Giulio Saverio Rossi "Il giardino di notte"

A partire dalle proprietà fosforescenti di alcuni minerali che appartengono al gruppo delle “terre rare” - oggi al centro del dibattito mondiale in quanto risorsa economica determinante per lo sviluppo delle nuove tecnologie - Il giardino di notte sviluppa una riflessione sulla duplicità dello sguardo e sulla relazione, mediata dal tempo, fra fruitore e sede espositiva: durante le ore diurne l’opera si presenta come una veduta dello studio di un pittore, mentre di notte o col buio emerge sulla sua superficie l’immagine di una flora fantasmagorica.
La contrapposizione delle due immagini diventa un confronto tra due differenti regimi scopici: un passaggio da mondo analogico (la pittura) a dominio digitale (terre rare) che trova nel contesto di Casa Masaccio, luogo natale di Masaccio e del fratello Lo Scheggia, un confronto diretto con la storia della pittura del primo rinascimento e un luogo ideale da cui ripensare la pittura oggi.
Il riallestimento della collezione, concepito in relazione a Il giardino di notte, si struttura per accostamenti di opere eterogenee e rimandi visivi, aprendo ad una visione su tematiche quali il notturno (Becheri, Bueno, Ozzola), la percezione cromatica (Anselmo, Guerrieri), lo spazio espositivo (Maloberti), il giardino (Saquel), la luce (Meher), la tela e la carta (Boetti) e il paesaggio (Guccione, Siribon).
Luoghi
casamasaccio@comunesgv.it www.casamasaccio.it 055 91.26.283 055 9123367
Orari: feriali 15.00 - 19.00 \ festivi 10.00 - 12.00 | 15.00 - 19.00 Ingresso libero