Gian Luca Perrone. deadpan photography
A cura di: Camilla Boemio
“(...) Luoghi nei quali l’effimero dialogava con le maglie più svariate della società (dall’operaio, all’imprenditore, al medio borghese), senza ghettizzazioni sociali, anzi portando intere regioni e provincie (dall’Emilia Romagna, al nord delle Marche, alla Toscana, la Liguria e al Veneto) a socializzare; fino a rendere questi luoghi luccicanti sacrari di un’estetica e di una crescita sociale nella quale il rito del folklore scandiva la rottura del ritmo lavorativo settimanale e apriva nuove modalità nelle quali usi e consumi decretavano la loro entrata nelle case degli Italiani. La ri-scoperta dell’architettura di interni delle Balere appartiene a un’analisi attenta del fotografo Perrone, le cui radici riprendono in modo analitico il filone del deadpan photography presentandoci una serie dai tratti documentaristici. Contraddistinta da una neutralità apparente, dall’assenza dell’uomo e da una totalità della visione di proporzioni epiche. Il risultato del suo approccio sistematico ci rivela un mondo fatto di spazi, indipendentemente dalla natura delle attività ludiche, trasmettendoci i valori che ogni balera attribuisce a se stessa nella delimitazione dello spazio. Queste includono le sale da ballo, suggerendoci un immaginario fatto da un preciso pensiero e da una progressiva presentazione e narrazione dello svago (come siano ripartiti i tavoli, i divani, dove viene collocata l’orchestra, le luci, la pista da ballo). C’è un senso nelle sue immagini che ci permette di vedere in modo chiaro ed esteso la scena dall’interno, scegliendo una prospettiva che non modifica le stranezze e le contraddizioni dello spazio. A volte questo avviene semplicemente attraverso un punto di vista, che guarda solo a volte sulla vista centrale, così vediamo lo spazio sottilmente fuori forma rispetto alle simmetrie architettoniche. Perrone enfatizza il senso del colore, regalandoci una serie di gradazioni accese degli interni. C’è una magia mozzafiato in ciò che ci suggerisce la fotografia, quel qualcosa che è impossibile da vedere; sia da vicino o nel movimento in tempo reale della società, o della città frenetica e nei cambiamenti dell’architettura di interni, il suo segreto è celato nella sua osservazione maestosa. (...)”
(estratto dal testo "We have never been modern as now" Camilla Boemio dal Balere book).
(estratto dal testo "We have never been modern as now" Camilla Boemio dal Balere book).
Luoghi
www.galleriagallerati.it 06.44258243 347.7900049
Orario: dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento Mezzi pubblici: bus: 61, 62, 93, 310; metro: linea B, fermata Bologna (da P.zza Bologna: 400 m lungo Via Livorno o Via M.di Lando)