Felipe Talo. Hipnosis
RIBOT è lieta di presentare la prima personale in Italia di Felipe Talo (Barcellona, 1979), una selezione di opere recenti realizzate in occasione della mostra.
Le opere di Felipe Talo raccontano un mondo fatto di ispirazione e creazione che rimanda, nella composizione e nelle scelte cromatiche, alla grande tradizione della pittura spagnola. I legami con la storia e le proprie origini vengono interiorizzati e rielaborati dall’artista attraverso l’utilizzo di elementi astratti e calligrafici che offrono nuove possibilità di lettura aperte ad una dimensione quasi metafisica.
Nel dipingere Talo si lascia spesso guidare dal subconscio e, come in hipnosis, sprigiona la sua carica spirituale attraverso un gesto intenso che si definisce ora in pennellate pastose e ora in tratti liberi e sottili. La sua pittura diviene così mezzo di conoscenza del reale, dimensione fatta di opposti che convivono in un sistema dialettico di impronta quasi filosofica: la coscienza e l’incoscienza, il passato e il presente, la storia e la memoria.
Il tema del doppio ricorre nel maggior numero delle opere esposte dipinte da entrambi i lati: da una parte il cotone bianco o grezzo, dall’altro la plastica trasparente da cui si intravede il telaio. L’artista enfatizza la molteplicità dei punti di vista e crea allo stesso tempo una visione d’insieme dovuta alla sovrapposizione in un’unica prospettiva delle forme e dei colori. La pellicola trasparente utilizzata sembra suggerirci una sorta di metafora dell’animo umano e delle possibilità di comprensione che ognuno di noi ha di se stesso rispetto alla percezione della realtà che ci circonda.
Lo stesso dualismo si ritrova nello special project realizzato in occasione della mostra ed intitolato “Caprichos”. Una serie di opere double-face che presentano da un lato, disegni a grafite su carta ispirati alla tradizione iberica tardo settecentesca, dall’altro, una scrittura libera, fatta di diagrammi e segni dal carattere simbolico che fluttuano sulla superficie nera della gomma.
Le opere di Felipe Talo raccontano un mondo fatto di ispirazione e creazione che rimanda, nella composizione e nelle scelte cromatiche, alla grande tradizione della pittura spagnola. I legami con la storia e le proprie origini vengono interiorizzati e rielaborati dall’artista attraverso l’utilizzo di elementi astratti e calligrafici che offrono nuove possibilità di lettura aperte ad una dimensione quasi metafisica.
Nel dipingere Talo si lascia spesso guidare dal subconscio e, come in hipnosis, sprigiona la sua carica spirituale attraverso un gesto intenso che si definisce ora in pennellate pastose e ora in tratti liberi e sottili. La sua pittura diviene così mezzo di conoscenza del reale, dimensione fatta di opposti che convivono in un sistema dialettico di impronta quasi filosofica: la coscienza e l’incoscienza, il passato e il presente, la storia e la memoria.
Il tema del doppio ricorre nel maggior numero delle opere esposte dipinte da entrambi i lati: da una parte il cotone bianco o grezzo, dall’altro la plastica trasparente da cui si intravede il telaio. L’artista enfatizza la molteplicità dei punti di vista e crea allo stesso tempo una visione d’insieme dovuta alla sovrapposizione in un’unica prospettiva delle forme e dei colori. La pellicola trasparente utilizzata sembra suggerirci una sorta di metafora dell’animo umano e delle possibilità di comprensione che ognuno di noi ha di se stesso rispetto alla percezione della realtà che ci circonda.
Lo stesso dualismo si ritrova nello special project realizzato in occasione della mostra ed intitolato “Caprichos”. Una serie di opere double-face che presentano da un lato, disegni a grafite su carta ispirati alla tradizione iberica tardo settecentesca, dall’altro, una scrittura libera, fatta di diagrammi e segni dal carattere simbolico che fluttuano sulla superficie nera della gomma.
Luoghi
http://www.ribotgallery.com +39 347 050 93 23