Felix Gonzalez-Torres
Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta, Felix Gonzalez-Torres ha trascorso lunghi periodi in Italia. Durante la permanenza al Castello di Rivara, in occasione della mostra Itinerari del 1991, ha pensato e realizzato la doppia installazione, composta da due specchi circolari, disposti uno accanto all’altro - Untitled (Loverboy) - e di quattro lunghe tende di leggero tessuto azzurro lasciate cadere davanti alle finestre aperte, Untitled (March 5th)#1.
L’opera è il racconto amaro e disincantato di una perdita, quella del compagno Ross morto di AIDS nel 1989. Come altri lavori di Gonzalez-Torres, è un’installazione minimale dove oggetti d’uso quotidiano si caricano di nuovi significati.
Felix Gonzalez-Torres è nato a Cuba nel 1957 e cresciuto a Puerto Rico prima di muovere verso New York. È morto a Miami nel 1996 a 39 anni. Nel 2007 gli è stato dedicato il padiglione degli Stati Uniti alla 52° Biennale di Venezia.
La ricerca di Gonzalez-Torres si è mossa miscelando la sfera pubblica e quella privata, alla ricerca dei possibili punti di contatto. Come artista, ha scelto di divulgare la sua vicenda personale - quella d’immigrato cubano trasferitosi negli States, l’omosessualità e la malattia condivise con il compagno di vita - e scelto di parlare di sé in maniera indiretta, caricando di pathos oggetti comuni, con estrema poesia, senza retorici sentimentalismi.
La semplicità della rappresentazione, insieme a una intensità che supera le parvenze, ha reso tutti i suoi interventi disarmanti e carichi di un’emotività straordinaria. I temi dell’amore, della malattia, della morte, sono scritti dentro a una pila di fogli, si nascondono in un mucchio di caramelle (corrispondente al peso di una persona malata), sono rappresentati nella foto di un letto matrimoniale sfatto, il suo, usata come manifesto pubblicitario e affisso per tutta New York.
Luoghi
www.franzpaludetto.com/site 06 88921486
orario: su appuntamento