Gabriele Giugni e Vittorio Campana. Dimensioni di luce
BorghiniArteContemporanea è lieta di presentare la doppia personale Dimensioni di Luce di Gabriele Giugni e Vittorio Campana. Il linguaggio scelto è la fotografia, nella quale i due artisti usano la luce per trasmettere il loro messaggio.
In Gabriele Giugni la luce è come quella del palcoscenico dove l’uomo comune è l’attore che entra ed esce di scena o appare sotto i riflettori interpretando il suo ruolo nella società. Il punto di partenza è la strada, l’ambiente urbano, le atmosfere incerte della città
L’elemento luminoso è generatore di trasparenze e chiaroscuri, è creatore di emozioni e percorsi intimi che conducono l’osservatore verso il confine, il limes estremo tra due dimensioni. Un viaggio esclusivamente personale, nel quale ciascuno è invitato a riflettere su cosa si possa ( ri )scoprire dall’altro lato.
Vittorio Campana nelle sue immagini mostra come la luce sia anche ombra e viceversa, come l’una sia inscindibile dall’altra. Colui che osserva non può far a meno di entrare intimamente in contatto con l’immagine e, grazie a luci e ombre, viene risucchiato, attirato all’interno di una dimensione altra e diversa. Si innesca, così, un processo mentale nel quale il soggetto dell’opera si sovrappone all’immagine rielaborata dalla mente dello spettatore: non ha più importanza ricondurre alla realtà ciò che si vede, ma lo scopo ultimo diviene la percezione, anche estetica, di una nuova dimensione.
Gabriele Giugni (1980) vive e lavora fra Roma e New York.
Vittorio Campana (1990) vive e lavora a Roma.
In Gabriele Giugni la luce è come quella del palcoscenico dove l’uomo comune è l’attore che entra ed esce di scena o appare sotto i riflettori interpretando il suo ruolo nella società. Il punto di partenza è la strada, l’ambiente urbano, le atmosfere incerte della città
L’elemento luminoso è generatore di trasparenze e chiaroscuri, è creatore di emozioni e percorsi intimi che conducono l’osservatore verso il confine, il limes estremo tra due dimensioni. Un viaggio esclusivamente personale, nel quale ciascuno è invitato a riflettere su cosa si possa ( ri )scoprire dall’altro lato.
Vittorio Campana nelle sue immagini mostra come la luce sia anche ombra e viceversa, come l’una sia inscindibile dall’altra. Colui che osserva non può far a meno di entrare intimamente in contatto con l’immagine e, grazie a luci e ombre, viene risucchiato, attirato all’interno di una dimensione altra e diversa. Si innesca, così, un processo mentale nel quale il soggetto dell’opera si sovrappone all’immagine rielaborata dalla mente dello spettatore: non ha più importanza ricondurre alla realtà ciò che si vede, ma lo scopo ultimo diviene la percezione, anche estetica, di una nuova dimensione.
Gabriele Giugni (1980) vive e lavora fra Roma e New York.
Vittorio Campana (1990) vive e lavora a Roma.
Luoghi
3395784979
orario:lunedì-sabato: 10,00 - 13 | 16,00 - 19,00