Espressioni-collettiva allo Studio C
A cura di: Luciano Carini
La rassegna, che chiude ufficialmente la stagione artistica 2013-2014, presenta cinque artisti di grande esperienza, già conosciuti e apprezzati dal pubblico piacentino perchè attivi e presenti sul nostro territorio da diversi anni.
Gli artisti chiamati dal curatore Luciano Carini sono: Cornelio Bertazzoli, Roberto Bordin, Massimiliano Luschi, Giuseppe Melani, Giorgio Mori, Sandro Odelli.
Cornelio Bertazzoli: artista cremonese dal lungo e articolato curriculum critico-espositivo, presenta tre opere tutte dedicate al paesaggio. Due grandi tele rappresentano suggestive visioni del nostro Trebbia mentre la terza è una stupenda marina dalle poetiche e magiche atmosfere. Come sempre, Cornelio Bertazzoli mette in evidenza la sua grande capacità di sentire e interpretare la maestosità della natura, il suo inconfondibile estro creativo e un sentimento lirico che colpisce ed emoziona.
Roberto Bordin: artista di Treviso, già molto conosciuto e apprezzato per le belle mostre tenute nella nostra città, in quest'occasione presenta alcune sue caratteristiche opere concentrate sul paesaggio urbano. Anche stavolta l'artista veneto stupisce gli osservatori per la pulizia e lo splendore dei suoi colori e per la naturalezza con la quale riesce a descrivere il traffico delle metropoli, le luci delle insegne luminose, le atmosfere caotiche e dispersive tipiche del consumismo. Pittura intensa e sentita, che induce alla riflessione sulla complessità dei nostri giorni.
Massimiliano Luschi: artista livornese molto amato dai piacentini, anche stavolta porta qui a Piacenza una ventata di vera e propria “toscanità” con opere che ci riportano alle atmosfere macchiaiole e, ancor più, nel cuore della pittura labronica. Luschi sente in modo particolare le tematiche e i soggetti legati alla sua terra e allora ecco “Cavalli in Maremma” un piccolo capolavoro, magico e poetico; poi “marina verso Castiglioncello” dove la trasparenza del mare si unisce al paesaggio circostante in un armonico e lirico insieme di toni e semitoni. Infine un grande dipinto, potente e scenografico “Trebbiatura in maremma” dove l'artista rivela tutte le sue straordinarie doti esecutive e interpretative. Pittura d'istinto, quella di Luschi, ma piena di emozione e senso lirico.
Giuseppe Melani: gradito ritorno a Piacenza anche quello di Giuseppe Melani, bravissimo artista di Pistoia che, partito dal figurativo tradizionale, è poi approdato ad un'espressione tutta particolare, fatta di luce e delicate trasparenze che tracciano figure, composizioni e paesaggi. In mostra tre opere intense: due ispirate al tema femminile, suo cavallo di battaglia, e poi un grande e poetico paesaggio tutto giocato sui grigi. Si tratta di una suggestiva e importante visione, leggera nei toni, ma potente nell'insieme, dove le tinte trasmettono un senso di sbigottito e magico straniamento.
Pittura di qualità quella di Giuseppe Melani, dove la tecnica si sposa al sentimento e all'emozione.
Giorgio Mori: artista molto conosciuto e apprezzato in tutta Italia, Giorgio Mori vanta un curriculum critico-espositivo di primordine. Figura ormai storicizzata, avendo fatto parte del “Chiarismo Lombardo”, in questa mostra presenta una serie dei suoi caratteristici “fiori” eseguiti negli anni novanta. Si tratta di vere e proprie rarità in quanto l'artista cremonese in seguito si dedicherà solo ed esclusivamente alla figura. Infatti le altre opere esposte sono prorio figure, un nudo di grande qualità e poi una piccolo dipinto, “Ballerina azzurra in riposo”, che si può, a ragione, considerare un quadro emblematico dell'attuale produzione dell'artista. Pittura tutta concentrata sulla luce, quella di Giorgio Mori, e che dalla luce trae tutta la sua forza e la sua poesia.
Sandro Odelli: artista piacentino recentemente scomparso, Sandro Odelli è pittore di grande qualità, non ancora sufficientemente scoperto e considerato. Eppure sono davvero tanti i suoi estimatori e non solo piacentini. Forse solo una grande mostra postuma potrebbe risvegliare l'attenzione e dargli la giusta collocazione, almeno in ambito locale. In mostra un suo quadro storico “Vicolo del Guazzo” dove, accanto alla case e ai muri pastellati spicca la sua inseparabile bicicletta nera. Poi un delicatissimo “fiore nel vaso” eseguito di prima intenzione, fresco e poetico, ispirato a De Pisis nelle tinte e nel gesto nervoso.
La rassegna chiuderà il 5 luglio.
Orari: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
lunedì, giorno di chiusura
Luoghi
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