Fernando Rea. l’eros svelato

Sabato 16 novembre 2013, alle ore 17,00 a Frosinone, presso lo Studio Minotti design, si inaugura la personale di Fernando Rea  L’eros svelato, che raccoglie le opere erotiche realizzate dall’artista a partire dalla metà degli anni ’70 fino agli anni più recenti.
La mostra rimarrà aperta fino al 26 novembre tutti i giorni (compresa la domenica) dalle 17,00 alle 21,00.
L’intento è proporre una sorta di itinerario proibito nella produzione di Fernando Rea, poeta dell’energia vitale dell’erotismo e delle infinite sfaccettature della voluttà, per ricostruire un percorso di ricerca importante anche se meno conosciuto al grande pubblico.
Sono infatti opere di natura diversa realizzate su carta, alcune esposte in mostre di grande rilevanza e che spesso hanno subito tentativi di censura (nel 1974 al Museo di Modena, nel 1978 alla Galleria Il Babbuino di Roma e nel 1979 allo Studio Ganzerli di Napoli), proprio per la loro capacità di esplorare i recessi oscuri della sessualità, altre meno esplicite nella loro necessità di rendere visibile l’armonia e la bellezza, ma tutte indubbiamente di grande impatto.
Si parte dai disegni realizzati nel 1974 e quelli esposti a Roma nel 1978, che furono oggetto di censura da parte della Questura di Roma, passando per quelli vietati ai minori a Napoli fino ad arrivare ai lavori dei primi anni ’90, in cui le immagini si velano di poesia, alludendo spesso alla mitologia, per svelare tutti senza pudicizia un aspetto importante della quotidianità, che per ragioni differenti si tende a tenere nascosto.
Per la mostra del ’78 il critico Ugo Moretti in catalogo scriveva: “Le persecuzioni non si sono mai estese a quegli artisti colpevoli di aver dipinto, con terrificante abbondanza di dettagli, stragi e torture, martiri ed esecuzioni, che si possono trovare anche nelle chiese, come richiamo continuo al dolore, alla morte, all’amputazione fisica.
Possibile che siano oscene solo le rappresentazioni del piacere, e quindi della vita, della voglia di vivere, del trionfo del corpo, che nell’amore si fa più bello, perché disponibile, rilassato, pronto ad offrirsi senza paura?”
Dunque un inno alla vita, alla passione, alla sensualità e al piacere quello che Fernando Rea propone in questa sua nuova personale, proprio quando festeggia i suoi sessanta anni di carriera nell’arte.