Enrico Frignani. SOFA
SOFA
Un progetto di Enrico Frignani
Volti conosciuti e sconosciuti, persone e personalità diverse, eccentriche, timide, provocanti, spiritose, intriganti. Enrico Frignani mette in posa la varietà umana. Sul suo divano. Fotografia dopo fotografia, posa dopo posa, scatto dopo scatto ciò che emerge è l’identità di ciascuno, artefatta, autentica, inventata o sincera, poco importa. Ciò che ci sta di fronte è l’intenzione di apparire, di mostrarsi, di avere, come pare abbia detto un celebre manipolatore di identità come Andy Warhol, il proprio quarto d’ora di celebrità.
Un po’ per volta lo sfondo svanisce, il divano non si nota più. L’attenzione è attirata da un trucco perfetto, da un paio di scarpe lucide, da un gioiello originale o da un capo di intimo provocante. Ma a ben guardare, proprio il divano è l’elemento centrale di tutto il progetto di Frignani. E’ il palcoscenico su cui va in scena la rappresentazione, è la cornice, lo specchio. Di chi è l’immagine riflessa? Verrebbe da dire che sia la sua, quella di Enrico, il deus ex machina, lo sguardo che si specchia negli occhi di tutti coloro che si mettono in posa di fronte a lui.
Un progetto di Enrico Frignani
Volti conosciuti e sconosciuti, persone e personalità diverse, eccentriche, timide, provocanti, spiritose, intriganti. Enrico Frignani mette in posa la varietà umana. Sul suo divano. Fotografia dopo fotografia, posa dopo posa, scatto dopo scatto ciò che emerge è l’identità di ciascuno, artefatta, autentica, inventata o sincera, poco importa. Ciò che ci sta di fronte è l’intenzione di apparire, di mostrarsi, di avere, come pare abbia detto un celebre manipolatore di identità come Andy Warhol, il proprio quarto d’ora di celebrità.
Un po’ per volta lo sfondo svanisce, il divano non si nota più. L’attenzione è attirata da un trucco perfetto, da un paio di scarpe lucide, da un gioiello originale o da un capo di intimo provocante. Ma a ben guardare, proprio il divano è l’elemento centrale di tutto il progetto di Frignani. E’ il palcoscenico su cui va in scena la rappresentazione, è la cornice, lo specchio. Di chi è l’immagine riflessa? Verrebbe da dire che sia la sua, quella di Enrico, il deus ex machina, lo sguardo che si specchia negli occhi di tutti coloro che si mettono in posa di fronte a lui.
Http://mutabilisarte.com/
Luoghi
http://www.mutabilislab.com/ 347 130 49 79
da martedì a venerdì 15.30-19.30, sabato 10.30-13.00/15.30-19.30, chiuso domenica e lunedì.
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