Federico Lombardo. SL Project
A cura di: Lorenzo Canova, Piernicola Maria Di Iorio
L’ARATRO inaugura la sua nuova stagione espositiva con una nuova mostra personale di Federico Lombardo dove saranno presentati due nuovi recenti cicli di opere digitali e disegnative esposte per la prima volta, insieme ad alcune opere pittoriche. Lombardo lavora sul limite incerto che separa la pittura tradizionale dalla sua ricreazione mediante i programmi informatici, costruendo una sorta di Second Life della pittura stessa, sospesa tra materialità e immaterialità.
Nelle opere in mostra l’artista riflette così sui temi del ritratto e della copia dai grandi maestri della pittura antica, in opere completamente ricostruite dalla sua mano attraverso pennelli reali o digitali. Lombardo scopre quindi un sistema metodologico posto al limite tra passato e futuro, nello snodo tra la storia, la sua ricostruzione e la sua trasformazione attraverso una visione contemporanea.
Nella sua proiezione futuribile, l’artista cerca tuttavia di tornare costantemente a un nucleo originario e psichico, alla necessità umana di fare pittura anche attraverso media nuovi ma che conservano radici archetipe.
In questo viaggio parallelo, Lombardo dialoga così con il Rinascimento, e con il Barocco, insegue Guido Reni, Caravaggio, Giorgione e Ribera, ricostruisce volti facendoli emergere dalle tenebre del nulla, ridà senso al flusso ininterrotto di un fare pittorico che, nonostante oblii e negazioni, rinasce e fiorisce perennemente dal profondo dell’anima umana.
Nelle opere in mostra l’artista riflette così sui temi del ritratto e della copia dai grandi maestri della pittura antica, in opere completamente ricostruite dalla sua mano attraverso pennelli reali o digitali. Lombardo scopre quindi un sistema metodologico posto al limite tra passato e futuro, nello snodo tra la storia, la sua ricostruzione e la sua trasformazione attraverso una visione contemporanea.
Nella sua proiezione futuribile, l’artista cerca tuttavia di tornare costantemente a un nucleo originario e psichico, alla necessità umana di fare pittura anche attraverso media nuovi ma che conservano radici archetipe.
In questo viaggio parallelo, Lombardo dialoga così con il Rinascimento, e con il Barocco, insegue Guido Reni, Caravaggio, Giorgione e Ribera, ricostruisce volti facendoli emergere dalle tenebre del nulla, ridà senso al flusso ininterrotto di un fare pittorico che, nonostante oblii e negazioni, rinasce e fiorisce perennemente dal profondo dell’anima umana.
Luoghi
3385912482
Università Del Molise - 2° piano - 2° edificio polifunzionale