Ettore Consolazione. Migratori dalle esili gambe
A cura di: Bruno Aller
La Galleria Arte e Pensieri riapre la stagione espositiva con l’esposizione personale dello scultore romano Ettore Consolazione, noto artista attivo già nei primi anni ’70 e presente con le sue importanti opere scultoree sul territorio nazionale e internazionale.
Opere ricche di soluzioni tra costruttività ed immaginazione spaziale coinvolgendo lo spazio indagato, amplificandone il valore dialettico nella relazione scultura-architettura in bilico tra solida monumentalità mai retorica con inesauribili soluzioni, variabili tra declinare la forma “scolpita” e l’ambiente circostante.
In mostra saranno esposte più di 70 machette (ma da considerarsi opere compiute) presentate con una vera e propria installazione fatta in loco che l’artista ha denominato “Migratori dalle esili gambe” e dieci opere da muro monocrome in carta e legno dipinto.
“I Migratori sono un “antiesercito” in cui forme e colori creano un raffinatissimo gioco percettivo. Oscillanti ma fermi, la memoria riporta in maniera traslata ai famosi “Mobili” di Calder e l’aspetto sottilmente lirico evoca inevitabilmente anche la figura di Melotti e la visione ludica lucidamente “allegra” fa tornare in mente certi “giocattoli” dell’iconografia metafisica di Savinio.
Qui Consolazione ci trasporta con un colpo d’ali, alzando il tiro, non sottacendo la sua costruttiva immaginazione di un mondo coloratissimo e polimorfico di volumi e forme sempre diversi complementari e tonali; forti armoniosi e spigolosi sempre accattivanti per certi versi, recupera una possibile “fantasia” attuando e mettendo in scena quello che non troppi decenni fa scriveva Marcuse La fantasia al potere.
Ettore si fa carico per certi versi di un popolo che pensava, e forse pensa ancora, che per risolvere certi problemi, anche i più gravi, come quello dell’immigrazione, la soluzione va trovata (e va trovata!) con la fantasia, con tutta la fantasia che possiamo.” (Bruno Aller)
Ettore Consolazione (Roma 1941) vive e lavora a Roma. Frequenta la facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti di Roma, e a Urbino l’Istituto Superiore di Grafica e Incisione. Approda alla scultura attraverso le esperienze di grafica, fotografia e scenografia. La volontà di creare un prodotto artistico originale lo induce alla sperimentazione dei materiali, quali terracotta e stoffa, interventi sonori e invadenze ambientali. Le attività di scenografo lo portano ad inserire le sue opere in un contesto “teatrale”, spesso ironico. Sculture leggere, facilmente trasportabili, nate dall’idea del “mondo in tasca”. Il passaggio da un’attenzione del quotidiano a una dimensione lirica dell’arte avviene con le sculture in stoffa. La scultura di Ettore Consolazione nasce dalla meditazione sulla materia e sulla sua capacità di autotrasformarsi. Tra le numerose mostre alle quali partecipa, ricordiamo la sua presenza nel 1976 alla XXXVII Biennale di Venezia, alla X e XI Quadriennale di Roma e alla XII Biennale di Gubbio e a tutte le rassegne sulla scultura curate da Filiberto Menna. Nel 1981 è invitato alla rassegna “60/80. Linee della Ricerca Artistica in Italia” curata da Nello Ponente ed altri. Negli anni novanta la ricerca di Consolazione subisce un processo di ulteriore semplificazione, concentrandosi prevalentemente sull’aspetto progettuale e strutturale dell’opera accentuando il carattere ambientale dell’evento. Nel 2000 la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma acquista i nove bronzi esposti alla mostra “Arte Contemporanea Lavori in Corso 9”. Nel corso del 2005 allestisce una grande mostra antologica a Montecarlo pubblicando nel contesto un’esauriente monografia sui trent’anni del suo lavoro. Nel 2008 realizza sulla facciata del Hotel Albornoz di Spoleto una grande scultura di 14 elementi di bronzo e nella nuova sede della Unipol Bank in piazza Esquilino a Roma, una grande scultura di bronzo patinato. Nel 2010, invitato dal comune di Torgiano (PG) realizza, nell’ambito di “Scultori a Brufa” XXIV edizione, una grande scultura (h. 12 metri) in acciaio corten dal titolo “Contro tutti i terrorismi.” Nel 2012 inaugura una grande mostra presso la galleria Limen 895 a Roma dove espone la scultura in bronzo e corten alta 6 metri che poi verrà collocata nei giardini segreti della Scala Santa a Roma. Sempre nel 2012 colloca una monumentale scultura in bronzo presso la nuova Questura di Grosseto e nel 2013, partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura a Racconigi-Torino con una grande scultura in corten alta circa 8 metri dal titolo La zattera. Nel 2015, infine, invitato dalla Accademia BB AA di Shanghai in Cina, colloca una monumentale scultura in corten nel parco del museo Baoshan di Shanghai.
Opere ricche di soluzioni tra costruttività ed immaginazione spaziale coinvolgendo lo spazio indagato, amplificandone il valore dialettico nella relazione scultura-architettura in bilico tra solida monumentalità mai retorica con inesauribili soluzioni, variabili tra declinare la forma “scolpita” e l’ambiente circostante.
In mostra saranno esposte più di 70 machette (ma da considerarsi opere compiute) presentate con una vera e propria installazione fatta in loco che l’artista ha denominato “Migratori dalle esili gambe” e dieci opere da muro monocrome in carta e legno dipinto.
“I Migratori sono un “antiesercito” in cui forme e colori creano un raffinatissimo gioco percettivo. Oscillanti ma fermi, la memoria riporta in maniera traslata ai famosi “Mobili” di Calder e l’aspetto sottilmente lirico evoca inevitabilmente anche la figura di Melotti e la visione ludica lucidamente “allegra” fa tornare in mente certi “giocattoli” dell’iconografia metafisica di Savinio.
Qui Consolazione ci trasporta con un colpo d’ali, alzando il tiro, non sottacendo la sua costruttiva immaginazione di un mondo coloratissimo e polimorfico di volumi e forme sempre diversi complementari e tonali; forti armoniosi e spigolosi sempre accattivanti per certi versi, recupera una possibile “fantasia” attuando e mettendo in scena quello che non troppi decenni fa scriveva Marcuse La fantasia al potere.
Ettore si fa carico per certi versi di un popolo che pensava, e forse pensa ancora, che per risolvere certi problemi, anche i più gravi, come quello dell’immigrazione, la soluzione va trovata (e va trovata!) con la fantasia, con tutta la fantasia che possiamo.” (Bruno Aller)
Ettore Consolazione (Roma 1941) vive e lavora a Roma. Frequenta la facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti di Roma, e a Urbino l’Istituto Superiore di Grafica e Incisione. Approda alla scultura attraverso le esperienze di grafica, fotografia e scenografia. La volontà di creare un prodotto artistico originale lo induce alla sperimentazione dei materiali, quali terracotta e stoffa, interventi sonori e invadenze ambientali. Le attività di scenografo lo portano ad inserire le sue opere in un contesto “teatrale”, spesso ironico. Sculture leggere, facilmente trasportabili, nate dall’idea del “mondo in tasca”. Il passaggio da un’attenzione del quotidiano a una dimensione lirica dell’arte avviene con le sculture in stoffa. La scultura di Ettore Consolazione nasce dalla meditazione sulla materia e sulla sua capacità di autotrasformarsi. Tra le numerose mostre alle quali partecipa, ricordiamo la sua presenza nel 1976 alla XXXVII Biennale di Venezia, alla X e XI Quadriennale di Roma e alla XII Biennale di Gubbio e a tutte le rassegne sulla scultura curate da Filiberto Menna. Nel 1981 è invitato alla rassegna “60/80. Linee della Ricerca Artistica in Italia” curata da Nello Ponente ed altri. Negli anni novanta la ricerca di Consolazione subisce un processo di ulteriore semplificazione, concentrandosi prevalentemente sull’aspetto progettuale e strutturale dell’opera accentuando il carattere ambientale dell’evento. Nel 2000 la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma acquista i nove bronzi esposti alla mostra “Arte Contemporanea Lavori in Corso 9”. Nel corso del 2005 allestisce una grande mostra antologica a Montecarlo pubblicando nel contesto un’esauriente monografia sui trent’anni del suo lavoro. Nel 2008 realizza sulla facciata del Hotel Albornoz di Spoleto una grande scultura di 14 elementi di bronzo e nella nuova sede della Unipol Bank in piazza Esquilino a Roma, una grande scultura di bronzo patinato. Nel 2010, invitato dal comune di Torgiano (PG) realizza, nell’ambito di “Scultori a Brufa” XXIV edizione, una grande scultura (h. 12 metri) in acciaio corten dal titolo “Contro tutti i terrorismi.” Nel 2012 inaugura una grande mostra presso la galleria Limen 895 a Roma dove espone la scultura in bronzo e corten alta 6 metri che poi verrà collocata nei giardini segreti della Scala Santa a Roma. Sempre nel 2012 colloca una monumentale scultura in bronzo presso la nuova Questura di Grosseto e nel 2013, partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura a Racconigi-Torino con una grande scultura in corten alta circa 8 metri dal titolo La zattera. Nel 2015, infine, invitato dalla Accademia BB AA di Shanghai in Cina, colloca una monumentale scultura in corten nel parco del museo Baoshan di Shanghai.
Luoghi
www.galleriaarteepensieri.it 06 7002404 3397092125
orari mercoledì/sabato 16/20 altri giorni su appuntamento