Evgeny Antufiev e Federico Lanaro. Cecità bianca
A cura di: Chiara Ianeselli
Con la mostra Cecità bianca, si svela la terza tappa del progetto di ricerca, azione e cultura contemporanea nell'Alto Garda Der Blitz 2014, dispiegatosi nel corso dell'anno nelle due sedi museali del MAG ad Arco e Riva del Garda e alla Casa degli Artisti di Tenno.
Dal 28 settembre al 2 novembre, le opere di Evgeny Antufiev e Federico Lanaro abiteranno gli spazi del Museo di Riva del Garda per dare corpo all'esposizione curata da Chiara Ianeselli, concludendo così per il 2014 un percorso che ha visto Der Blitz approdare alla fine del suo secondo anno di esistenza e attività, forte di un'articolata vivacità di visioni e pensieri generati dai tanti artisti e curatori che hanno partecipato al processo di ricerca sul contemporaneo.
Nel corso dell'inaugurazione, verrà attivato un laboratorio gratuito per bambini/e ispirato all'opera Form di Federico Lanaro presente in mostra.
“Le due si incroceranno, ma senza confermarsi mai l’un l’altra, senza la minima certezza, in una congettura al contempo singolare e generale, l’ipotesi della vista, niente di meno.”
- Ipotesi di lavoro? Ipotesi di scuola?
Entrambe. Davanti a me, come mandate in avanscoperta: due antenne o due esploratori per orientarmi nell’erranza, nel brancolamento, nella speculazione che si avventura da un disegno all’altro, giusto per vedere. Non sono sicuro di riuscire a dimostrare. [...] Le racconterò piuttosto una storia.”
Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, 1990.
Evgeny Antufiev e Federico Lanaro presentano al MAG di Riva del Garda il progetto Cecità bianca. I due artisti, invitati a maggio 2014 dalla curatrice in residenza a Canale di Tenno, per una settimana si sono limitati ad ascoltare, osservare, guardando in silenzio tracce dei disegni che ipovedenti e ciechi mostravano loro. Pensieri relativi alla visione mancata, compromessa o visioni nate da pensieri invalidati, falliti per l’impossibilità stessa dell’immaginazione. Si è da subito dedotta la fragilità di questo terreno al quale si è dunque pensato di sostituire l’acqua, invitando così gli artisti a navigare con Homerus, un’associazione che insegna a ciechi e ipovedenti l’arte della vela. A distanza di quattro mesi da allora i due artisti sono chiamati a contribuire a questa riflessione con dei lavori, che in maniera diretta o meno, evocano i racconti narrati attorno al fuoco, rendendo il pubblico partecipe degli scambi avvenuti nel borgo medievale. Federico Lanaro indaga i meccanismi della visione attraverso gli strumenti e le forme che per eccellenza inglobano la volontà di esplorazione dell’uomo. L’ipotesi della visione viene scartata e poi immediatamente riconsiderata anche nelle opere di Antufiev, che esplorano diverse nature umane attraverso la natura stessa e le sue più indocili manifestazioni.
Dal 28 settembre al 2 novembre, le opere di Evgeny Antufiev e Federico Lanaro abiteranno gli spazi del Museo di Riva del Garda per dare corpo all'esposizione curata da Chiara Ianeselli, concludendo così per il 2014 un percorso che ha visto Der Blitz approdare alla fine del suo secondo anno di esistenza e attività, forte di un'articolata vivacità di visioni e pensieri generati dai tanti artisti e curatori che hanno partecipato al processo di ricerca sul contemporaneo.
Nel corso dell'inaugurazione, verrà attivato un laboratorio gratuito per bambini/e ispirato all'opera Form di Federico Lanaro presente in mostra.
“Le due si incroceranno, ma senza confermarsi mai l’un l’altra, senza la minima certezza, in una congettura al contempo singolare e generale, l’ipotesi della vista, niente di meno.”
- Ipotesi di lavoro? Ipotesi di scuola?
Entrambe. Davanti a me, come mandate in avanscoperta: due antenne o due esploratori per orientarmi nell’erranza, nel brancolamento, nella speculazione che si avventura da un disegno all’altro, giusto per vedere. Non sono sicuro di riuscire a dimostrare. [...] Le racconterò piuttosto una storia.”
Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, 1990.
Evgeny Antufiev e Federico Lanaro presentano al MAG di Riva del Garda il progetto Cecità bianca. I due artisti, invitati a maggio 2014 dalla curatrice in residenza a Canale di Tenno, per una settimana si sono limitati ad ascoltare, osservare, guardando in silenzio tracce dei disegni che ipovedenti e ciechi mostravano loro. Pensieri relativi alla visione mancata, compromessa o visioni nate da pensieri invalidati, falliti per l’impossibilità stessa dell’immaginazione. Si è da subito dedotta la fragilità di questo terreno al quale si è dunque pensato di sostituire l’acqua, invitando così gli artisti a navigare con Homerus, un’associazione che insegna a ciechi e ipovedenti l’arte della vela. A distanza di quattro mesi da allora i due artisti sono chiamati a contribuire a questa riflessione con dei lavori, che in maniera diretta o meno, evocano i racconti narrati attorno al fuoco, rendendo il pubblico partecipe degli scambi avvenuti nel borgo medievale. Federico Lanaro indaga i meccanismi della visione attraverso gli strumenti e le forme che per eccellenza inglobano la volontà di esplorazione dell’uomo. L’ipotesi della visione viene scartata e poi immediatamente riconsiderata anche nelle opere di Antufiev, che esplorano diverse nature umane attraverso la natura stessa e le sue più indocili manifestazioni.
Luoghi
http://www.museoaltogarda.it 0464 573869 0464 573868
marzo-maggio | ottobre-novembre: mar-dom 10.00-18.00 giugno-settembre: lun-dom 10.00-18.00 27 dicembre - 6 gennaio: 10.00-18.00 (chiuso 1 gennaio) Ingresso: euro 3