Florian Neufeldt "Stray Currents"
The Gallery Apart è orgogliosa di presentare STRAY CURRENTS, la terza personale in galleria di Florian Neufeldt, artista tedesco di stanza a Berlino. Neufeldt prosegue la sua ricerca intorno ai rapporti tra architetture, oggetti e materia, un percorso che si fonda sulla concezione dello spazio soprattutto in termini di spazio mentale. Le opere di Neufeldt, infatti, sono la risultante di un processo di decostruzione e ricostruzione che avviene anzitutto a livello di pensiero, a partire dalle suggestioni fornite all’artista dalle potenzialità che egli intravede nell’immaginare le trasformazioni a cui sottopone gli oggetti utilizzati come basi di partenza per le sculture.
Gli oggetti di scarto che compongono l’immaginario di riferimento dell’artista non sono raccolti, selezionati e utilizzati come oggetti trovati, bensì come materia suscettibile di trasformazione. A Neufeldt interessa l’identità dell’oggetto prescelto e quella della forma nuova che egli dona all’oggetto stesso, identità che sono unite da una linea differenziale che salva il ricordo dell’oggetto di partenza e nel contempo crea una nuova forma dotata di una forte valenza di astrazione. Sono due metà di una unità che trova completamento nella percezione prima visuale e poi mentale. Il che crea un circolo virtuoso: l’opera nasce nella mente dell’artista, transita per la trasformazione della materia, viene catturata dallo sguardo dello spettatore per concludere il suo viaggio nella mente di quest’ultimo.
STRAY CURRENTS concerne appunto il modo in cui vengono percepiti gli oggetti d’uso comune, con particolare riferimento alla relazione che essi intrecciano con l’energia, sotto forma di energia elettrica, nel momento in cui vengono trattati e modificati in modo da divenire dispositivi conduttori attraverso cui far correre un flusso di elettricità che in parte si disperde nell’ambiente esterno. Le opere esposte sono direttamente collegate all’impianto elettrico della galleria, cosicché l’attivazione o la disattivazione della corrente elettrica influisce direttamente sulla loro essenza di oggetti inerti ovvero conduttori. L’opera viene dunque attivata in questa funzione di conduzione di energia, in senso simbolico ma anche in senso materiale.
Alle sculture Neufeldt affianca una serie fotografica in bianco e nero che trae origine sempre dalla trasformazione di oggetti (sedie) e dal loro utilizzo come conduttori di energia. L’artista parte anche in questo caso da sculture attraverso le quali viene fatta transitare l’energia elettrica che alimenta il proiettore che rimanda l’immagine sul muro. Dopo averle fotografate, le sculture, esse vengono riportate alla loro forma e funzione originaria di sedie, seppure rinnovate con il ricorso a sedute e schienali realizzati con materiale isolante. Ne derivano opere ibride, giacché ogni fotografia contribuisce a comporre con la sedia di riferimento un’unica opera che coinvolge e racchiude in sé scultura, fotografia e video. Un incedere che sottolinea quanto importante sia per l’artista l’aspetto processuale della formazione dell’opera al fine di evidenziarne l’elemento che ne caratterizza la genesi: il pensiero.
Gli oggetti di scarto che compongono l’immaginario di riferimento dell’artista non sono raccolti, selezionati e utilizzati come oggetti trovati, bensì come materia suscettibile di trasformazione. A Neufeldt interessa l’identità dell’oggetto prescelto e quella della forma nuova che egli dona all’oggetto stesso, identità che sono unite da una linea differenziale che salva il ricordo dell’oggetto di partenza e nel contempo crea una nuova forma dotata di una forte valenza di astrazione. Sono due metà di una unità che trova completamento nella percezione prima visuale e poi mentale. Il che crea un circolo virtuoso: l’opera nasce nella mente dell’artista, transita per la trasformazione della materia, viene catturata dallo sguardo dello spettatore per concludere il suo viaggio nella mente di quest’ultimo.
STRAY CURRENTS concerne appunto il modo in cui vengono percepiti gli oggetti d’uso comune, con particolare riferimento alla relazione che essi intrecciano con l’energia, sotto forma di energia elettrica, nel momento in cui vengono trattati e modificati in modo da divenire dispositivi conduttori attraverso cui far correre un flusso di elettricità che in parte si disperde nell’ambiente esterno. Le opere esposte sono direttamente collegate all’impianto elettrico della galleria, cosicché l’attivazione o la disattivazione della corrente elettrica influisce direttamente sulla loro essenza di oggetti inerti ovvero conduttori. L’opera viene dunque attivata in questa funzione di conduzione di energia, in senso simbolico ma anche in senso materiale.
Alle sculture Neufeldt affianca una serie fotografica in bianco e nero che trae origine sempre dalla trasformazione di oggetti (sedie) e dal loro utilizzo come conduttori di energia. L’artista parte anche in questo caso da sculture attraverso le quali viene fatta transitare l’energia elettrica che alimenta il proiettore che rimanda l’immagine sul muro. Dopo averle fotografate, le sculture, esse vengono riportate alla loro forma e funzione originaria di sedie, seppure rinnovate con il ricorso a sedute e schienali realizzati con materiale isolante. Ne derivano opere ibride, giacché ogni fotografia contribuisce a comporre con la sedia di riferimento un’unica opera che coinvolge e racchiude in sé scultura, fotografia e video. Un incedere che sottolinea quanto importante sia per l’artista l’aspetto processuale della formazione dell’opera al fine di evidenziarne l’elemento che ne caratterizza la genesi: il pensiero.
Luoghi
www.thegalleryapart.it 6 68809863
orario: mar-sab 16-20 o su appuntamento