Franco Bruzzone. Senza Titolo
Lo spazio è materia, la materia è energia, l’energia è luce.
La scrittura pittorica di Bruzzone, geometrica e simbolico-numerologica, musicale e lirico-poetica, è attraversata da un costante e sempre vivo spirito di ricerca che ha il suo punto di forza nella inesausta capacità di variazione segnico-cromatica. Le sue ultime opere, limpide ed intense, sembrano tendere ancora di più ad una policromia di fondo che è però variegata in sfaccettature di toni e di luce che rendono le sue tele autentiche partiture dai suoni leggeri e caleidoscopicamente colorati.
“…Le singolari caselle geometriche (appunto segni/tonali) poste da questo pittore nello spazio virtuale della superficie del quadro, e i triangoli, da lui timbricamente campiti all’interno di ciascuna di esse, sono forme inedite la cui mobile variabilità resta impressa nello sguardo offrendogli una straordinaria ricchezza di motivi percettivi che persistono, oltre le contingenze tecnico/esecutive, sono a muovere un discorso simbolico nella complessità delle funzioni comunicative. Proprio nei valori strutturali e compositivi dei Cartigli, di Bruzzone è, perciò, il concetto stesso di opera pittorica il cui “disegno” o “stile” si impongono come idea o principio articolati del sentimento e della ragione laddove il sensibile – nascosto negli scarti di senso pittorico intensità lirica della ragione. Una distillazione attenta, dunque, di preziosi e sottili segni, di trasparenze cromatiche, di corrispondenze simboliche, analogiche della esperienza effettiva dell’artisticità di un pittore…”
Germano Beringhelli, marzo 2006
La scrittura pittorica di Bruzzone, geometrica e simbolico-numerologica, musicale e lirico-poetica, è attraversata da un costante e sempre vivo spirito di ricerca che ha il suo punto di forza nella inesausta capacità di variazione segnico-cromatica. Le sue ultime opere, limpide ed intense, sembrano tendere ancora di più ad una policromia di fondo che è però variegata in sfaccettature di toni e di luce che rendono le sue tele autentiche partiture dai suoni leggeri e caleidoscopicamente colorati.
“…Le singolari caselle geometriche (appunto segni/tonali) poste da questo pittore nello spazio virtuale della superficie del quadro, e i triangoli, da lui timbricamente campiti all’interno di ciascuna di esse, sono forme inedite la cui mobile variabilità resta impressa nello sguardo offrendogli una straordinaria ricchezza di motivi percettivi che persistono, oltre le contingenze tecnico/esecutive, sono a muovere un discorso simbolico nella complessità delle funzioni comunicative. Proprio nei valori strutturali e compositivi dei Cartigli, di Bruzzone è, perciò, il concetto stesso di opera pittorica il cui “disegno” o “stile” si impongono come idea o principio articolati del sentimento e della ragione laddove il sensibile – nascosto negli scarti di senso pittorico intensità lirica della ragione. Una distillazione attenta, dunque, di preziosi e sottili segni, di trasparenze cromatiche, di corrispondenze simboliche, analogiche della esperienza effettiva dell’artisticità di un pittore…”
Germano Beringhelli, marzo 2006