GEOMETRIE MADI. Tre artisti per la Puglia
A cura di: Testo di Mirella Casamassima
Franco Cortese Reale F. Frangi Piergiorgio Zangara
(…)Movimento Madi senza frontiere, La geometrizzazione dell’eccentrico, Il gioco della libertà e dell’utopia, La vitale complementarità dell’arte Madi, tanti i titoli dei saggi che hanno accompagnato il movimento in una delle ultime esposizioni internazionali - a Napoli, per esempio, nel 2010, diciassette paesi del mondo, più di sessanta artisti - sottolineando le costanti del suo linguaggio che, ancora oggi, dal 1946, continua il suo viaggio.(…)
Franco Cortese (…) Ogni forma ha il suo colore, colore sempre monocromatico, opaco, materico, privo di sfumature, scevro da ogni intervento emozionale ed emozionato.
Grande importanza ha poi la luce, le ombre create dalle sagome o dalle pieghe del materiale che intervengono creando spessori, vuoti, movimento, vibrazione, espansione nello spazio.
Spesso il ferro si piega come un tessuto, Onde e pieghe, e qui, interessante, mi sembra, il riferimento all’Origami giapponese. La carta che si piega e si ripiega , senza tagli, creando figure e forme svariate e complesse. (…)
Reale F. Frangi (…) Grande movimento delle forme, come se scorressero l’una sull’altra, in espansione verso molteplici direzioni spaziali, bordi frastagliati, molteplicità degli spigoli, negazione della cornice.
Nella geometria un uso ludico e variegato del colore in tutta la sua gamma di complementarità, ma steso sempre con attento e rigoroso studio, intrinseco e consustanziale alla forma di cui ne determina l’impatto. Mai concessioni all’emozione visiva, alle sfumature, alla gestualità, ma disegno preparatorio, progetto, per la futura cromoplastica.(…)
(…) Piergiorgio Zangara gioca sulla trasparenza virtuale, sovrapponendo cubi e semicerchi in plexiglas colorato...
L’apertura delle figure con tagli diagonali e con linee curve gli dà modo di trovare nuove dimensioni nel triangolo, nel rombo e nel cerchio. Con il bisogno di liberare le immagini nello spazio, le figure geometriche tridimensionali trovano una ulteriore possibilità di spingersi in alto e in basso, in linea retta e in diagonale, di coniugarsi in avanti e indietro su piani paralleli e inclinati: un’opera dunque che si appropria dello spazio e ne diviene parte integrante...(…)
(…)Movimento Madi senza frontiere, La geometrizzazione dell’eccentrico, Il gioco della libertà e dell’utopia, La vitale complementarità dell’arte Madi, tanti i titoli dei saggi che hanno accompagnato il movimento in una delle ultime esposizioni internazionali - a Napoli, per esempio, nel 2010, diciassette paesi del mondo, più di sessanta artisti - sottolineando le costanti del suo linguaggio che, ancora oggi, dal 1946, continua il suo viaggio.(…)
Franco Cortese (…) Ogni forma ha il suo colore, colore sempre monocromatico, opaco, materico, privo di sfumature, scevro da ogni intervento emozionale ed emozionato.
Grande importanza ha poi la luce, le ombre create dalle sagome o dalle pieghe del materiale che intervengono creando spessori, vuoti, movimento, vibrazione, espansione nello spazio.
Spesso il ferro si piega come un tessuto, Onde e pieghe, e qui, interessante, mi sembra, il riferimento all’Origami giapponese. La carta che si piega e si ripiega , senza tagli, creando figure e forme svariate e complesse. (…)
Reale F. Frangi (…) Grande movimento delle forme, come se scorressero l’una sull’altra, in espansione verso molteplici direzioni spaziali, bordi frastagliati, molteplicità degli spigoli, negazione della cornice.
Nella geometria un uso ludico e variegato del colore in tutta la sua gamma di complementarità, ma steso sempre con attento e rigoroso studio, intrinseco e consustanziale alla forma di cui ne determina l’impatto. Mai concessioni all’emozione visiva, alle sfumature, alla gestualità, ma disegno preparatorio, progetto, per la futura cromoplastica.(…)
(…) Piergiorgio Zangara gioca sulla trasparenza virtuale, sovrapponendo cubi e semicerchi in plexiglas colorato...
L’apertura delle figure con tagli diagonali e con linee curve gli dà modo di trovare nuove dimensioni nel triangolo, nel rombo e nel cerchio. Con il bisogno di liberare le immagini nello spazio, le figure geometriche tridimensionali trovano una ulteriore possibilità di spingersi in alto e in basso, in linea retta e in diagonale, di coniugarsi in avanti e indietro su piani paralleli e inclinati: un’opera dunque che si appropria dello spazio e ne diviene parte integrante...(…)
Mirella Casamassima, gennaio 2014
Luoghi
www.pinacotecadenapoli.com 080 3542836
orario:dal martedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00 venerdì e sabato dalle ore 16,00 alle ore 19,00