Fiorenzo Zaffina e Claudia Quintieri "Apparenze"
A cura di: Lorenzo Canova - introduzione di Rossella Alessandrucci
Martedì 23 gennaio 2018 alle ore 19.00 la galleria Borghini Arte Contemporanea inaugura la doppia personale “APPARENZE” di Fiorenzo Zaffina e Claudia Quintieri, accompagnata dal testo critico di Lorenzo Canova e introduzione al catalogo di Rossella Alessandrucci.
In questa occasione i mezzi artistici si moltiplicano: la fruizione estetica passa attraverso la scultura, la body art e la video arte che trovano il comune denominatore nella luce. Tutto è creato senza la volontà di fornire contorni precisi, ma l’intenzione è lasciare che l’osservatore si muova tra forme apparenti e indefinite.
“Fiorenzo Zaffina lavora da anni sul punto di incontro tra lo spazio della vita e quello dell’arte, sullo scavo come segno della storia dei luoghi, sul corpo fisico e metaforico della scultura trasformata dall’azione dell’artista che penetra nei recessi della materia e della memoria.” (Lorenzo Canova).
In una “michelangiolesca” visione della materia, l’artista elimina parti dal blocco di plexiglass per giungere a forme leggere ed eteree che quasi contrastano con la gestualità forte ed intensa dello scolpire.
Egli“[…]entra nella materia per svelarne il contenuto e lo fa con un gusto estetico sublime stimolando nell’osservatore il piacere di guardare le sue sculture. L’aggiunta della luce nelle opere in mostra produce una sorta di sacralità che presuppone il silenzio.” (Rossella Alessandrucci).
Dalla materia di Zaffina, nelle opere di Claudia Quintieri si passa a sondare l’interiorità dell’essere umano attraverso “un video di forte impatto simbolico e iconico, un lavoro sul corpo, sulle emozioni e sulla passione […] dando un nuovo senso ai frammenti di un discorso amoroso attraverso il contatto, solo apparentemente accennato, ma in realtà totale, dei corpi.” (Lorenzo Canova).
In Claudia Quintieri levità ed evanescenza emergono dal suo video Marikana proposto in site-specific per questa occasione. Entriamo nell’ambito delle emozioni delicate e sfumate, all’interno di una scenografia candida nel biancore della nebbia che caratterizza il video. Inoltre, il contrasto tra i vari elementi del video ci conduce dal particolare all’universale dove l’uomo prescinde da qualsiasi razza egli appartenga.
La finezza delle immagini è accentuata dalla luce “[…] che ci conduce nel mondo dei sensi e dell’istinto umano, strumenti offerti dalla natura per percepire nobili e raffinate sensazioni ma soprattutto per evolvere e raggiungere livelli di coscienza sempre più elevati.” (Rossella Alessandrucci).
In questa occasione i mezzi artistici si moltiplicano: la fruizione estetica passa attraverso la scultura, la body art e la video arte che trovano il comune denominatore nella luce. Tutto è creato senza la volontà di fornire contorni precisi, ma l’intenzione è lasciare che l’osservatore si muova tra forme apparenti e indefinite.
“Fiorenzo Zaffina lavora da anni sul punto di incontro tra lo spazio della vita e quello dell’arte, sullo scavo come segno della storia dei luoghi, sul corpo fisico e metaforico della scultura trasformata dall’azione dell’artista che penetra nei recessi della materia e della memoria.” (Lorenzo Canova).
In una “michelangiolesca” visione della materia, l’artista elimina parti dal blocco di plexiglass per giungere a forme leggere ed eteree che quasi contrastano con la gestualità forte ed intensa dello scolpire.
Egli“[…]entra nella materia per svelarne il contenuto e lo fa con un gusto estetico sublime stimolando nell’osservatore il piacere di guardare le sue sculture. L’aggiunta della luce nelle opere in mostra produce una sorta di sacralità che presuppone il silenzio.” (Rossella Alessandrucci).
Dalla materia di Zaffina, nelle opere di Claudia Quintieri si passa a sondare l’interiorità dell’essere umano attraverso “un video di forte impatto simbolico e iconico, un lavoro sul corpo, sulle emozioni e sulla passione […] dando un nuovo senso ai frammenti di un discorso amoroso attraverso il contatto, solo apparentemente accennato, ma in realtà totale, dei corpi.” (Lorenzo Canova).
In Claudia Quintieri levità ed evanescenza emergono dal suo video Marikana proposto in site-specific per questa occasione. Entriamo nell’ambito delle emozioni delicate e sfumate, all’interno di una scenografia candida nel biancore della nebbia che caratterizza il video. Inoltre, il contrasto tra i vari elementi del video ci conduce dal particolare all’universale dove l’uomo prescinde da qualsiasi razza egli appartenga.
La finezza delle immagini è accentuata dalla luce “[…] che ci conduce nel mondo dei sensi e dell’istinto umano, strumenti offerti dalla natura per percepire nobili e raffinate sensazioni ma soprattutto per evolvere e raggiungere livelli di coscienza sempre più elevati.” (Rossella Alessandrucci).
Luoghi
www.borghiniartecontemporanea.it 06 6797726 339 5784979
orari: dal lunedì al sabato 10-13 / 16-19