Giulia Palombino. Fuliggine
A cura di: Antonello Tolve e Stefania Zuliani
La Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea, in collaborazione con la Provincia di Salerno e con il Comune di Salerno, soci fondatori della Fondazione, è lieta di annunciare il progetto FULIGGINE di Giulia Palombino, seconda mostra del ciclo Tempo Imperfetto a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani. L’esposizione, che verrà inaugurata negli spazi del Museo Archeologico Provinciale di Salerno (in via San Benedetto, 28) mercoledì 11 giugno alle ore 17.30, sarà visitabile dal 12 giugno all'11 luglio 2014 (tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.30, lunedì escluso).
Con un'espressione linguistica fitta di ingredienti fantastici che si accostano dolcemente alla collezione del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Giulia Palombino propone un percorso che si appropria artisticamente del lavoro di scavo per dar vita ad un fantomatico «ritrovamento di singolari reperti archeologici: tracce sottili di grafite in movimento, segni che delineano i contorni di persone e oggetti che scompaiono e ritornano».
Accanto ad un testo significativo che fa da viatico felice a questa sua narrazione dedicata appunto ad una sorta di archeologia dell'impossibile (Volterri) che invita lo spettatore in un mondo perturbante (inquieto, insolito, inaudito) e surreale, Palombino presenta due nuove video-animazioni – Fuliggine e Il custode dei contorni – in cui, grazie allo scorrere leggero e sensibile della matita, oggetti e presenze del museo dànno vita a una singolare coreografia, un poetico farsi e disfarsi di immagini e frammenti che restituisce il senso di una memoria in continua trasformazione. Residuo e materia, la fuliggine è per l'artista immagine a un tempo impalpabile e densa del processo che incessantemente consuma gli oggetti e ne muta il significato, riducendo ogni cosa a reperto, traccia, relitto via via più frammentato e irriconoscibile, elementare polvere che, come qui accade, può però ridiventare segno ed anche illeggibile scrittura, addensandosi in nuove geometrie, in altre sequenze che suggeriscono come proprio dalla cenere possano talvolta nascere inattesi racconti e persino creature meravigliose che, come l’Araba fenice, non temono la morte.
Un Senza titolo realizzato con grafite su carta da lucido e una serie di piccoli fotogrammi tratti dalla video-animazione Fuligine segnano, infine, un piacevole e a tratti intenzionalmente infantile tracciato comparativo che accarezza gli oggetti del museo per costruire una favola in cui la nostalgia del passato si fa inaspettata e fragile nostalgia del futuro.
In occasione dell'inaugurazione della mostra l'artista sarà coinvolto in una conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto realizzato per il Museo Archeologico Provinciale.
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
Il Presidente della Fondazione
prof. Angelo Trimarco
Con un'espressione linguistica fitta di ingredienti fantastici che si accostano dolcemente alla collezione del Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Giulia Palombino propone un percorso che si appropria artisticamente del lavoro di scavo per dar vita ad un fantomatico «ritrovamento di singolari reperti archeologici: tracce sottili di grafite in movimento, segni che delineano i contorni di persone e oggetti che scompaiono e ritornano».
Accanto ad un testo significativo che fa da viatico felice a questa sua narrazione dedicata appunto ad una sorta di archeologia dell'impossibile (Volterri) che invita lo spettatore in un mondo perturbante (inquieto, insolito, inaudito) e surreale, Palombino presenta due nuove video-animazioni – Fuliggine e Il custode dei contorni – in cui, grazie allo scorrere leggero e sensibile della matita, oggetti e presenze del museo dànno vita a una singolare coreografia, un poetico farsi e disfarsi di immagini e frammenti che restituisce il senso di una memoria in continua trasformazione. Residuo e materia, la fuliggine è per l'artista immagine a un tempo impalpabile e densa del processo che incessantemente consuma gli oggetti e ne muta il significato, riducendo ogni cosa a reperto, traccia, relitto via via più frammentato e irriconoscibile, elementare polvere che, come qui accade, può però ridiventare segno ed anche illeggibile scrittura, addensandosi in nuove geometrie, in altre sequenze che suggeriscono come proprio dalla cenere possano talvolta nascere inattesi racconti e persino creature meravigliose che, come l’Araba fenice, non temono la morte.
Un Senza titolo realizzato con grafite su carta da lucido e una serie di piccoli fotogrammi tratti dalla video-animazione Fuligine segnano, infine, un piacevole e a tratti intenzionalmente infantile tracciato comparativo che accarezza gli oggetti del museo per costruire una favola in cui la nostalgia del passato si fa inaspettata e fragile nostalgia del futuro.
In occasione dell'inaugurazione della mostra l'artista sarà coinvolto in una conversazione critica dedicata alla sua ricerca e alle ragioni che hanno guidato la realizzazione del progetto realizzato per il Museo Archeologico Provinciale.
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno e dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
Il Presidente della Fondazione
prof. Angelo Trimarco
Luoghi
www.fondazionefilibertomenna.it 089 254707 089 254707
orario:9.30-19.30