Gianni Madella - L'immagine emblematica
A cura di: Claudio Cerritelli, Enzo Spadon
La Galleria Antonio Battaglia in collaborazione con Enzo Spadon ha il piacere di inaugurare la mostra personale di Gianni Madella (Mantova, 1931). Il titolo della mostra L’immagine emblematica è tratto dal testo in catalogo di Claudio Cerritelli, dove viene delineata tutta la poetica della pittura di Madella e il legame dell’artista con la storica Galleria Morone 6.
Sono passati quasi vent’anni da quando Enzo Spadon ri-presentava all’attenzione del pubblico alcuni artisti “non omologati” di cui si era occupato nel corso del tempo. Tra di essi la figura di Gianni Madella recitava un ruolo singolare e poco decifrabile nel contesto della sua generazione. [...] Del resto, Madella è sempre stato estraneo ai dibattiti dell’attualità, ironico e negativo nei confronti degli obblighi stilistici, distante dalle forme di consenso della pittura, interessato a interrogare l’identità dell’opera come immagine inafferrabile, struttura individuabile per segrete rivelazioni. La sua può considerarsi senza mezzi termini come ricerca dell’introvabile, interrogazione intorno ai modi in cui la materia prende forma, attraverso un processo che dal presente risale verso il passato. Si tratta, dunque, di una inversione di rotta capace di sottrarsi all’omologazione delle categorie teoriche, per affermare l’irriducibile autonomia del proprio sentire pittorico. Madella non opera all’interno della certezza dell’immagine, ma esplora lo stato formativo e generativo del suo interminabile apparire; è attirato dalla presenza di forme e colori come simulacri di pensieri anteriori ad ogni storia codificabile.
(Claudio Cerritelli, L’immagine emblematica. Sulla pittura di Gianni Madella, 2019)
In mostra una selezione di opere degli anni Settanta, i Troni, gli Schermi, le Maschere. Cupola neradel 1970 ha la forma di una cupola dai toni scuri con luci e segni di colori; si staglia su un fondo chiaro, dove astrazione e figurazione convivono nella medesima superficie pittorica in un’immagine di mistero, aspetto questo peculiare dell’artista che parte da suggestioni dell’arte antica fino al contemporaneo per tracciare segni, forme, colori di materia pura e vibrante. Tutti questi elementi compongono mondi nuovi, surreali, astratti, indecifrabili e senza tempo che lo spettatore si trova ad abitare.
Questa mostra è l’occasione per far riscoprire il lavoro di Gianni Madella, artista silenzioso, dopo una
lunga pausa espositiva voluta sia da lui che da contrasti artistici ideologici che sono costati all’artista
un percorso in isolamento al di là di possibili etichette da parte di critica e mercato.
La mostra sarà anche presentata a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (Treviso) dal 9 novembre all’ 8 dicembre, a cura dell’ Associazione Culturale Oltrearte.
Questa mostra è l’occasione per far riscoprire il lavoro di Gianni Madella, artista silenzioso, dopo una
lunga pausa espositiva voluta sia da lui che da contrasti artistici ideologici che sono costati all’artista
un percorso in isolamento al di là di possibili etichette da parte di critica e mercato.
La mostra sarà anche presentata a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (Treviso) dal 9 novembre all’ 8 dicembre, a cura dell’ Associazione Culturale Oltrearte.
Http://www.galleriaantoniobattaglia.com
Luoghi
www.galleriaantoniobattaglia.com +39 02 36514048
Gallery hours: - Monday 3.30 - 7.30 pm - Tuesday/Saturday 11 am–1.30 pm/3.30–7.30 pm Underground: - Cairoli (Rossa M1 )- Lanza (Verde M2 )- Montenapoleone (Gialla M3)