Giovanni Anselmo. "Mentre la mano indica, la luce focalizza, ..."
A cura di: Marcella Beccaria, Carolyn Christov-Bakargiev
Giovanni Anselmo.
Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più…
La mostra al Castello di Rivoli e il programma di conferenze sono realizzati grazie al sostegno di UniCredit
Fra i primi artisti a esporre al Castello di Rivoli quando il Museo nacque nel 1984, Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Torino, 1934) presenta una grande mostra personale.
In occasione di questa mostra, l’artista ha scelto esplicitamente di operare un gesto radicale – lasciando gli spazi vasti della Manica Lunga a prima vista vuoti per sottolineare in un’epoca sovraccarica di immagini e prodotti, l’importanza dell’essenzialità sia nell’arte sia nella vita.
Riconosciuto oggi come uno dei più importanti artisti italiani a livello internazionale, Anselmo ha esordito nell’ambito dell’Arte povera nella seconda metà degli anni Sessanta, impegnandosi in una ricerca tesa a esaltare il dialogo costante fra visibile e invisibile. I suoi materiali visibili allo spettatore sono elementi naturali e prodotti di origine industriale, spesso apparentemente umili – proiettori di luce, aghi magnetici, pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di colore oltremare; tra quelli invisibili i campi magnetici, la forza gravitazionale, lo spazio in cui ci si trova e in cui ci si orienta. Per queste ragioni, l’opera di Anselmo è quanto mai attuale e di sempre maggiore interesse per le giovani generazioni cresciute nell’era di una apparente immateriale virtualità.
Realizzata in stretta collaborazione con l’artista, la mostra si sviluppa al terzo piano della Manica Lunga. A partire dall’opera Interferenza nella gravitazione universale (1969-2016), Anselmo ha ideato un inedito percorso che esalta il movimento architettonico dell’edificio e il suo orientamento rispetto al movimento apparente del sole lungo l’asse est-ovest. Nell’ambito di questo percorso, che costituisce nel suo insieme una vera e propria nuova installazione, sono allestite ulteriori opere dell’artista, tra cui importanti lavori storici quali Particolare (1972–2016), Il panorama con mano che lo indica (1982–2016) e Mentre la terra si orienta (1967–2016), Le stelle si avvicinano di una spanna in più… (2001-2016).
Il progetto prevede inoltre la pubblicazione di un catalogo scientifico nonché la riedizione del raro libro d’artista Leggere (1971-1972); il catalogo presenta esaustivi saggi di Carolyn Christov-Bakargiev, Anne Rorimer e la ripubblicazione dell’importante testo sull’artista di Jean-Christophe Ammann (1979). In dialogo con il preciso progetto ideato dall’artista per gli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli, il volume include testi di approfondimento di Marcella Beccaria, Maddalena Disch e Ilaria
Bernardi relativi alle singole opere in mostra. Il volume presenta inoltre per la prima volta un’accurata cronologia con immagini relative alla storia espositiva delle opere in mostra e un’ampia sezione cronologica e bibliografica.
In occasione della mostra personale nella Manica Lunga, al secondo piano del Castello Anselmo ha inoltre allestito altre sue opere appartenenti alla Collezione permanente: Neon nel cemento (1967-1969), appena restaurata nell’ambito del nuovo progetto di restauro e riallestimento della collezione del Museo; Senza titolo (1967), legno laccato e pietra di fiume; Senza titolo (1967), lastra in plexiglas leggermente arcuata mantenuta in questa posizione di tensione da un ferro uncinato e Respiro (1969), opera composta da due travi in ferro e una spugna marina che vive dell’energia liberata dall’incontro tra i due materiali.
Programma di conferenze
Interferenze, particolari e direzioni
Ciclo di conferenze sull’opera di Giovanni Anselmo
In occasione della mostra di Giovanni Anselmo Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più… il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza un ciclo di incontri, a cura di Marianna Vecellio, rivolti all’approfondimento dei temi affrontati dall’artista nel corso della sua lunga attività. Uno dei protagonisti dell’Arte Povera, movimento nato alla fine degli anni Sessanta, Anselmo ha sviluppato una ricerca incentrata sull’osservazione dei processi di trasformazione della materia e dell’energia, aprendo alla contemplazione del visibile e dell’invisibile. Interferenze, particolari e direzioni contraddistinguono la sua poetica e sono i principali punti di riferimento per le riflessioni di filosofi, scienziati, storici dell’arte, curatori e artisti che interverranno durante gli incontri.
Gli incontri si tengono ogni sabato, dal 16 maggio, alle ore 12.
Tra gli altri intervengono: Maddelena Disch (storica dell’arte), Ilaria Bernardi (storica dell’arte), Paolo Mussat Sartor (fotografo), Giovanni Anselmo (artista), Federico Vercellone (filosofo), Carolyn Christov-Bakargiev (direttore Castello di Rivoli), Grazia Toderi (artista), Marcella Beccaria (capo-curatore Castello di Rivoli), Carlo Rovelli (fisico), Tucci Russo (gallerista), Micol Assaël (artista), Marianna Vecellio (curatore Castello di Rivoli), Gianluca e Massimiliano De Serio (artisti) e il Piccolo Cinema.
Info: tel. 011.9565280, www.castellodirivoli.org
In concomitanza con la mostra al Castello di Rivoli, la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nell’ambito dell’esposizione Archivi 1: Giovanni Anselmo (6 aprile – 11 settembre 2016) a cura di Gregorio Mazzonis e Maria Teresa Roberto, presenta l’opera Direzione (1967).
Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più…
La mostra al Castello di Rivoli e il programma di conferenze sono realizzati grazie al sostegno di UniCredit
Fra i primi artisti a esporre al Castello di Rivoli quando il Museo nacque nel 1984, Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, Torino, 1934) presenta una grande mostra personale.
In occasione di questa mostra, l’artista ha scelto esplicitamente di operare un gesto radicale – lasciando gli spazi vasti della Manica Lunga a prima vista vuoti per sottolineare in un’epoca sovraccarica di immagini e prodotti, l’importanza dell’essenzialità sia nell’arte sia nella vita.
Riconosciuto oggi come uno dei più importanti artisti italiani a livello internazionale, Anselmo ha esordito nell’ambito dell’Arte povera nella seconda metà degli anni Sessanta, impegnandosi in una ricerca tesa a esaltare il dialogo costante fra visibile e invisibile. I suoi materiali visibili allo spettatore sono elementi naturali e prodotti di origine industriale, spesso apparentemente umili – proiettori di luce, aghi magnetici, pietre di granito, fotografie, terra e porzioni di colore oltremare; tra quelli invisibili i campi magnetici, la forza gravitazionale, lo spazio in cui ci si trova e in cui ci si orienta. Per queste ragioni, l’opera di Anselmo è quanto mai attuale e di sempre maggiore interesse per le giovani generazioni cresciute nell’era di una apparente immateriale virtualità.
Realizzata in stretta collaborazione con l’artista, la mostra si sviluppa al terzo piano della Manica Lunga. A partire dall’opera Interferenza nella gravitazione universale (1969-2016), Anselmo ha ideato un inedito percorso che esalta il movimento architettonico dell’edificio e il suo orientamento rispetto al movimento apparente del sole lungo l’asse est-ovest. Nell’ambito di questo percorso, che costituisce nel suo insieme una vera e propria nuova installazione, sono allestite ulteriori opere dell’artista, tra cui importanti lavori storici quali Particolare (1972–2016), Il panorama con mano che lo indica (1982–2016) e Mentre la terra si orienta (1967–2016), Le stelle si avvicinano di una spanna in più… (2001-2016).
Il progetto prevede inoltre la pubblicazione di un catalogo scientifico nonché la riedizione del raro libro d’artista Leggere (1971-1972); il catalogo presenta esaustivi saggi di Carolyn Christov-Bakargiev, Anne Rorimer e la ripubblicazione dell’importante testo sull’artista di Jean-Christophe Ammann (1979). In dialogo con il preciso progetto ideato dall’artista per gli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli, il volume include testi di approfondimento di Marcella Beccaria, Maddalena Disch e Ilaria
Bernardi relativi alle singole opere in mostra. Il volume presenta inoltre per la prima volta un’accurata cronologia con immagini relative alla storia espositiva delle opere in mostra e un’ampia sezione cronologica e bibliografica.
In occasione della mostra personale nella Manica Lunga, al secondo piano del Castello Anselmo ha inoltre allestito altre sue opere appartenenti alla Collezione permanente: Neon nel cemento (1967-1969), appena restaurata nell’ambito del nuovo progetto di restauro e riallestimento della collezione del Museo; Senza titolo (1967), legno laccato e pietra di fiume; Senza titolo (1967), lastra in plexiglas leggermente arcuata mantenuta in questa posizione di tensione da un ferro uncinato e Respiro (1969), opera composta da due travi in ferro e una spugna marina che vive dell’energia liberata dall’incontro tra i due materiali.
Programma di conferenze
Interferenze, particolari e direzioni
Ciclo di conferenze sull’opera di Giovanni Anselmo
In occasione della mostra di Giovanni Anselmo Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più… il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza un ciclo di incontri, a cura di Marianna Vecellio, rivolti all’approfondimento dei temi affrontati dall’artista nel corso della sua lunga attività. Uno dei protagonisti dell’Arte Povera, movimento nato alla fine degli anni Sessanta, Anselmo ha sviluppato una ricerca incentrata sull’osservazione dei processi di trasformazione della materia e dell’energia, aprendo alla contemplazione del visibile e dell’invisibile. Interferenze, particolari e direzioni contraddistinguono la sua poetica e sono i principali punti di riferimento per le riflessioni di filosofi, scienziati, storici dell’arte, curatori e artisti che interverranno durante gli incontri.
Gli incontri si tengono ogni sabato, dal 16 maggio, alle ore 12.
Tra gli altri intervengono: Maddelena Disch (storica dell’arte), Ilaria Bernardi (storica dell’arte), Paolo Mussat Sartor (fotografo), Giovanni Anselmo (artista), Federico Vercellone (filosofo), Carolyn Christov-Bakargiev (direttore Castello di Rivoli), Grazia Toderi (artista), Marcella Beccaria (capo-curatore Castello di Rivoli), Carlo Rovelli (fisico), Tucci Russo (gallerista), Micol Assaël (artista), Marianna Vecellio (curatore Castello di Rivoli), Gianluca e Massimiliano De Serio (artisti) e il Piccolo Cinema.
Info: tel. 011.9565280, www.castellodirivoli.org
In concomitanza con la mostra al Castello di Rivoli, la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nell’ambito dell’esposizione Archivi 1: Giovanni Anselmo (6 aprile – 11 settembre 2016) a cura di Gregorio Mazzonis e Maria Teresa Roberto, presenta l’opera Direzione (1967).
Luoghi
www.castellodirivoli.org 011 9565222 011 9565231
Orario: mar - ven 10-17, sab e dom 10-19, aperto lunedi di Pasqua, chiuso 1 maggio, la biglietteria chiude 30 minuti prima