Federico Infante. We can see the wind
A cura di: Alessandra Redaelli
Reduce dal grande successo a New York in seguito alla sua mostra personale in una delle più attive gallerie d’arte di Chelsea, FEDERICO INFANTE arriva ora a Varese con una ventina di tele anche di grandi dimensioni.
Cileno, trentatré anni, per la sua prima mostra personale europea FEDERICO INFANTE avrà a disposizione l’intero spazio della galleria varesina PUNTO SULL’ARTE.
Inedito fino ad oggi in Europa, ma con all’attivo numerose mostre di successo in Cile e negli Stati Uniti, l’Artista ci accompagna attraverso un lungo e avventuroso viaggio dentro il suo subconscio. Da lì, infatti, muove FEDERICO INFANTE per arrivare a quello che ha ben chiaro come unico scopo dell’arte: l’autenticità. Parte dal caos per attingere alla ragione, in quello che si potrebbe definire un percorso di autocoscienza. Incomincia dai fondi, trattando la tela con strati di pittura acrilica e poi togliendola, grattandola via, guidato esclusivamente dalla potenza del gesto. Quando la tela è un amalgama di materia e di colore, passa alla seconda fase e cerca di leggere in quel caos dei segni. E da quei segni partirà poi alla ricerca di un personaggio, di un’ambientazione, di una storia. Ecco allora risuonare nei suoi lavori echi della pittura gestuale americana, voci più antiche ancora che riportano ai meccanismi surrealisti, ma anche bisogni e ansie squisitamente contemporanei. Indagare, come spiega lui, “la tensione tra il subconscio che ci guida e la logica con cui cerchiamo di dare un senso alla nostra esistenza”, è la chiave che gli permette di entrare a stretto contatto con la parte più vera di se stesso. Ed è anche il motivo per cui, davanti ai suoi lavori, restiamo per un istante interdetti, come se qualcuno avesse aperto la porta del nostro cuore per frugarvi dentro.
Inedito fino ad oggi in Europa, ma con all’attivo numerose mostre di successo in Cile e negli Stati Uniti, l’Artista ci accompagna attraverso un lungo e avventuroso viaggio dentro il suo subconscio. Da lì, infatti, muove FEDERICO INFANTE per arrivare a quello che ha ben chiaro come unico scopo dell’arte: l’autenticità. Parte dal caos per attingere alla ragione, in quello che si potrebbe definire un percorso di autocoscienza. Incomincia dai fondi, trattando la tela con strati di pittura acrilica e poi togliendola, grattandola via, guidato esclusivamente dalla potenza del gesto. Quando la tela è un amalgama di materia e di colore, passa alla seconda fase e cerca di leggere in quel caos dei segni. E da quei segni partirà poi alla ricerca di un personaggio, di un’ambientazione, di una storia. Ecco allora risuonare nei suoi lavori echi della pittura gestuale americana, voci più antiche ancora che riportano ai meccanismi surrealisti, ma anche bisogni e ansie squisitamente contemporanei. Indagare, come spiega lui, “la tensione tra il subconscio che ci guida e la logica con cui cerchiamo di dare un senso alla nostra esistenza”, è la chiave che gli permette di entrare a stretto contatto con la parte più vera di se stesso. Ed è anche il motivo per cui, davanti ai suoi lavori, restiamo per un istante interdetti, come se qualcuno avesse aperto la porta del nostro cuore per frugarvi dentro.
Http://www.puntosullarte.it
Luoghi
0332 320990
Orari: mar-ven 15-19; sab 10-13 e 15-19. Tutte le mattine su appuntamento. Chiuso il lunedì.