Emilio Isgro'. Semi e cancellature
A cura di: Valerio Dehò
“La cancellatura rimane comunque il mio autoritratto più compiuto, per questo resiste al tempo e si carica di drammaticità” (E. Isgrò)
Una ventina di opere selezionate dalla nuova stagione creativa di uno dei più noti e prestigiosi artisti italiani a livello internazionale che, completando il valore della produzione già storicizzata, decretano un nuovo senso alla pratica della cancellatura, segno distintivo della sua poetica.
Nominato artista dell'anno per il 2014 da Radio3, Isgrò inizia la sua pratica nel 1962, quando facendo l'editing di un testo di Giovanni Comisso, Emilio Isgrò si trova di fronte ad un groviglio di segni e correzioni, episodio che lui stesso definirà con queste parole: ''Un mare di cancellature, il cui peso era più forte delle parole''. Questa improvvisa consapevolezza travolge la forza espressiva di Isgrò che ritroverà in questa pratica mille risvolti per impossessarsi di immagini e significati. Con abili interventi grafici, di volta in volta le sparizioni, i ritrovamenti, le negazioni, le censure e gli spostamenti, assumeranno aspetti differenti.
Le cancellature di Emilio Isgrò hanno arricchito la lingua italiana. Recentemente si stanno portando a indagare lingue distanti nel tempo e nello spazio, fanno riaffiorare codici dimenticati, fanno rivivere testi e linguaggi assopiti. Sottrarre è aggiungere, less is more, in un mondo votato alla produzione incontrollata, alla globalizzazione della crescita senza fine, dell’essere per avere, risulta evidente che togliere qualcosa da mondo delle parole e delle immagini vuol dire operare una vera e propria rinascita. [...]
Luoghi
http://www.trevisoricercaarte.org 0422 419990 0422 419990
mart-sab 10-13 e 15.30-19.30, dom 15.30-19.30