GINA ROMA Opera grafica
A cura di: Enzo di Grazia
Gina Roma - una delle figure più importanti nella cultura visiva del '900 nel Nord - Est -è nata il 16 settembre 1914 a Tezze di Vazzola (TV). Gina Roma si è spenta nella sua casa-studio a Fratta di Oderzo, il 2 ottobre 2005 all'età di 91 anni. La sua tomba si trova nel cimitero di Camino di Oderzo.In vista del centenario della nascita, l’Associazione Culturale “La roggia” di Pordenone ha voluto renderle omaggio con alcune iniziative culturali sotto il titolo complessivo di:
GINA ROMA Opera grafica
L'evento prevede dal 20 aprile al 19 maggio 2013 a Pordenone, nel convento di San Francesco la mostra di una ottantina di opere, in prevalenza grafiche. L'inaugurazione avrà luogo sabato 20 aprile alle ore 18.30. L'orario di apertura è previsto: da martedì a sabato ore 16.00 - 19.00; domenica : 10,30 - 12,30, 16.00 - 19.00; lunedì chiuso; visite guidate su appuntamento.
Lunedì 29 aprile, alle ore 18.30, nella saletta incontri di San Francesco, avrà luogo la presentazione del volume “Interviste per Gina Roma” raccolte da Paola Voncini, presentate in un filmato all'interno della mostra e raccolte in una pubblicazione a stampa.
Lunedì 6 maggio, alle ore 18.30, nella saletta incontri di San Francesco si terrà la Conferenza “GINA ROMA L’impegno coniugato al femminile” in cui Enzo di Grazia illustrerà la figura dell'Artista
Gli eventi sono organizzati dall'Associazione culturale “la roggia” di Pordenone, godono del Patrocinio del Comune di Pordenone e della Provincia di Pordenone e di un Contributo della Cantina Principi di Porcia
N.B. Il materiale a stampa in produzione è visibile al sito http://www.laroggiapn.it alla voce "Gina Roma mostra dedicata"
Gina Roma è nata il 16 settembre 1914 a Tezze di Vazzola (TV). In gioventù, Gina Roma sperimentò diverse discipline: tra le altre cose, si dedicò all’attività sportiva con notevoli risultati. Ottenne persino la convocazione nella nazionale italiana di pallacanestro. Ma, come ebbe a dichiarare, sin dall’età della ragione il suo talento naturale fu quello della pittura. Si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Bruno Saetti per la pittura e l’affresco e di Giovanni Giuliani per l’incisione; ma importante è stata anche la frequentazione dei pittori Felice Carena e Virgilio Guidi, che presentò una delle sue prime mostre. Nel 1940 sposò Sergio Martin che avrebbe avuto un ruolo non marginale nella vita sociale di Oderzo. Visse e lavorò a Fratta di Oderzo, dove preferì rimanere insieme al figlio e al marito anche quando Peggy Guggenheim la invitò al suo museo di New York o quando rifiutò l'invito all‘Ecole di Parigi. Ad Oderzo Gina Roma fu direttrice della pinacoteca "Alberto Martini“. Negli anni Settanta, creò l’associazione culturale “4C” che operò a lungo con mostre da tutta Italia. In seguito diresse l’attività espositiva del circolo culturale Ca' Lozzio di Piavon di Oderzo che oggi è dedicato alla sua memoria. Nel 1987 fu nominata Cavaliere della Repubblica italiana per meriti artistici. Grande protagonista anche nel campo dell'arte sacra, oltre a dipinti occasionali di ispirazione religiosa, ha lasciato una traccia indelebile nella chiesa di Catena di Villorba, dove tra il 1990 e il 1992 realizzò in affresco due grandi opere ed una Via Crucis. Per questo anche, nel corso della sua lunga e densa carriera è stata ricevuta in udienza privata da ben quattro pontefici: Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II. Si afferma sulla scena internazionale fin dagli anni cinquanta, prima con la partecipazione a quattro edizioni della Biennale di Venezia e tenendo delle personali in prestigiose gallerie (1948, 1950, 1956 e 1964); e a tre della Quadriennale di Roma (1951, 1959, e 1965); a tutte le Biennali Italiane dell' Incisione, in numerose rassegne all'estero di pittura e grafica e alle Biennali di Lubiana. Nel 1961 espone alla VI Biennale internazionale di San Paolo in Brasile, prima donna ad esservi invitata. Gina Roma attraversa con la sua pittura vari periodi, che si possono ricondurre ai cambiamenti propri del Novecento, secolo pieno di contrasti e novità; è il segno evidente della somma degli impegni civili, sociali e culturali che hanno animato la lunga vita dell’artista, rendendola un pilastro portante della pittura veneta e italiana, nonché la narratrice di eventi storici e sociali che hanno cambiato il nostro Paese: e’ passata dalla pittura tonale e dalle ricerche sulla luce (1950 – ’52) al neorealismo (1953 – ’54). Le esperienze di quest’ultimo periodo la hanno portata alla composizione di paesaggi espressionistici dove il colore puro e’ l’elemento fondamentale della tela. Dal 1957 al 1964 la pittrice esalta il colore e tende a rompere le forme del disegno in un naturalismo definito astratto-espressionistico. Segue un profondo interesse per la forma umana e quindi sulla fine degli anni ’60 i vigorosi ”maximandri“. Negli ultimi anni Gina Roma e’ tornata a modelli più umanizzati, dove l’uomo vive in simbiosi con la natura nella più piena e calda solarità. Nel corso della sua lunga attività, Gina Roma ha realizzato personali in prestigiose gallerie private e pubbliche, in Italia e all’estero Gina Roma si è spenta nella sua casa-studio a Fratta di Oderzo, il 2 ottobre 2005 all'età di 91 anni. La sua tomba si trova nel cimitero di Camino di Oderzo.
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