Giovanni Giaretta "Variations on a Nightshift"
La Galleria Tiziana Di Caro presenta Variations on a Nightshift, prima mostra personale nei suoi spazi di Giovanni Giaretta (Padova, 1983. Vive e lavora ad Amsterdam) che inaugura sabato 13 gennaio 2018, alle ore 19:00.
La pratica artistica di Giovanni Giaretta include il video, l'installazione, la fotografia e alcuni scritti. Ogni lavoro comprende una serie di livelli - sovrapposizioni di senso, riferimenti e suggestioni - che l'artista costruisce esplorando, talvolta in modo quasi ossessivo, i suoi soggetti. Le opere, che lui stesso definisce "collage", si vanno componendo attraverso ricerche e collegamenti inusuali tra immagini, testi e suoni.
Variations on a Nightshift presenta una serie di opere realizzate nel 2017. Nel titolo, l'appropriazione del termine musicale "variazione" è funzionale all'idea di riproporre un determinato tema modificato negli aspetti formali. Tutte le opere presenti in mostra risultano scaturire da un elemento comune: una articolata ricerca tra alterazioni percettive e memoria visiva.
Il progetto si apre con la video installazione La casa (ostinato crescendo) realizzata in Louisiana durante la residenza che Giaretta ha svolto presso Deltaworkers, con il supporto del Mondriaan Fonds olandese. Dal 2010 l'artista studia il rapporto tra film horror ed architettura. Il suo lavoro restituisce centralità a quest'ultima in quanto soggetto responsabile della creazione di tensioni psicologiche durante la visione filmica. Nel video, le immagini di svariate abitazioni sono costrette a mostrarsi come varianti dello stesso elemento e vengono contemporaneamente modificate da effetti ottici e movimenti di camera tipici del genere cinematografico. L'espediente tecnico, avallato da una puntuale colonna sonora, induce lo spettatore ad un cortocircuito perché chi guarda a sua volta si sente guardato.
Nella seconda sala sono esposte le opere della serie Everything into Something Else, fotografie in bianco e nero che ritraggono antichi specchi ossidati di svariate provenienze, che hanno perso completamente la loro qualità riflettente. Le foto, di cui è riprodotto il negativo, catturano quindi "immagini mancanti", fantasmi presenti esclusivamente nell'immaginazione di chi guarda. Le fotografie sono distribuite nello spazio come punti di fuga verso l'immaginario e di sospensione temporale.
Ultima opera in mostra è The Nightshift (Il turno di notte) frutto di un'esperienza lavorativa dell'artista come portiere di notte. Il tema rimanda al film di Liliana Cavani del 1974, pur allontanandosi totalmente dal gusto drammatico ed erotico di quest'ultimo. Il soggetto del video si chiarisce ascoltando la voce fuori campo che racconta come, lavorare dal tramonto all'alba, crei uno stato di sospensione tra il giorno e la notte. Questa sostituzione temporale produce una costante finzione. Sonno e veglia si mescolano in un torpore dove non c'è più chiara distinzione tra ciò che è reale e ciò che è fantasia. Il video è composto da una sequenza ipnotica di immagini che giocano ad ingannare lo sguardo, facendo sì che la realtà sia sopraffatta da elementi surreali, onirici ed inconsueti. "Reggere la notte" implica il protrarsi di uno stato di falsificazione in cui viene coinvolto anche lo spettatore.
Variations on a Nightshift è un progetto che inquadra a pieno il lavoro di Giovanni Giaretta e mette in risalto alcuni aspetti della realtà in modo da farla percepire in maniera inaspettata.
La pratica artistica di Giovanni Giaretta include il video, l'installazione, la fotografia e alcuni scritti. Ogni lavoro comprende una serie di livelli - sovrapposizioni di senso, riferimenti e suggestioni - che l'artista costruisce esplorando, talvolta in modo quasi ossessivo, i suoi soggetti. Le opere, che lui stesso definisce "collage", si vanno componendo attraverso ricerche e collegamenti inusuali tra immagini, testi e suoni.
Variations on a Nightshift presenta una serie di opere realizzate nel 2017. Nel titolo, l'appropriazione del termine musicale "variazione" è funzionale all'idea di riproporre un determinato tema modificato negli aspetti formali. Tutte le opere presenti in mostra risultano scaturire da un elemento comune: una articolata ricerca tra alterazioni percettive e memoria visiva.
Il progetto si apre con la video installazione La casa (ostinato crescendo) realizzata in Louisiana durante la residenza che Giaretta ha svolto presso Deltaworkers, con il supporto del Mondriaan Fonds olandese. Dal 2010 l'artista studia il rapporto tra film horror ed architettura. Il suo lavoro restituisce centralità a quest'ultima in quanto soggetto responsabile della creazione di tensioni psicologiche durante la visione filmica. Nel video, le immagini di svariate abitazioni sono costrette a mostrarsi come varianti dello stesso elemento e vengono contemporaneamente modificate da effetti ottici e movimenti di camera tipici del genere cinematografico. L'espediente tecnico, avallato da una puntuale colonna sonora, induce lo spettatore ad un cortocircuito perché chi guarda a sua volta si sente guardato.
Nella seconda sala sono esposte le opere della serie Everything into Something Else, fotografie in bianco e nero che ritraggono antichi specchi ossidati di svariate provenienze, che hanno perso completamente la loro qualità riflettente. Le foto, di cui è riprodotto il negativo, catturano quindi "immagini mancanti", fantasmi presenti esclusivamente nell'immaginazione di chi guarda. Le fotografie sono distribuite nello spazio come punti di fuga verso l'immaginario e di sospensione temporale.
Ultima opera in mostra è The Nightshift (Il turno di notte) frutto di un'esperienza lavorativa dell'artista come portiere di notte. Il tema rimanda al film di Liliana Cavani del 1974, pur allontanandosi totalmente dal gusto drammatico ed erotico di quest'ultimo. Il soggetto del video si chiarisce ascoltando la voce fuori campo che racconta come, lavorare dal tramonto all'alba, crei uno stato di sospensione tra il giorno e la notte. Questa sostituzione temporale produce una costante finzione. Sonno e veglia si mescolano in un torpore dove non c'è più chiara distinzione tra ciò che è reale e ciò che è fantasia. Il video è composto da una sequenza ipnotica di immagini che giocano ad ingannare lo sguardo, facendo sì che la realtà sia sopraffatta da elementi surreali, onirici ed inconsueti. "Reggere la notte" implica il protrarsi di uno stato di falsificazione in cui viene coinvolto anche lo spettatore.
Variations on a Nightshift è un progetto che inquadra a pieno il lavoro di Giovanni Giaretta e mette in risalto alcuni aspetti della realtà in modo da farla percepire in maniera inaspettata.
Luoghi
www.tizianadicaro.it 081 552 5526 089 9953142
orario:da lunedì a venerdì, dalle 15:00 alle 20:00 e sabato su appuntamento