Fernanda Fedi. Periodo strutturale 1970 - 1978
A cura di: Testo di Claudio Cerritelli
La Galleria Antonio Battaglia di Milano è lieta di annunciare la prima mostra del 2016, una
personale di Fernanda Fedi (Caluso (Torino), 1940), con una selezione di opere del
Periodo strutturale 1970 - 1978, un focus importante su uno specifico arco temporale
significativo nella formazione dell' artista milanese d'adozione.
“La costante strutturale rintracciabile nei dipinti di Fernanda Fedi, dall'inizio della sua
attività artistica, è un incrocio di linee o di fasci di linee che determinano una forma.
Questa forma risultante non è mostrata intera ma mozzata in modo tale che l'osservatore
non sa se questa forma finisce subito o continua all'infinito, ripetendosi uguale secondo la
sua linea strutturale. Viene in mente la famosa “Colonna senza fine” di Brancusi, della
quale basterebbe vederne due settori e mezzo per percepire la sua continuità all'infinito.
Un tipo di struttura come il Dna e come ogni struttura fatta di due forze uguali e contrarie
in opposizione simmetrica. Nei dipinti di Fernanda Fedi questa struttura si presenta con
due aspetti ben distinti: uno geometrico e uno materico. L'aspetto geometrico è dato
dall'angolo e dalle dimensioni delle linee rette che lo formano. L'aspetto materico è dato
da una superficie caratterizzata con o senza texture. Questa superficie è lo spazio
bidimensionale sul quale le linee di Fernanda Fedi si muovono. Lo spazio viene a volte
texturizzato con reticolo quadro o in maniera informale . Il reticolo quadro usato da
sempre, dà una sensazione di sicurezza, di padronanza, di controllo di questa superficie.
La zona texturizzata in modo informale, o senza reticolo è la zona insicura, incontrollabile,
incerta. Negli ultimi dipinti l'incrocio tipico di Fernanda Fedi si mostra in modo diverso e le
linee divergenti (incrociate) spingono l'occhio al di fuori della superficie del dipinto.
Dove andranno a finire se lo spazio è curvo?”
Bruno Munari
personale di Fernanda Fedi (Caluso (Torino), 1940), con una selezione di opere del
Periodo strutturale 1970 - 1978, un focus importante su uno specifico arco temporale
significativo nella formazione dell' artista milanese d'adozione.
“La costante strutturale rintracciabile nei dipinti di Fernanda Fedi, dall'inizio della sua
attività artistica, è un incrocio di linee o di fasci di linee che determinano una forma.
Questa forma risultante non è mostrata intera ma mozzata in modo tale che l'osservatore
non sa se questa forma finisce subito o continua all'infinito, ripetendosi uguale secondo la
sua linea strutturale. Viene in mente la famosa “Colonna senza fine” di Brancusi, della
quale basterebbe vederne due settori e mezzo per percepire la sua continuità all'infinito.
Un tipo di struttura come il Dna e come ogni struttura fatta di due forze uguali e contrarie
in opposizione simmetrica. Nei dipinti di Fernanda Fedi questa struttura si presenta con
due aspetti ben distinti: uno geometrico e uno materico. L'aspetto geometrico è dato
dall'angolo e dalle dimensioni delle linee rette che lo formano. L'aspetto materico è dato
da una superficie caratterizzata con o senza texture. Questa superficie è lo spazio
bidimensionale sul quale le linee di Fernanda Fedi si muovono. Lo spazio viene a volte
texturizzato con reticolo quadro o in maniera informale . Il reticolo quadro usato da
sempre, dà una sensazione di sicurezza, di padronanza, di controllo di questa superficie.
La zona texturizzata in modo informale, o senza reticolo è la zona insicura, incontrollabile,
incerta. Negli ultimi dipinti l'incrocio tipico di Fernanda Fedi si mostra in modo diverso e le
linee divergenti (incrociate) spingono l'occhio al di fuori della superficie del dipinto.
Dove andranno a finire se lo spazio è curvo?”
Bruno Munari
Luoghi
www.galleriaantoniobattaglia.com +39 02 36514048
Gallery hours: - Monday 3.30 - 7.30 pm - Tuesday/Saturday 11 am–1.30 pm/3.30–7.30 pm Underground: - Cairoli (Rossa M1 )- Lanza (Verde M2 )- Montenapoleone (Gialla M3)