Giovanni Reffo "Notturni"
A cura di: Presentazione di: Francesca Tuscano, Mariano Apa
Con il titolo “Notturni” si inaugura il prossimo 23 aprile 2017 la personale di Giovanni Reffo al Museo Civico d’Arte di Olevano Romano, a cura di Francesca Tuscano.
Attivo tra Roma e la cittadina olevanese, dove vive e lavora, Giovanni Reffo compie la sua formazione principalmente da autodidatta, unendo la continuità della ricerca pittorica a ricorrenti incursioni in altri generi, che gli permettono di approfondire le tecniche del mosaico, della serigrafia, della vetrata artistica. Dopo gli esordi figurativi, si dedica all’astrazione che diviene il suo campo di ricerca fondamentale.
Con oltre 60 opere e disegni e più di 40 piccoli studi appartenenti all’ultimo periodo di attività, la mostra intende porre in evidenza, come scrive la curatrice Francesca Tuscano, “l’innata inclinazione [dell’artista] all’eclettismo linguistico e alla sperimentazione tecnica, che a serie dedicate allo sviluppo di un segno significante … alterna fasi di più intensa resa materica, in cui il colore si addensa in masse di forte impatto emotivo”.
Accanto alla recente produzione, la mostra accoglie una selezione di disegni e collage appartenenti alla fine degli anni settanta, in cui è possibile scorgere il progressivo emergere del segno sino al liberarsi di vere e proprie calligrafie di sapore orientale, vicinissime ad alcuni degli ultimi piccoli lavori.
Attivo tra Roma e la cittadina olevanese, dove vive e lavora, Giovanni Reffo compie la sua formazione principalmente da autodidatta, unendo la continuità della ricerca pittorica a ricorrenti incursioni in altri generi, che gli permettono di approfondire le tecniche del mosaico, della serigrafia, della vetrata artistica. Dopo gli esordi figurativi, si dedica all’astrazione che diviene il suo campo di ricerca fondamentale.
Con oltre 60 opere e disegni e più di 40 piccoli studi appartenenti all’ultimo periodo di attività, la mostra intende porre in evidenza, come scrive la curatrice Francesca Tuscano, “l’innata inclinazione [dell’artista] all’eclettismo linguistico e alla sperimentazione tecnica, che a serie dedicate allo sviluppo di un segno significante … alterna fasi di più intensa resa materica, in cui il colore si addensa in masse di forte impatto emotivo”.
Accanto alla recente produzione, la mostra accoglie una selezione di disegni e collage appartenenti alla fine degli anni settanta, in cui è possibile scorgere il progressivo emergere del segno sino al liberarsi di vere e proprie calligrafie di sapore orientale, vicinissime ad alcuni degli ultimi piccoli lavori.
Luoghi
www.amolevano.it 333-6090959