Federica Giulianini "eros opuntia"
A cura di: Chiara Serri
“Eros Opuntia”: un amore pungente dal 21 ottobre al 25 novembre 2017 alla Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia. Quindici opere pittoriche di Federica Giulianini, tra natura, mito e racconto.
La nuova stagione espositiva della Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) si apre con la mostra personale di Federica Giulianini, artista ravennate classe 1990. Curata da Chiara Serri, l’esposizione sarà inaugurata sabato 21 ottobre 2017, alle ore 17.00.
La mostra trae il titolo – “Eros Opuntia” – da un’opera a tecnica mista su tela di grandi dimensioni, metafora di un amore pungente. Se nella cosmogonia di Esiodo, Eros viene infatti indicato come divinità primordiale, le Opuntia sono piante appartenenti alla famiglia delle Cactacee, generalmente dotate di spine e capaci di resistere in ambienti impervi. Di qui il parallelismo con la pittura di Federica Giulianini: senza tempo e tenace.
In esposizione, una quindicina di opere a tecnica mista su tela, su tavola e su carta, tutte realizzate dal 2015 al 2017. L’allestimento prevede l’alternanza di dipinti, alcuni dei quali di grande formato, e disegni, nati dalla giustapposizione di diverse carte: carte antiche, carte di recupero e carte volutamente studiate e cercate.
Tratto distintivo della recente produzione su carta di Federica Giulianini è la presenza di un segno maggiormente inciso e di una pennellata organica. Lo spettatore, destabilizzato dal moltiplicarsi dei punti di attrazione che si contendono lo sguardo, è portato a scegliere un proprio centro all’interno di una visione naturale generale, instaurando così un particolare legame con l’opera, che viene esplorata a poco a poco, nel tempo.
«I lavori di Federica Giulianini – scrive la curatrice – sono attraversati da vibrazioni profonde, da racconti infiniti, da immagini archetipe che affiorano all’improvviso come epifanie del passato, destinate a perdersi poco dopo nella stratificazione delle tecniche e dei materiali. Connessioni simboliche e formali, rimandi cromatici, allusioni alla storia, al mito, ad una contemporaneità indissolubilmente ancorata al vissuto personale e alla memoria collettiva».
La mostra sarà visitabile fino al 25 novembre 2017, di martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.00-19.00, oppure su appuntamento; venerdì 24 novembre 2017, festa patronale di San Prospero, aperto ore 17.00-19.00. Ingresso libero.
La nuova stagione espositiva della Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) si apre con la mostra personale di Federica Giulianini, artista ravennate classe 1990. Curata da Chiara Serri, l’esposizione sarà inaugurata sabato 21 ottobre 2017, alle ore 17.00.
La mostra trae il titolo – “Eros Opuntia” – da un’opera a tecnica mista su tela di grandi dimensioni, metafora di un amore pungente. Se nella cosmogonia di Esiodo, Eros viene infatti indicato come divinità primordiale, le Opuntia sono piante appartenenti alla famiglia delle Cactacee, generalmente dotate di spine e capaci di resistere in ambienti impervi. Di qui il parallelismo con la pittura di Federica Giulianini: senza tempo e tenace.
In esposizione, una quindicina di opere a tecnica mista su tela, su tavola e su carta, tutte realizzate dal 2015 al 2017. L’allestimento prevede l’alternanza di dipinti, alcuni dei quali di grande formato, e disegni, nati dalla giustapposizione di diverse carte: carte antiche, carte di recupero e carte volutamente studiate e cercate.
Tratto distintivo della recente produzione su carta di Federica Giulianini è la presenza di un segno maggiormente inciso e di una pennellata organica. Lo spettatore, destabilizzato dal moltiplicarsi dei punti di attrazione che si contendono lo sguardo, è portato a scegliere un proprio centro all’interno di una visione naturale generale, instaurando così un particolare legame con l’opera, che viene esplorata a poco a poco, nel tempo.
«I lavori di Federica Giulianini – scrive la curatrice – sono attraversati da vibrazioni profonde, da racconti infiniti, da immagini archetipe che affiorano all’improvviso come epifanie del passato, destinate a perdersi poco dopo nella stratificazione delle tecniche e dei materiali. Connessioni simboliche e formali, rimandi cromatici, allusioni alla storia, al mito, ad una contemporaneità indissolubilmente ancorata al vissuto personale e alla memoria collettiva».
La mostra sarà visitabile fino al 25 novembre 2017, di martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.00-19.00, oppure su appuntamento; venerdì 24 novembre 2017, festa patronale di San Prospero, aperto ore 17.00-19.00. Ingresso libero.
Luoghi
http://www.csart.it/index.html?pg=30&id=1 0522 556806 340 3545183