Franco Losvizzero “11 - La Porta Alchemica”
La galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di presentare la mostra di Franco Losvizzero: “11 - La Porta Alchemica”. Dopo le mostre negli Stati Uniti, le biennali di Venezia, le performance a Berlino, i video e i film, l'artista italiano Franco Losvizzero torna a Roma con questa mostra sull’alchimia, sulla Porta Magica che si trova a Roma, la porta che come narra la leggenda fa apparire e scomparire le persone.
“La porta è un passaggio da un luogo all’altro, da una dimensione all’altra. I miei personaggi sono ‘conduttori’, ci guidano oltre “lo specchio di Alice”; il Coniglio Bianco nel buco del terreno... nel ‘Mondo delle Meraviglie’ dell’inconscio; nella performance di Caronte era un viaggio/passaggio negli inferi, nell’aldilà. La “Memoria del Corpo” è il luogo dove rimangono sintetizzati riti e simboli, odori e immagini dalla notte dei tempi. Qualcuno lo chiama inconscio, qualcuno anima, è lì che cerco, è lì che trovo- (F.L).”
11 le opere che verranno presentate, tra queste c’è The Magic Rabbit una novità assoluta, grazie ad Oniride società leader nelle nuove tecnologie digitali che l’ha prodotta. Per implementare la visione artistica di Franco Losvizzero, Oniride ha appositamente sviluppato una soluzione tecnologica di realtà aumentata che rafforza l'immedesimazione, traduce e potenzia la performing-art permettendo allo spettatore di utilizzare un’altra dimensione per indagare la profondità dell’inconscio.
Il coniglio bianco è un tramite nel paese delle meraviglie, o dell’inconscio profondo. L’altrove da cui arriva è il mondo dei sogni, forse la luna a cui poeti e artisti di ogni epoca si sono ispirati. Una donna nuda dipinta di bianco con una maschera da coniglio, già presente in tante performance, musei, teatri e biennali, è per l’autore simbolo di purezza e di bellezza. “La magia” sarà di farla apparire ovunque si voglia. A farlo non sarà più solo l’autore ma anche chi vorrà partecipare alla “visione” alchemica dell’artista, ossia il collezionista del nuovo millennio. Un opera inesistente ma reale come la visione attraverso “la porta alchemica”. Non possiamo svelare di più di una mostra che come le formule magiche iscritte sulla porta originale, reca con se segreti, mistero e magia.
Mito, esoterismo, alchimia, simboli, numerologia (l’11 è il numero della trasformazione), l’oro, il bianco, l’assenza/presenza, sono gli elementi di questa mostra che dopo un excursus di performance-apparizioni arriva alla Galleria di Pio Monti (nato anche lui l’11) per “materializzarsi” nella sua interezza con opere e istallazioni inedite.
Il passaggio “oltre” la Porta Alchemica sarà consentito a tutti!
Trailer della mostra sul sito della rivista Rolling Stone: http://www.rollingstone.it/cultura/arte-fotografia/il-making-of-di-silence-il-bianconiglio-secondo-franco-losvizzero/2016-11-06/
“La porta è un passaggio da un luogo all’altro, da una dimensione all’altra. I miei personaggi sono ‘conduttori’, ci guidano oltre “lo specchio di Alice”; il Coniglio Bianco nel buco del terreno... nel ‘Mondo delle Meraviglie’ dell’inconscio; nella performance di Caronte era un viaggio/passaggio negli inferi, nell’aldilà. La “Memoria del Corpo” è il luogo dove rimangono sintetizzati riti e simboli, odori e immagini dalla notte dei tempi. Qualcuno lo chiama inconscio, qualcuno anima, è lì che cerco, è lì che trovo- (F.L).”
11 le opere che verranno presentate, tra queste c’è The Magic Rabbit una novità assoluta, grazie ad Oniride società leader nelle nuove tecnologie digitali che l’ha prodotta. Per implementare la visione artistica di Franco Losvizzero, Oniride ha appositamente sviluppato una soluzione tecnologica di realtà aumentata che rafforza l'immedesimazione, traduce e potenzia la performing-art permettendo allo spettatore di utilizzare un’altra dimensione per indagare la profondità dell’inconscio.
Il coniglio bianco è un tramite nel paese delle meraviglie, o dell’inconscio profondo. L’altrove da cui arriva è il mondo dei sogni, forse la luna a cui poeti e artisti di ogni epoca si sono ispirati. Una donna nuda dipinta di bianco con una maschera da coniglio, già presente in tante performance, musei, teatri e biennali, è per l’autore simbolo di purezza e di bellezza. “La magia” sarà di farla apparire ovunque si voglia. A farlo non sarà più solo l’autore ma anche chi vorrà partecipare alla “visione” alchemica dell’artista, ossia il collezionista del nuovo millennio. Un opera inesistente ma reale come la visione attraverso “la porta alchemica”. Non possiamo svelare di più di una mostra che come le formule magiche iscritte sulla porta originale, reca con se segreti, mistero e magia.
Mito, esoterismo, alchimia, simboli, numerologia (l’11 è il numero della trasformazione), l’oro, il bianco, l’assenza/presenza, sono gli elementi di questa mostra che dopo un excursus di performance-apparizioni arriva alla Galleria di Pio Monti (nato anche lui l’11) per “materializzarsi” nella sua interezza con opere e istallazioni inedite.
Il passaggio “oltre” la Porta Alchemica sarà consentito a tutti!
Trailer della mostra sul sito della rivista Rolling Stone: http://www.rollingstone.it/cultura/arte-fotografia/il-making-of-di-silence-il-bianconiglio-secondo-franco-losvizzero/2016-11-06/