Gina Marziale "Mondi sospesi e incantati"
A cura di: Luciano Carini
Alla galleria d'Arte Contemporanea “STUDIO C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 30 ottobre, alle ore 18, la mostra personale di Gina Marziale dal titolo “ Mondi sospesi e incantati”.Nata a Roma, dove anche oggi vive e lavora, Gina Marziale è ormai un'artista affermata e dal curriculum prestigioso fatto di mostre importanti tenute in tutta Italia e nelle principali capitali d'Europa. Intenso e molto interessante anche il suo curriculum critico che comprende i nomi più prestigiosi del panorama culturale italiano. Da segnalare, tra l'altro, una recentissima relazione del prof. Claudio Strinati dal titolo “Gina Marziale e la dimensione simbolica, cosmica e spirituale delle sue opere”. Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma, specializzandosi in “arte incisoria”, si è dedicata per oltre un ventennio all'insegnamento senza mai trascurare la pittura, sua grande, innata passione. Ma la grande esperienza maturata nel campo incisorio è stata di fondamentale importanza nella ricerca estetica della nostra artista, le ha fatto scoprire la meticolosità del particolare, a bilanciare nella giusta misura mondo grafico e mondo pittorico. Segno, gesto e colore sono così diventati gli elementi fondamentali della sua espressione, ciò che le hanno consentito di avviare la sua sentita e partecipata ricerca sui misteri del tempo e dello spazio, sui grandi segreti che sono alla base della vita e dell'esistenza. Pittura tutta d'emozione, questa, e tutta concentrata sull'ascolto delle intime pulsioni, dei sentimenti e delle sensazioni. Allora le sue opere, pur partendo quasi sempre da dati e annotazioni naturalistiche, finiscono per trasformarsi poi in vere e proprie visioni interiori e in palpitazioni emotive di forte intensità.
Nella sua espressione colpisce, innanzitutto, la forza libera e potente del colore, il controllo della forma e poi, soprattutto, la sua straordinaria capacità di saper unire, in un solo ed unico afflato, natura e cultura, cuore e ragione, riflessione e sentimento. Pittura che, nel suo evolvere, indaga le ragioni dell'essere e dell'esistere, ma capace altresì di ascoltare e indagare le voci intime e segrete della natura. E proprio la natura sembra essere la grande ispiratrice delle sue opere: rami, fossili, radici, microcosmi, sentieri e poi finestre aperte sugli spazi liberi dell'orizzonte, il mistero dei boschi e del loro silenzio rotto solo dal frusciare monotono delle foglie mosse dal vento. Ecco, tutto questo sembra essere la fonte principale della sua ispirazione e poi, ancora, la sua attitudine all'ascolto e la sua abilità nel saper cogliere i dettagli e i particolari per estrapolare da ogni cosa segni, tracce e memorie a cui conferire, poi, simboli e significati di una freschezza unica e imprevedibile. Così facendo il “ready-made”, l'oggetto riscoperto e ritrovato, per mezzo dell'arte e della creatività dell'artista, ritorna a nuova vita, acquista un nuovo linguaggio, si riveste di altri e diversificati significati. Dipinti che traggono spunto ed ispirazione dal mondo concreto e reale ma che, nel loro evolversi e nella loro realizzazione, finiscono per diventare luoghi mentali e fantastici, aperti all'immaginario e all'imprevedibile dove il tempo sembra essersi fermato per suggerire atmosfere delicate e sospese, oltre i limiti dei sensi e delle comuni percezioni. In essi si legge il richiamo alla vita, ai percorsi segreti dell'esistenza, ai misteri del destino. In certe opere, infatti, la linea e la costruzione geometrica sembrano di colpo interrompersi dando luogo ad una interessante ed imprevedibile metamorfosi segnica che si trasforma in pura riflessione cromatica dove tutto è luce e colore, vibrazione e profondità. In questi casi anche la materia utilizzata diventa morbida e pastosa e sugli sfondi si aprono improvvisi squarci di luce, fluttuanti e morbide pennellate, spontanee ed eleganti cascate cromatiche. Tutto, insomma, in questa bravissima artista, è luce e colore, e tutto si svolge e si risolve in una gradualità di toni e semitoni, di tinte calde e fredde, chiare e scure, che catturano l’osservatore per immergerlo in una dimensione che spesso diventa irreale, fantastica e sognante, capace di oltrepassare lo sguardo e spingersi oltre.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà l'11 novembre.
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura
Luoghi
0523716846 3488703060