Federico Solmi. The Great Dictator
«Viviamo in un paese in cui persino la fantasia è sospetta. E invece ci vuole fantasia per risolvere i problemi di questo pianeta, sul quale la potenza esplosiva delle bombe atomiche in deposito corrisponde a una tonnellata di dinamite per abitante»
dal film Z – L’orgia del potere (Z) di Constantin Costa Gavras (1969)
La galleria Dino Morra Arte Contemporanea accoglie il ritorno, dopo sei anni di assenza, di Federico Solmi a Napoli.
CHINESE DEMOCRACY AND THE LAST DAY ON EARTH, la trilogia video che Solmi presenta nello spazio espositivo del Lanificio, è l’opera più complessa ed impegnativa che l’artista abbia mai realizzato e che ha richiesto un lavoro di produzione di tre anni. Già alla sua prima presentazione la trilogia è stata accolta molto favorevolmente dalla critica internazionale ed è valsa all’artista l’invito a partecipare a numerose mostre ed eventi in tutto il mondo. Di recente Solmi è stato chiamato a tenere un corso di Experimental Filmaking presso la Yale Univesity. Gli è stata riconosciuta un’assoluta originalità nella tecnica utilizzata per realizzare i propri video. L’artista fonde disegno, pittura e scultura con tecniche digitali derivanti dai videogiochi, per produrre opere d'arte originali che sono commentari audaci su temi scottanti che sono cancellati dal dibattito pubblico.
Nella sua ultima mostra a Napoli nel 2009 Solmi aveva presentato presso la NOTgallery il video The Evil Empire, che era nato, dal desiderio di realizzare una satira sulla tirannia, e in generale sul tema di chi detiene una forma di potere sulle persone e lo esercita a scapito di queste. Quel video costò a Solmi e alla NOTgallery un sequestro e due processi per “Vilipendio alla religione”, che a tutt’oggi, nella giurisprudenza italiana costituiscono l’ultimo caso nazionale di opera d’arte sequestrata per questa ragione. In quello stesso 2009, mentre in Italia Solmi doveva difendersi in tribunale, negli Stati Uniti riceveva uno dei riconoscimenti più ambiti per un artista attivo in America: il John Simon Guggenheim Fellowhip per la video arte.
Dal 2009 l’artista non ha più abbandonato l’interesse verso il tema del potere. Anche CHINESE DEMOCRACY AND THE LAST DAY ON EARTH, è infatti un’opera video, in tre parti ciascuna di circa nove minuti (A Song of Tyranny, Chinese Democracy and The Last Day on Earth e The Return of the Prodigal Son), nella quale Solmi denuncia con cruda ironia la natura autodistruttiva del genere umano.
Politici corrotti e vanesi lasciano il mondo in mano ad aziende senza scrupoli che brandizzano l’umanità, omologando le persone e rendendole tutte uguali come fossero tanti automi. Su questo mondo in declino prende il sopravvento un fantomatico dittatore dalle fattezze giullaresche e mostruose che, autocelebrandosi, chiama alle armi masse di soldati-manichino tutti uguali e grotteschi, fatti ad immagine e somiglianza del loro leader. Il dittatore, nella brama di dominarlo, annichilisce il mondo fino a distruggerlo, e, lui stesso viene annientato dalla propria sete di potere, sommerso da una pioggia di quegli stessi simboli del capitalismo che avevano permesso la sua ascesa.
Con provocazione e satira Solmi ritrae la società odierna attraverso una visione distopica. L’artista ricontestualizza immagini provenienti dal mondo dei videogiochi, dalla cultura pop, e da internet per produrre opere che esprimono una forte critica ad un sistema politico e culturale che approva e “crede” senza mettere in discussione il fondamento fragile su cui si basa la nostra cultura e la società post-modernista.
Un giorno dopo l’inaugurazione di questa mostra si chiuderà a New York la mostra personale “the Brotherhood” di Federico Solmi presso la Postmaster Gallery.
«La Tomania… una nazione di biondi dagli occhi blu… Perché non un Europa, un Asia, un america dagli occhi blu… unico bruno il dittatore… dittatore del mondo… perché no? Aut Caesar aut nullus. Il mondo è debole, esausto, impaurito, non oserà opporsi a voi… dittatore del mondo… è il vostro destino, stermineremo»
dal film Il grande dittatore di Charlie Chaplin (1940)
dal film Z – L’orgia del potere (Z) di Constantin Costa Gavras (1969)
La galleria Dino Morra Arte Contemporanea accoglie il ritorno, dopo sei anni di assenza, di Federico Solmi a Napoli.
CHINESE DEMOCRACY AND THE LAST DAY ON EARTH, la trilogia video che Solmi presenta nello spazio espositivo del Lanificio, è l’opera più complessa ed impegnativa che l’artista abbia mai realizzato e che ha richiesto un lavoro di produzione di tre anni. Già alla sua prima presentazione la trilogia è stata accolta molto favorevolmente dalla critica internazionale ed è valsa all’artista l’invito a partecipare a numerose mostre ed eventi in tutto il mondo. Di recente Solmi è stato chiamato a tenere un corso di Experimental Filmaking presso la Yale Univesity. Gli è stata riconosciuta un’assoluta originalità nella tecnica utilizzata per realizzare i propri video. L’artista fonde disegno, pittura e scultura con tecniche digitali derivanti dai videogiochi, per produrre opere d'arte originali che sono commentari audaci su temi scottanti che sono cancellati dal dibattito pubblico.
Nella sua ultima mostra a Napoli nel 2009 Solmi aveva presentato presso la NOTgallery il video The Evil Empire, che era nato, dal desiderio di realizzare una satira sulla tirannia, e in generale sul tema di chi detiene una forma di potere sulle persone e lo esercita a scapito di queste. Quel video costò a Solmi e alla NOTgallery un sequestro e due processi per “Vilipendio alla religione”, che a tutt’oggi, nella giurisprudenza italiana costituiscono l’ultimo caso nazionale di opera d’arte sequestrata per questa ragione. In quello stesso 2009, mentre in Italia Solmi doveva difendersi in tribunale, negli Stati Uniti riceveva uno dei riconoscimenti più ambiti per un artista attivo in America: il John Simon Guggenheim Fellowhip per la video arte.
Dal 2009 l’artista non ha più abbandonato l’interesse verso il tema del potere. Anche CHINESE DEMOCRACY AND THE LAST DAY ON EARTH, è infatti un’opera video, in tre parti ciascuna di circa nove minuti (A Song of Tyranny, Chinese Democracy and The Last Day on Earth e The Return of the Prodigal Son), nella quale Solmi denuncia con cruda ironia la natura autodistruttiva del genere umano.
Politici corrotti e vanesi lasciano il mondo in mano ad aziende senza scrupoli che brandizzano l’umanità, omologando le persone e rendendole tutte uguali come fossero tanti automi. Su questo mondo in declino prende il sopravvento un fantomatico dittatore dalle fattezze giullaresche e mostruose che, autocelebrandosi, chiama alle armi masse di soldati-manichino tutti uguali e grotteschi, fatti ad immagine e somiglianza del loro leader. Il dittatore, nella brama di dominarlo, annichilisce il mondo fino a distruggerlo, e, lui stesso viene annientato dalla propria sete di potere, sommerso da una pioggia di quegli stessi simboli del capitalismo che avevano permesso la sua ascesa.
Con provocazione e satira Solmi ritrae la società odierna attraverso una visione distopica. L’artista ricontestualizza immagini provenienti dal mondo dei videogiochi, dalla cultura pop, e da internet per produrre opere che esprimono una forte critica ad un sistema politico e culturale che approva e “crede” senza mettere in discussione il fondamento fragile su cui si basa la nostra cultura e la società post-modernista.
Un giorno dopo l’inaugurazione di questa mostra si chiuderà a New York la mostra personale “the Brotherhood” di Federico Solmi presso la Postmaster Gallery.
«La Tomania… una nazione di biondi dagli occhi blu… Perché non un Europa, un Asia, un america dagli occhi blu… unico bruno il dittatore… dittatore del mondo… perché no? Aut Caesar aut nullus. Il mondo è debole, esausto, impaurito, non oserà opporsi a voi… dittatore del mondo… è il vostro destino, stermineremo»
dal film Il grande dittatore di Charlie Chaplin (1940)
Luoghi
www.dinomorraartecontemporanea.eu 081 0332263 392 9420783
Orario: lun - ven 10-12.30 e 16-19, sab 10-13