso dall’associazione La Frangia e tenuto dall'artista in collaborazione con Marco Stefanelli e Giulia Anita Bari. Sono stati coinvolti gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Piaget - Diaz” di Roma e giovani donne e uomini di varia nazionalità grazie alla collaborazione con InMigrazione, Ali e Civico Zero. Partendo dal tema del tappeto e dai simboli in esso contenuti, i partecipanti hanno riflettuto sul concetto di “casa” nelle sue molteplici accezioni attraverso la creazione di manufatti in argilla e la produzione di narrazioni audio che, annodate insieme, comporranno un tappeto sonoro. Inoltre, sarà presentato il film cortometraggio “La città e il cielo” in cui viene raccontata la storia di un gruppo di uomini e donne di diversa età e origine geografica che si ritrovano tra le rovine di un borgo abbandonato, nell’Aspromonte in Calabria, e tentano di “fare casa”, riparare e ritessere un senso di comunità.
Durante il periodo di apertura della mostra - nelle giornate di sabato 14 aprile e sabato 5 maggio - saranno organizzati laboratori didattici rivolti ai bambini dai 4 agli 11 anni, in collaborazione con l'associazione culturale Informadarte.
Luoghi
www.pastificiocerere.it 06 45422960
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00